Ti chiediamo,
Signore Gesù,
di guidarci in
questo cammino
verso Gerusalemme e
verso la Pasqua.
Ciascuno di noi
intuisce che tu,
andando in questo
modo a Gerusalemme,
porti in te un
grande mistero,
che svela il senso
della nostra vita,
delle nostre
fatiche e della nostra morte,
ma insieme il senso
della nostra gioia
e il significato
del nostro cammino umano.
Donaci di
verificare sui tuoi passi
i nostri passi di
ogni giorno.
Concedici di
capire,
in questa settimana che stiamo iniziando,
come tu ci hai
accolto con amore,
fino a morire per
noi,
e come l'ulivo
vuole ricordarci
che la redenzione e
la pace da te donate
hanno un caro
prezzo,
quello della tua
morte.
Solo allora potremo
vivere nel tuo mistero
di morte e di
risurrezione,
mistero che ci
consente di andare
per le strade del
mondo
non più come
viandanti
senza luce e senza
speranza,
ma come uomini e
donne
liberati della
libertà dei figli di Dio.
+ cardinale Carlo Maria Martini -
+ cardinale Carlo Maria Martini -
L'unica
speranza
Secondo
Luca, nel Nome di Gesù, e in virtù di esso, si aprono tutte le Scritture,
Israele viene glorificato e tutte le genti sono illuminate (Le 2,32). In
effetti Gesù è il Messia secondo le tre parti delle Scritture, Mose, i Profeti
e gli Scritti e questo proprio grazie a tre segni: egli è colui che «doveva
soffrire ed essere messo a morte» (cf Le 24,26). Egli è colui che «il terzo
giorno doveva risorgere dai morti» (cf Le 24,46). Inoltre «deve essere annunciato
a tutti i popoli come Salvatore» (cf Le 2,11; 24,47). I primi due segni sono
già compiuti, solo il terzo rimane ancora aperto. Chi ascolta i tre segni, se
si lascia convincere, è anch'egli reso responsabile nel portare avanti
l'annuncio della buona notizia. Fino a quando il terzo segno non è realizzato
la nostra fede cristologica è imperfetta. Lo spazio della Chiesa che deve
compiere la sua missione fino ai confini della terra» scaturisce direttamente
dalla confessione: Gesù è il Messia. Gesù è l'unica speranza.
- Benoìt
Standaert -
“Perdonare fa parte di quella particolare
«economia» dell'amore che non calcola, ma dona, e proprio così moltiplica i
suoi effetti.”
- Gianfranco Ravasi -
da: “Grammatica del perdono”
Che cosa vuoi di più, o anima, e che cos'altro cerchi fuori di te, dal momento che dentro di te hai le tue ricchezze, le tue delizie, la tua soddisfazione, la tua sazietà e il tuo regno, che è il tuo Amato, che la tua anima desidera e cerca?
da: “Grammatica del perdono”
Che cosa vuoi di più, o anima, e che cos'altro cerchi fuori di te, dal momento che dentro di te hai le tue ricchezze, le tue delizie, la tua soddisfazione, la tua sazietà e il tuo regno, che è il tuo Amato, che la tua anima desidera e cerca?
+ Cardinale Carlo Maria Martini -
Buona giornata a tutti. :-)