La legge morale naturale consiste nella
razionalità che permette all’uomo di distinguere il bene dal male in relazione
alla tutela e allo sviluppo della dignità della persona umana.
Si tratta di
valori che trovano il loro fondamento nella nostra comune natura umana e
pertanto sono immutabili.
In particolare, la nostra natura razionale ci mostra qual è il comportamento etico più opportuno per la
promozione della dignità dell’uomo in tutti gli aspetti della sua esistenza.
La
legge morale è definita “naturale” giacché fa esclusivamente riferimento alla
natura del genere umano e non riguarda in alcun modo la realtà del mondo
animale. Poiché l’uomo è dotato di razionalità, le sue azioni non si
limiteranno alla propria autoconservazione e alla riproduzione ma dovranno
essere conformi alla vita in una società in cui dovrà convivere con altre
persone che, condividendo la sua stessa natura, hanno pari dignità,
indipendentemente dal loro status sociale, fisico o mentale.
Va precisato che
la legge morale naturale è da ritenersi universale non perché sia ovunque
riconosciuta e praticata. In realtà, essa rappresenta l’unico criterio
oggettivo razionale mediante cui, in ogni tempo e luogo, è possibile
riconoscere ciò che è bene, distinguendolo dalle azioni malvagie, a prescindere
dalla mentalità predominante.
Un‘azione è eticamente giusta quando promuove la
dignità di tutte le persone senza calpestare nessuno dei nostri simili.
Pertanto, il bene s’identifica in un comportamento sociale che, essendo
finalizzato alla tutela di ogni persona, è anche razionale perché non riduce
mai l’uomo a uno strumento e lo valorizza come fine dell’agire umano.
Secondo
la legge morale naturale, qualsiasi azione buona è agganciata a un criterio, che
deriva la sua oggettività dall’intrinseca razionalità.
La costatazione che
sempre assassinii e ruberie siano avvenuti non dimostra per niente
l’equivalenza tra opposti modelli comportamentali, bensì attesta la libertà e
nello stesso tempo la limitatezza dell’uomo. Infatti, nessun animale può
commettere errori, perché tale creatura è incapace di scegliere razionalmente
la condotta da seguire.
Non a caso, gli animali sono guidati esclusivamente
dagli istinti e non possono essere giudicati con dei criteri etici.
Di
conseguenza, la libertà umana trae origine dalla nostra innata intelligenza che
ci consente di discernere il bene dal male.
E possediamo queste caratteristiche
essendo stati creati a immagine di Dio..
- san Giovanni Paolo II, papa -
“Il vero significato della legge naturale si
riferisce alla natura propria e originale dell'uomo, alla «natura della persona
umana», che è la persona stessa nell'unità di anima e di corpo, nell'unità
delle sue inclinazioni di ordine sia spirituale che biologico e di tutte le
altre caratteristiche specifiche necessarie al perseguimento del suo fine.
«La legge morale naturale esprime e prescrive le
finalità, i diritti e i doveri che si fondano sulla natura corporale e
spirituale della persona umana. Pertanto essa non può essere concepita come
normatività semplicemente biologica, ma deve essere definita come l'ordine
razionale secondo il quale l'uomo è chiamato dal Creatore a dirigere e a
regolare la sua vita e i suoi atti e, in particolare, a usare e disporre del
proprio corpo».
Ad esempio, l'origine e il fondamento del dovere di rispettare
assolutamente la vita umana sono da trovare nella dignità propria della persona
e non semplicemente nell'inclinazione naturale a conservare la propria vita
fisica. Così la vita umana, pur essendo un bene fondamentale dell'uomo,
acquista un significato morale in riferimento al bene della persona che deve
essere sempre affermata per se stessa: mentre è sempre moralmente illecito
uccidere un essere umano innocente, può essere lecito, lodevole o persino
doveroso dare la propria vita (cf Gv 15, 13) per amore del prossimo o per
testimonianza verso la verità.
In realtà solo in riferimento alla persona umana
nella sua «totalità unificata», cioè «anima che si esprime nel corpo e corpo
informato da uno spirito immortale», si può leggere il significato
specificamente umano del corpo.
In effetti le inclinazioni naturali acquistano
rilevanza morale solo in quanto esse si riferiscono alla persona umana e alla
sua realizzazione autentica, la quale d'altra parte può verificarsi sempre e
solo nella natura umana.
Rifiutando le manipolazioni della corporeità che ne
alterano il significato umano, la Chiesa serve l'uomo e gli indica la via del
vero amore, sulla quale soltanto egli può trovare il vero Dio.
La legge
naturale così intesa non lascia spazio alla divisione tra libertà e natura.
Queste, infatti, sono armonicamente collegate tra loro e intimamente alleate
l'una con l'altra”.
Dio dei nostri padri,
grande e
misericordioso,
Signore della pace e
della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l'orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza
e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature,
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili
delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione
e della vendetta,
suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,
gesti generosi e onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze
della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra!
- San Giovanni Paolo II, papa -
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l'orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza
e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature,
in cielo, in terra e in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili
delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione
e della vendetta,
suggerisci con il tuo spirito soluzioni nuove,
gesti generosi e onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze
della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra!
- San Giovanni Paolo II, papa -