sabato 27 aprile 2019

Svegliati, Alzati! (1908) e Mi hai fatto senza fine - Rabindranath Tagore

Svegliati, alzati!
All'alba la luce stessa di Dio viene a rompere il nostro sonno.
Il sonno profondo di tutta la notte si rompe in un momento.
Ma chi può spezzare le illusioni della sera?
Come potrò togliere dall'animo l'involucro magico che il lavoro e le preoccupazioni del lungo giorno hanno gettato su di esso e condurlo in mezzo alla pace pura e tranquilla?
Tutto il giorno, come un ragno, in diverse maniere, ci ha avvolto con reti molto vaste, una rete dopo l'altra.
L'Onnipotente, l'Eterno è stato messo da parte.
Tagliate tutte queste reti, come potrò risvegliare lo spirito in mezzo all'infinito?
Svegliati, alzati!

Il giorno con lavori vari, con preoccupazioni ed attrazioni innumerevoli cerca di legarci stretti da tutte le parti: cerca di alzare un muro tra la mia anima e l'universo. Così, se noi non risvegliamo la nostra attenzione, se non usiamo questa formula magica: Svegliati, alzati... Se non risuona ogni momento questa voce dentro l'anima, in mezzo a tutte le mille vicende della giornata, un nodo dopo l'altro, un laccio dopo l'altro esse ci legheranno e ci renderanno insensibili. Allora non ci sarà alcuna forza di volontà che possa distoglierci dalla nostra inerzia.
Pensiamo che quanto ci lega da tutte le parti sia la verità e non avremo più fede nelle verità pure e passate, non ci passerà neppure per la mente di sospettare della nostra situazione.
Perciò in mezzo al frastuono dei vari affari di ogni giorno si alzi dalle profondità del nostro animo, nello strumento che ha una sola corda, il richiamo: Svegliati, alzati!

- Rabindranath Tagore -
1 dicembre 1908
Fonte: “Santiniketon,Casa della Pace”, Tagore, Paoline Editoriale Libri, 1/1995




Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.

Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline
attraverso esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.

Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.

Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.


 - Rabindranath Tagore -


Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it