Aveva un tronco rugoso, dei rami un po’ rachitici che
producevano delle mele piccole e aspre che nessuno voleva. Ma la cosa peggiore
era il carattere. Albero non faceva che lamentarsi: il campo si sarebbe
riempito di fango, le mucche e i conigli gli avrebbero rovinato la corteccia,
l’erba alta gli avrebbe fatto il solletico e così via..
Siepe, che era cresciuta proprio accanto ad Albero, decise perciò di far
qualcosa per impedire il continuo lamento di quel brontolone d’Albero.
Spiegò il problema al vecchio Corvo che disse: «Albero non è abbastanza
impegnato, non ha una vera ragione di vita, ecco perché si lamenta sempre».
«Ma dove si trova questa ragione?».
«Di solito, proprio sotto il naso».
In estate, Siepe si riempì di verde e, come sempre, Caprifoglio le si
attorcigliò alle foglie, adornandola con i suoi fiori profumati.
«Albero», chiese Siepe un bel giorno, «qual è la cosa più brutta della tua
vita?».
Albero ci pensò un po’ e poi sussurrò con voce triste: «La cosa peggiore è che
non piaccio a nessuno. La mia fioritura dura solo pochi giorni, le mie foglie
non sono belle e le mie mele selvatiche hanno un sapore orribile».
«Ma a questo si può rimediare facilmente!», esclamò Siepe. «Potrei chiedere a
Caprifoglio di crescere lungo il tuo tronco e sui tuoi rami, e così saresti
ricoperto di fiori profumati e di foglie verdi per la maggior parte dell’anno.
L’unica difficoltà è che… Caprifoglio non vuole: dice che ti lamenti troppo».
Albero rimase in silenzio. Poi disse: «Se io prometto di lamentarmi di meno,
potresti convincerlo a crescere sopra di me?». «Certo», rispose Siepe.
Così, per un anno intero, Albero non si lamentò neppure una volta.
E un bel giorno della primavera seguente, Caprifoglio mise fuori un timido
germoglio. Si attorcigliò al tronco di Albero e si intrecciò ai suoi rami,
dischiuse i suoi fiori profumati gialli e rosa, e Albero divenne il più bello
tra tutti gli alberi del campo.
Da quel giorno non si lamentò più. Nemmeno una volta. Mai più.
Un pomeriggio d’inverno, Corvo andò da Siepe. «Non ho più sentito Albero lamentarsi. Deve aver trovato una ragione di vita. Qual è?». «Chiedilo a lui», rispose Siepe.
Corvo volò da Albero e gli chiese che ragione di vita avesse trovato. «Non posso parlare ora, Corvo, devo proteggere Caprifoglio dal vento».
Da quel giorno non si lamentò più. Nemmeno una volta. Mai più.
Un pomeriggio d’inverno, Corvo andò da Siepe. «Non ho più sentito Albero lamentarsi. Deve aver trovato una ragione di vita. Qual è?». «Chiedilo a lui», rispose Siepe.
Corvo volò da Albero e gli chiese che ragione di vita avesse trovato. «Non posso parlare ora, Corvo, devo proteggere Caprifoglio dal vento».
«Ma è tutto marrone e avvizzito, ora che è inverno».
«Ora è così» rispose Albero. «Ma si appoggia a me perché io lo protegga fino a
primavera. E allora sboccerà di nuovo più folto e più bello dell’anno passato».
Il vecchio Corvo e Siepe furono molto contenti nel sentirlo parlare così.
Albero aveva trovato la sua ragione di vita e non si sarebbe lamentato mai
più..
Spesso siamo bravi solo a
lamentarci di chi ci sta accanto e delle cose che non vanno.. Dimenticando il
vero obiettivo.. Talvolta il cuore è presbite.. Tutti abbiamo una ragione di
vita… proprio sotto il naso..
«L'inizio dell'amore per il prossimo sta nell'imparare ad
ascoltare le sue ragioni».
- Dietrich Bonhoeffer -
- Dietrich Bonhoeffer -
Ci sono momenti decisivi in cui si gioca tutta la nostra
esistenza: è allora che bisogna essere pronti a perdere ogni cosa pur di
assicurarsi ciò che conta veramente, la nostra partecipazione alla tua
pienezza, al tuo Regno.
Nessun rimpianto, in quel frangente, per quello che si
lascia, per quello che si deve necessariamente abbandonare, ma piuttosto la
gioia di entrare in una condizione nuova, al di là di ogni nostro sogno e
desiderio.
Ecco perché, Gesù, quello che appare come un gesto
sconsiderato è, invece, segno di grande saggezza.
Che importa se occorre vendere tutti i propri averi pur
di garantirsi il possesso di quel campo?
In esso c’è un tesoro inestimabile!
Che importa se si è obbligati a disfarsi di ogni
proprietà pur di arrivare ad avere quella perla di valore smisurato?
La sua bellezza e il suo valore ci ricompensano di tutto
quello che si è sacrificato!
Pur di entrare nel tuo Regno, Gesù, pur di condividere la
tua gioia, io sono pronto a disfarmi di ogni cosa.
- Dietrich Bonhoeffer -
- Dietrich Bonhoeffer -
Buona giornata a tutti. :-)