Una sera fratel Bruno
era assorto in preghiera quando fu disturbato dal gracidare di una rana.
Per
quanti sforzi facesse, non gli riuscì di ignorare quel rumore e allora si
sporse dalla finestra e urlò: "Silenzio! Sto pregando".
Poiché egli
era un santo, tutti obbedirono al suo ordine immediatamente.
Ogni creatura
vivente si zittì in modo da creare il silenzio necessario alla preghiera. Ma
ecco che Bruno fu di nuovo interrotto, questa volta da una voce dentro di lui
che diceva: "Forse a Dio il gracidare di quella rana era altrettanto
gradito dei salmi che tu stai recitando".
"Che cosa possono trovare
di bello le "orecchie" di Dio nel verso di una rana?" replicò
Bruno sprezzante.
Ma la voce proseguì: "Perché mai allora Dio avrebbe
inventato un simile suono?"
Bruno decise di scoprirlo da sé. Si sporse
dalla finestra e ordinò:
"Canta!" e l'aria fu piena del gracidare
ritmato della rana, con l'accompagnamento di tutte le raganelle del vicinato.
Bruno si pose in ascolto con attenzione e subito non udì più alcun frastuono,
ma scoprì che, se smetteva di irritarsi, quelle voci in realtà rendevano più
ricco il silenzio della notte.
Grazie a quella scoperta, il cuore di Bruno
entrò in armonia con l'universo intero e, per la prima volta nella sua vita,
egli capì che cosa significa pregare.
- Padre Anthony De Mello -
Da: “La
preghiera della rana, saggezza popolare dell’Oriente” - primo volume – Edizione Paoline 1988
La pecorella smarrita
Una pecora scoprì un buco nel recinto e scivolò fuori.
Era così felice di andarsene.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere seguita da un lupo.
Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla, finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile.
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto.
Si allontanò molto e si perse.
Si accorse allora di essere seguita da un lupo.
Corse e corse, ma il lupo continuava ad inseguirla, finché il pastore arrivò e la salvò riportandola amorevolmente all'ovile.
E nonostante che tutti l'incitassero a farlo, il pastore non volle riparare il buco nel recinto.
Quando guardiamo una persona, in realtà non
vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla.
Quel che vediamo è
qualcosa che abbiamo fissato nella nostra mente. Riceviamo un'impressione e ci
atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso
il filtro di quell'impressione.
E questo lo facciamo con quasi tutto.
- Padre Anthony De Mello -
Da: “Messaggio per un’aquila che si crede un
pollo”
Buona giornata a tutti. :-)