Il telescopio del Monte Palomar
Ve lo faccio intendere con un paragone scientifico.
Sul monte Palomar, in America, è installato il più colossale telescopio del mondo, che avvicina il cielo stellato all'occhio che lo scruta, di milioni di anni luce. Le distanze nel cielo stellato non si misurano col metro o col chilometro, ma col percorso della luce. Questa in un minuto secondo percorre 300 mila chilometri. In un minuto primo percorre 18 milioni di chilometri. In un'ora, in un giorno, in un anno quanti chilometri percorrerà? E’ una misura che dà le vertigini. Ora, per avvicinare l'occhio al cielo stellato c'è voluto questo telescopio gigantesco, la cui lente ha un diametro di 5 metri e 50 centimetri, e lo strumento è montato in una cupola, con l'apertura al cielo, che è più grande di quella di S. Pietro in Roma. Per rendere pura e limpida la lente, in modo da non avere imperfezioni, neppure di un piccolissimo neo, ci vollero 12 anni di lavoro, impiegando, per purificarla, 70 tonnellate di abrasivo specialissimo. Terminata questa lunga purificazione, per trasportare la lente sul monte in modo che non si fosse minimamente scalfita, si dovette perforare il monte con un vasto tunnel, si dovettero costruire ponti e strade speciali. Montata la lente nel telescopio, fisso al cielo stellato per l'apertura della cupola, si cominciarono le osservazioni, ma era ed è proibito, anche ad una sola persona, fuori dello scienziato, di entrare nella cupola, perché il respiro di una sola persona, pur in un ambiente colossale, impedirebbe la piena e limpida osservazione dell'astro. Voi capite? Per osservare una stella, tanta assoluta purezza in una lente, tanto prolungato lavoro di purificazione, tanta penosa fatica di operai!
L'anima nostra non deve affisare una stella ma Dio; non deve affisarlo con una lente, ma col lume della gloria, e questo lume non può tutta illuminarla se rimane in lei anche un neo che può offuscarlo. A queste riflessioni che sono strettamente e rigorosamente scientifiche, chi potrebbe osare di lamentarsi della divina giustizia? Ma non è tanto giustizia, è misericordia, e mai come nel Purgatorio la giustizia e la misericordia si sono abbracciate nel bacio dell'amore, mai l'amore di una creatura in grazia ha sospirato alla perfezione quanto un'anima purgante.
E’ una toletta di amore che
deve fare, e non la trova né lunga né ingiusta, perché deve presentarsi alle
eterne nozze di una eterna felicità.
Dolindo Ruotolo
È venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e
che l'inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è
eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore.
- Papa Benedetto XVI -
Vieni, o Maria, regna nel mondo!
Vengano dalla cattedra di Pietro
novelli impulsi alla devozione filiale a Te,
e la tua luce fulgidissima dissipi gli errori.
don Dolindo Ruotolo
Il cristiano deve vincere la tentazione di “mischiarsi
nella vita degli altri”: è l’esortazione di Papa Francesco nella Messa di
stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha inoltre sottolineato che chiacchiere
e invidie fanno tanto male alla comunità cristiana e che non si può “dire soltanto la metà che ci conviene”
Papa Francesco - 18
maggio 2013
Papa Francesco - Udienza Generale 29 maggio 2013
Ancora oggi qualcuno dice: “Cristo sì, la
Chiesa no”.Come quelli che dicono “io credo in Dio ma non nei preti”. Ma è
proprio la Chiesa che ci porta Cristo e che ci porta a Dio; la Chiesa è la
grande famiglia dei figli di Dio. Certo ha anche aspetti umani; in coloro che
la compongono, Pastori e fedeli, ci sono difetti, imperfezioni, peccati, anche
il Papa li ha e ne ha tanti, ma il bello è che quando noi ci accorgiamo di
essere peccatori, troviamo la misericordia di Dio, il quale sempre perdona. Non
dimenticatelo: Dio sempre perdona e ci riceve nel suo amore di perdono e di
misericordia. Alcuni dicono che il peccato è un’offesa a Dio, ma anche
un’opportunità di umiliazione per accorgersi che c’è un’altra cosa più bella: la
misericordia di Dio. Pensiamo a questo.
Papa Francesco - Udienza Generale 29 maggio 2013
.....Dio si fa vicino a noi, nel sacrificio della Croce
si abbassa entrando nel buio della morte per darci la sua vita, che vince il male,
l'egoismo e la morte. Gesù anche questa
sera si dona a noi nell'Eucarestia, condivide il nostro stesso cammino, anzi si
fa cibo, il vero cibo che sostiene la nostra vita anche nei momenti in cui la
strada si fa dura, gli ostacoli rallentano i nostri passi.
Papa Francesco, 30 maggio 2013
“‘Volgiti a noi, Signore, e abbi misericordia di noi,
perché siamo tristi, siamo angosciati.
Vedi la nostra miseria e la nostra pena
e perdona tutti i peccati’, perché dietro una guerra sempre ci sono i
peccati... ‘Volgiti a noi, Signore, e abbi misericordia, perché siamo tristi e
angosciati. Vedi la nostra miseria e la nostra pena’. Siamo sicuri che il
Signore ci ascolterà e farà qualche cosa per darci lo spirito di consolazione.
Così sia”.
Papa Francesco Omelia Santa Marta, 2 Giugno 2013
Papa Francesco Omelia Santa Marta, 2 Giugno 2013
Preghiera per la
sera
E’ passato un altro
giorno Signore,
è passato un altro
giorno
e ho percorso un altro tratto delle strade della vita.
e ho percorso un altro tratto delle strade della vita.
Perdonami per tutte
le volte che ho risposto “Si” alla tua parola
per poi comportarmi
nel modo contrario.
Perdonami per tutte
le volte che ho fatto il bene
solo dopo alcuni
ripensamenti ed indecisioni.
Aiutami domani a ritrovare l’entusiasmo
per accogliere
senza condizioni il tuo difficile invito
ad amare i
fratelli.
Il silenzio della
notte renda più vera la mia preghiera,
perché con il
riposo del corpo,
il cuore possa
contemplare l’ampiezza
e la profondità
della tua pace.
Amen