sabato 24 ottobre 2015

Lottate per la felicità - Amnemhat I, faraone -

"Lottate per la felicità, come lottano per il pane gli uomini poveri, e ricordate che l'amore è il seme e il frutto della gioia.
Amate gli altri, perché possano amarvi e amate voi stessi, per poter amare gli altri.
Nascete senza paura, perché chi vi darà la vita, gioirà della sua fertilità.
Non avrete paura del marito o della moglie, perché vi sarete uniti per amore, e dall'amore non può nascere nemico alcuno.
Non sarete legati, che con la catena d'oro dell'affetto.
Non saranno le parentele, a tenere uniti fratelli affini, soltanto per sangue.
Non avrete paura della solitudine, perché non sarete mai senza amici.
Non avrete paura dell'ozio, perché il nuovo Egitto ha bisogno di ozio e di lavoro.
Non avrete paura del lavoro, perché vi sarà congeniale, potrete nascere pescatore e diventare uno scriba, nascere contadino, e diventare un guerriero, nessuno sarà oppresso da un campo troppo vasto per lui da sarchiare, né ristretto da frontiere troppo anguste.
Non avrete paura della fame, perché nei granai vi sarà pane per gli anni magri.
Non avrete paura di invecchiare, perché in ogni orizzonte troverete una nuova saggezza.
Non avrete paura della morte, perché ricorderete l'Altra Sponda del Grande Fiume, dove sarete misurati secondo il peso del vostro cuore."

("Dal discorso del faraone Amnemhat I il giorno della sua incoronazione 1996 a.C.")


È meglio vivere un giorno solo con integrità e consapevolezza piuttosto che cent’anni con immoralità e disattenzione.
È meglio vivere un giorno solo con discernimento e in meditazione piuttosto che cent’anni nell' ignoranza e nella distrazione. 
È meglio vivere un giorno solo con energia e costanza piuttosto che cent’anni nell’apatia e nella fiacca.
È meglio vivere un giorno solo comprendendo come tutte le cose nascano e passino via, piuttosto che cent’anni senza mai comprenderlo.
È meglio vivere un giorno solo vedendo coi propri occhi la sublime legge della realtà, piuttosto che cent’anni senza mai vederla.

- Adam Peace - 




"Guardiamo tutti gli stessi programmi televisivi. Alla radio ascoltiamo tutti le stesse cose, parliamo tutti delle stesse cose. Non c'è rimasta più nessuna sorpresa. Tutto uguale sempre di più. Solo ripetizioni. Siamo cresciuti tutti con gli stessi show televisivi. È come se avessimo tutti lo stesso impianto di memoria artificiale. Non ricordiamo quasi nulla della nostra reale infanzia, eppure sappiamo perfettamente tutto quello che succedeva alle famiglie delle sitcom. Abbiamo tutti gli stessi traguardi. Tutti le stesse paure. Il futuro non è radioso. Molto presto, avremo tutti gli stessi pensieri allo stesso momento. Andremo perfettamente all'unisono. Sincronizzati. Connessi. Uguali. Gli stessi. Come formiche. Insetti. Pecore."

- Chuck Palahniuk - 

da: "Survivor" (1999), traduzione di Michele Monina e Giovanna Capogrossi, Mondadori, 2003.


"Le comunità virtuali non costruiscono nulla. Non ti resta niente in mano. 
Gli uomini sono animali fatti per danzare. Quant'è bello alzarsi, uscire di casa e fare qualcosa. 
Siamo qui sulla terra per andare in giro a cazzeggiare. 
Non date retta a chi dice altrimenti."

- Kurt Vonnegut -
Un uomo senza patria, traduzione di Martina Testa, Minumum fax, 2006


Buona giornata a tutti. :-)