La contemplazione non deve
essere confusa con l'astrazione.
Una vita contemplativa non va vissuta con un
ritiro permanente dentro la propria mente.
L'esistenza ridotta e limitata di un
piccolo gruppo isolato e specializzato non basta per la «contemplazione».
Il
vero contemplativo non è meno interessato degli altri alla vita normale, non è
meno preoccupato per quello che capita nel mondo, ma più interessato, più
preoccupato.
Il fatto di essere un contemplativo lo rende capace di un
interesse maggiore e di una preoccupazione più profonda. Essendo distaccato, e
avendo ricevuto il dono di un cuore puro, egli non si limita a prospettive
ristrette e provinciali. Non è coinvolto facilmente nella confusione
superficiale che la maggior parte degli uomini prende per realtà. E per questa
ragione può vedere più chiaramente ed entrare più direttamente nella pura
attualità della vita umana. La cosa che lo distingue dagli altri uomini, e che
gli dà il chiaro vantaggio su di essi, è il fatto di possedere una comprensione
molto più spirituale di ciò che è «reale» e di ciò che è «effettivo».
- Padre Merton Thomas -
da: "L'esperienza interiore. Note sulla contemplazione" Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, p. 212
L'uomo si serve della sua intelligenza nella maniera più completa e totale solo quando tutte le sue capacità conoscitive convergono in un intelletto illuminato, aperto e guidato dallo Spirito Santo.
L'uomo contemplativo è colui che guarda attraverso la sua intelligenza con l'occhio luminoso dello Spirito Santo.
- Marko Ivan Rupnik -
da: "Il discernimento, Lipa 2007,p. 25
L'uomo contemplativo è colui che guarda attraverso la sua intelligenza con l'occhio luminoso dello Spirito Santo.
- Marko Ivan Rupnik -
da: "Il discernimento, Lipa 2007,p. 25
Il contemplativo non è semplicemente un uomo a cui
piace starsene seduto a pensare, o tanto meno uno che se ne sta seduto con lo
sguardo assente.
La contemplazione è qualcosa di più della pensosità o della
tendenza alla riflessione. Indubbiamente un'indole pensosa e riflessiva non è
certo da disprezzarsi in questa nostra era di vacuità e di automatismo, e può
effettivamente condurre l'uomo alla contemplazione. [...].
Il contemplativo non è isolato in se stesso, ma è
liberato dal suo io esteriore ed egotistico attraverso l'umiltà e la purità di
cuore - quindi non esiste più in lui un serio ostacolo all'amore semplice ed
umile per gli altri uomini.
- Padre Merton Thomas -
da: "Semi di contemplazione", B. Tasso - E. Lante Rospigliosi (Edd), Ed. Garzanti, 1991, pp. 17; 57
Ti
ringrazio per il tuo amore incondizionato, perché non mi hai dimenticato e
abbandonato.
Ti
ringrazio perché vegli su ogni attimo della mia vita; i momenti di gioia e di
difficoltà, attraverso i quali mi conduci alla maturità e alla fede profonda.
Ti
ringrazio per l’aiuto che mi dai, aiuto che conduce al bene, quando in te
depongo la mia fiducia.
Ti
ringrazio perché mi proteggi da ogni forza oscura e perché posso sentire la tua
vicinanza e l’amore, l’aiuto e la salvezza.
Grazie
per coloro che mi hai assegnato per sostenermi e assistermi attraverso le vie
della vita.
Grazie
per la tua bontà e la misericordia che mi accompagna ovunque mi trovi.
Grazie
perché mi permetti di abbandonare i brutti pensieri e mi induci a pensare a
quel che mi cura e incoraggia.
Grazie
per tutti i tuoi doni, in particolare per il dono d’amore che allontana da me
ogni paura.
Ti
adoro, Gesù, ti onoro e ti rendo grazie, per la misericordia che hai di me in
questo momento e perché io possa stare con te e rivolgerti questa preghiera.
Amen.