Ti ho cercato, o Signore della vita,
e tu mi hai fatto il dono di trovarti: te io voglio amare, mio Dio.
Perde la vita, chi non ama te:
chi non vive per Te, Signore, è niente e vive per il nulla.
Accresci in me, ti prego, il desiderio di conoscerti
e di amarti, Dio mio:
dammi, Signore, ciò che ti domando;
anche se tu mi dessi il mondo intero,
ma non mi donassi te stesso,
non saprei cosa farmene, Signore.
Dammi te stesso, Dio mio!
Ecco, ti amo, Signore: aiutami ad amarti di più.
- Sant'Anselmo di Aosta -
Sant'Anselmo d'Aosta (Aosta, 1033/1034 – Canterbury, 21 aprile 1109)
Cominciai a chiedermi se non si potesse trovare un unico
argomento che dimostrasse da solo, senza bisogno di nessun altro, che Dio
esiste veramente e che è il sommo bene, che non ha bisogno di nulla e di cui
tutto il resto ha bisogno per essere e per avere valore, e bastasse pure a
dimostrare le altre verità che crediamo della sostanza divina.
Ci pensavo
spesso e con impegno, e talora mi pareva di afferrare quello che cercavo,
talora l'argomento, sfuggiva del tutto all'acume del mio pensiero [...].
Mentre, dunque, un giorno facevo ogni sforzo per resistere alla sua
importunità, nello stesso conflitto di pensieri, mi balzò alla mente ciò che
ormai disperavo di trovare, sì che afferrai con ogni impegno quel pensiero che
prima mi sforzavo tanto di allontanare.
(dal proemio)
“Insegnami a cercarti, e mostrati a me che ti cerco.
Io non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se tu non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti, che ti desideri cercandoti, che ti trovi amandoti, e che ti ami trovandoti. Io ti riconosco, Signore, e ti ringrazio di aver creato in me questa tua immagine affinché di te sia memore, ti pensi e ti ami; ma essa è così consunta dal logorio dei vizi, così offuscata dal cumulo dei peccati, che non può fare quello per cui fu fatta, se tu non la rinnovi e non la ricostituisci. Non tento, o Signore, di penetrare la tua altezza perché non paragono affatto ad essa il mio intelletto, ma desidero in qualche modo di intendere la tua volontà, che il mio cuore crede ed ama. Né cerco di intendere per credere; ma credo per intendere. E anche per questo credo: che se prima non crederò, non potrò intendere” .
- Sant’Anselmo d’Aosta -
dal Proslogion 1,1
Sant'Anselmo d'Aosta chiamato anche Anselmo di Bec o Anselmo di Canterbury è stato un teologo italiano. Considerato un dottore della Chiesa e venerato come santo dalla Chiesa cattolica, è stato arcivescovo di Canterbury dal 1093 alla morte.
È soprannominato Doctor magnificus e padre della Scolastica.
Sant'Anselmo dona la sua opera alla
contessa Matilde
- Codex Admont 289, Sec. XIII, Admont - Austria
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