Io non prego perché Dio intervenga.
Chiedo la
forza di capire, di accettare, di sperare.
Io prego perché Dio mi dia la forza
di sopportare il dolore e di far fronte anche alla morte con la stessa forza di
Cristo.
Io non prego perché cambi Dio, io prego per caricarmi di Dio e
possibilmente cambiare io stesso, cioè noi, tutti insieme, le cose.
Infatti se,
diversamente, Dio dovesse intervenire, perché dovrebbe intervenire solo per me,
guarire solo me, e non guarire il bambino handicappato, il fratello che magari
è in uno stato di sofferenza e di disperazione peggiore del mio? Perché Dio
dovrebbe fare queste preferenze?
Perché dire: Dio mi ha voluto bene, il cancro
non ha colpito me ma il mio vicino! E allora: era un Dio che non voleva bene al
mio vicino?
E se Dio intervenisse per tutti e sempre, non sarebbe un por fine
al libero gioco delle forze e dell'ordine della creazione?
Per questo per me
Dio non è mai colpevole. Egli non può e non deve intervenire.
Diversamente, se
potendo non intervenisse, sarebbe un Dio che si diverte davanti a troppe
sofferenze incredibili e inammissibili.
Ecco perché, come dicevo prima, il
dramma della malattia, della sofferenza e della morte è anche il dramma di Dio.
- Padre David Maria Turoldo -
Intervista a Roberto Vinco, Il Gazzettino, 1° novembre 1991
La vita ci è data per cercare Dio, la morte
per trovarlo, l'eternità per possederlo.
- Jacques Nouet -
Vita, morte ed eternità
Io non ho mani
Io non ho mani
che mi accarezzino il
volto,
(duro è l'ufficio
di queste parole
che non conoscono
amori)
non so le dolcezze
dei vostri abbandoni:
ho dovuto essere
custode
della vostra
solitudine:
sono
salvatore
di ore perdute.
- Padre David Maria
Turoldo -
1916 - 1992
Buona giornata a tutti. :-)