Il settimo giorno, terminata la Creazione, Dio dichiarò che era la sua festa. Tutte le creature, nuove di zecca, si diedero da fare per regalare a Dio la cosa più bella che potessero trovare.
Gli scoiattoli portarono noci e nocciole; i conigli carote e radici dolci; le pecore lana soffice e calda; le mucche latte schiumoso e ricco di panna.
Miliardi di angeli si disposero in cerchio, cantando una serenata celestiale.
L'uomo aspettava il suo turno, ed era preoccupato. "Che cosa posso donare io? I fiori hanno il profumo, le api il miele, perfino gli elefanti si sono offerti di fare la doccia a Dio con le loro proboscidi per rinfrescarlo".
L'uomo si era messo in fondo alla fila e continuava a scervellarsi. Tutte le creature sfilavano davanti a Dio e depositavano i loro regali.
Quando rimasero solo più alcune creature davanti a lui, la chiocciola, la tartaruga e il bradipo poltrone, l'uomo fu preso dal panico.
Arrivò il suo turno.
Allora l'uomo fece ciò che nessun animale aveva osato fare. Corse verso Dio e saltò sulle sue ginocchia, lo abbracciò e gli disse: "Ti voglio bene!".
Il volto di Dio si illuminò, tutta la creazione capì che l'uomo aveva fatto a Dio il dono più bello ed esplose in un alleluia cosmico.
"Per qual fine Dio ci ha creati? Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra, in Paradiso" (Catechismo di Pio X).
Lascia che ti ami, mio Dio.
Che cosa ho in cielo,
che cosa ho in terra, all'infuori di te?
Tu, Dio del mio cuore
e mia parte nell'eternità,
lascia che mi aggrappi a te.
Sii sempre con me,
e se sarò tentato di lasciarti,
tu, mio Dio, non mi lasciare.
(don Bruno Ferrero)
Solo il Vento lo sa di don Bruno Ferrero,
Editrice ElleDiCi
Ci sono tre cose
nella vita che non tornano mai indietro:
le parole, il
tempo, le occasioni perse.
Ci sono tre cose
nella vita che possono distruggerti:
le bugie,
l'orgoglio, la gelosia.
Ci sono tre cose
nella vita che non dovresti mai perdere:
La pazienza, la
speranza, l'onesta.
Ci sono tre cose
nella vita dal valore immenso:
la famiglia,
l'amore, l'amicizia.
Coltivale e col
tempo potrai dire di non aver vissuto la tua vita!
La preghiera dell’uomo è la debolezza di Dio: è quanto ha
affermato il Papa durante la Messa presieduta stamani a Santa Marta.
Al centro dell’omelia, il Vangelo in cui Gesù invita a pregare senza stancarsi,
raccontando la parabola della vedova che chiede con insistenza a un giudice
iniquo che gli venga fatta giustizia. Così - afferma il Papa - “Dio fa e farà
giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di Lui”, come è accaduto con Israele
guidato da Mosè fuori dall’Egitto:
“Quando chiama Mosè gli dice: ‘Ho sentito il
pianto, il lamento del mio popolo’. Il Signore ascolta. E nella prima Lettura
abbiamo ascoltato quello che ha fatto il Signore, quella parola onnipotente:
‘Dal Cielo viene come un guerriero implacabile’. Quando il Signore prende la
difesa del suo popolo è così: è un guerriero implacabile e salva il suo popolo.
Salva, rinnova tutto: ‘Tutto il Creato fu modellato di nuovo nella propria
natura come prima’. ‘Il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli … e coloro
che la tua mano proteggeva, passarono con tutto il popolo’”.
Il Signore – prosegue il Papa - “ha sentito la
preghiera del suo popolo, perché ha sentito nel suo cuore che i suoi eletti
soffrivano” e lo salva in modo potente:
“Questa è la forza di Dio. E qual è la forza degli
uomini? Qual è la forza dell’uomo? Questa della vedova: bussare al cuore di
Dio, bussare, chiedere, lamentarsi di tanti problemi, tanti dolori e chiedere
al Signore la liberazione da questi dolori, da questi peccati, da questi
problemi. La forza dell’uomo è la preghiera e anche la preghiera dell’uomo
umile è la debolezza di Dio. Il Signore è debole soltanto in questo: è debole
in confronto alla preghiera del suo popolo”.
“Il culmine della forza di Dio, della salvezza di
Dio – spiega il Papa - è “nell’ Incarnazione del Verbo”.
Quindi, rivolgendosi ai
canonici di San Pietro, ricorda che il loro “lavoro è proprio bussare al cuore
di Dio”, “pregare, pregare il Signore per il popolo di Dio”. E i canonici a San
Pietro, “proprio nella Basilica più vicina al Papa” dove giungono tutte le
preghiere del mondo, raccolgono queste preghiere e le presentano al Signore:
questo “è un servizio universale, un servizio di Chiesa”:
“Voi siete come la vedova: pregare, chiedere,
bussare al cuore di Dio, ogni giorno. E non si addormentava mai la vedova
quando faceva questo, era coraggiosa. E il Signore ascolta la preghiera del suo
popolo. Voi siete rappresentanti privilegiati del popolo di Dio in questo ruolo
di pregare il Signore, per tanti bisogni della Chiesa, dell’umanità, di tutti.
Vi ringrazio per questo lavoro. Ricordiamo sempre che Dio ha una forza, quando
Lui vuole che cambi tutto. ‘Tutto fu modellato di nuovo’ dice. Lui è capace di
modellare tutto di nuovo, ma ha anche una debolezza: la nostra preghiera; la
vostra preghiera universale vicina al Papa in San Pietro. Grazie di questo
servizio e andate avanti così per il bene della Chiesa”.
Amato papa
Benedetto XVI, grazie per l'Anno della Fede!
Preghiera
ai Santi del Paradiso
O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso,
volgete pietosi lo sguardo sopra di noi,
ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.
Voi godete ora la gloria che vi siete meritata
seminando nelle lacrime in questa terra di esilio.
Dio è adesso il premio delle vostre fatiche,
il principio, l'oggetto e il fine dei vostri godimenti.
O anime beate, intercedete per noi!
Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme,
di seguire i vostri esempi di zelo
e di amore ardente a Gesù e alle anime,
di ricopiare in noi le virtù vostre,
affinché diveniamo un giorno
partecipi della gloria immortale. Amen.
O spiriti celesti e voi tutti Santi del Paradiso,
volgete pietosi lo sguardo sopra di noi,
ancora peregrinanti in questa valle di dolore e di miserie.
Voi godete ora la gloria che vi siete meritata
seminando nelle lacrime in questa terra di esilio.
Dio è adesso il premio delle vostre fatiche,
il principio, l'oggetto e il fine dei vostri godimenti.
O anime beate, intercedete per noi!
Ottenete a noi tutti di seguire fedelmente le vostre orme,
di seguire i vostri esempi di zelo
e di amore ardente a Gesù e alle anime,
di ricopiare in noi le virtù vostre,
affinché diveniamo un giorno
partecipi della gloria immortale. Amen.
Buona giornata a tutti :-)
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