L'Inferno era al completo ormai, e fuori della porta una lunga fila di persone attendeva ancora di entrare. Il diavolo fu costretto a bloccare all'ingresso tutti i nuovi aspiranti.
"E' rimasto un solo posto libero, e logicamente deve toccare al più grosso dei peccatori", proclamò.
"C'è almeno qualche pluriomicida tra voi?".
Per trovare il peggiore di tutti, il diavolo cominciò ad esaminare i peccatori in coda.
Dopo un po' ne vide uno di cui non si era accorto prima.
"Che cosa hai fatto tu?", gli chiese. "Niente. Io sono un uomo buono e sono qui solo per un equivoco".
"Hai fatto certamente qualcosa", ghignò il diavolo, "tutti fanno qualcosa."
"Ah, lo so bene", disse l'uomo convinto, "ma io mi sono sempre tenuto alla larga. Ho visto come gli uomini perseguitavano altri uomini, ma non ho partecipato a quella folle caccia. Lasciano morire di fame i bambini e li vendono come schiavi; hanno emarginato i deboli come spazzatura. Non fanno che escogitare perfidie e imbrogli per ingannarsi a vicenda. Io solo ho resistito alla tentazione e non ho fatto niente. Mai".
"Assolutamente niente?", chiese il diavolo incredulo. "Sei sicuro di aver visto tutto?".
"Con i miei occhi!".
"E non hai fatto niente?", ripeté il diavolo. "No!".
Il diavolo ridacchiò: "Entra, amico mio. Il posto è tuo!".
Un sant'uomo passeggiava per la città quando si imbatté in una bambina dagli abiti laceri che chiedeva l'elemosina.
Rivolse il pensiero al Signore: "Dio, come puoi permettere una cosa del genere? Ti prego, fa' qualcosa".
Alla sera il telegiornale gli mostrò scene di morte, occhi di bambini moribondi e corpi straziati.
Di nuovo pregò: "Signore, quanta miseria. Fai qualcosa!".
Nella notte, il Signore gli disse chiaramente: "Io ho già fatto qualcosa: ho fatto te!".
“Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
L'indifferenza porta dritti.... all' inferno.
L'indifferenza porta dritti.... all' inferno.
- Don Bruno Ferrero -
Fonte: Solo il Vento lo sa di Bruno Ferreo, Casa Editrice: ElleDiCi
“Il peccato non è rivelatore
dell'uomo, non dice chi siamo veramente; non è dal male che emerge la nostra
realtà. L'uomo non coincide col suo peccato, ma con le sue possibilità, con ciò
che può diventare, con i semi di vita, con il buon grano che ha in sé.
Solo il
positivo rivela l'uomo, solo la bellezza. La tua bellezza è la tua verità.
Per
questo Gesù perdona, perché vede noi oltre noi, ci vede in un giardino di
possibilità. E vede la nostra vita "d'ora in avanti", come una vita
che va di inizio in inizio. Di primavera in primavera. L'argomento del giudizio
universale, l'argomento del contendere cosmico con Dio, non sarà il male ma il
bene.
Dio non ci chiederà conto di quanto male abbiamo commesso, ma di quanto
bene abbiamo compiuto”.
- Ermes Maria Ronchi -
sacerdote e teologo
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