Sei creatura di Dio, sei creatura nobilissima, un’anima unita al corpo per glorificare Dio, per arricchirti di meriti e per ricevere un premio eterno.
Non sei dunque lo zimbello o
il trastullo degli uomini corrotti.
Sei parte del Corpo Mistico di Gesù Cristo, puoi esserne un membro vivo, e vuoi ridurti come un povero arto putrefatto?
Se vivi del mondo, vivi di corruzione, e dov’è allora la gloria che il Redentore ti ha donato a prezzo del suo Sangue?
Sei parte del Corpo Mistico di Gesù Cristo, puoi esserne un membro vivo, e vuoi ridurti come un povero arto putrefatto?
Se vivi del mondo, vivi di corruzione, e dov’è allora la gloria che il Redentore ti ha donato a prezzo del suo Sangue?
Devi dare la prevalenza allo
spirito: non puoi vivere in adorazione del tuo corpo e nella dimenticanza della
tua anima.
La tua anima, vivificata
dalla grazia divina, dev’essere nel tuo corpo come fuoco che investe la materia
per darle una nobile forma; dev’essere come sole che riscalda le acque
limacciose di una palude per cambiarle in puro vapore che sale verso il cielo,
trasformandosi poi in candidi fiocchi di neve; deve dominare il corpo e ridurlo
in obbedienza, perché sia strumento per arrivare a Dio e non ostacolo sul tuo
cammino.
Che cosa avvilente, per te, concentrarti talmente nella cura del corpo da rendertene schiava, e da farlo apparire quasi non più come opera di Dio, ma come opera tua!
Che cosa avvilente, per te, concentrarti talmente nella cura del corpo da rendertene schiava, e da farlo apparire quasi non più come opera di Dio, ma come opera tua!
Ogni moda, ogni ornamento
immodesto, tu li usi per mostrare la “tua” bellezza, o meglio: la bellezza
artificiale che riesci a imbastire col trucco; e così, invece di glorificare
Dio nei suoi doni, lo offendi con le tue colpe, e diventi un misero strumento
stonato, un groviglio di spine che non fioriscono ma pungono e avvelenano,
fuoco che non riscalda ma devasta. Sei forse sulla terra per avvilirti così?
Tu invece sei in cammino
verso la vita eterna, il tuo cammino è breve, la tua meta è vicina, il giudizio
di Dio è prossimo, e devi pensare che al corpo si apre la tomba e all’anima
deve aprirsi il Cielo.
“Quando pensate al vostro
abbigliamento - disse Pio XI - pensate anche, o donne, a come vi ridurrà la
morte!”.
E’ un pensiero che deve
scolpirsi nell’anima, poiché è assolutamente insensato curare ciò che si
dissolve a danno di ciò che sopravvive in eterno;
è da incoscienti distrarsi in futilità e distrarre gli altri quando è in gioco l’affare più importante della vita, quello della salvezza eterna;
è pazzia compromettere il supremo interesse dell’anima propria e di quella degli altri per una stupida vanità.
L’apostolo Pietro ti ricorda: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico,
è da incoscienti distrarsi in futilità e distrarre gli altri quando è in gioco l’affare più importante della vita, quello della salvezza eterna;
è pazzia compromettere il supremo interesse dell’anima propria e di quella degli altri per una stupida vanità.
L’apostolo Pietro ti ricorda: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico,
il diavolo, come leone
ruggente va in giro, cercando chi divorare.
Resistetegli saldi nella
fede” (1 Pt 5,8-9).
E tu, donna cristiana, ti
ostini a vestirti e a comportarti in modo così provocante da diventare il più
valido aiuto del tuo nemico?
Come puoi sentirti tranquilla dopo aver scandalizzato qualcuno o molti con la tua immodestia, sapendo che forse hai compromesso per sempre la pace dei cuori e la salvezza delle anime?
Perché devi vestirti. Dio ti veste e il Demonio ti spoglia.
Come puoi sentirti tranquilla dopo aver scandalizzato qualcuno o molti con la tua immodestia, sapendo che forse hai compromesso per sempre la pace dei cuori e la salvezza delle anime?
Perché devi vestirti. Dio ti veste e il Demonio ti spoglia.
Quando l’uomo era innocente, prima del peccato originale, non aveva bisogno di coprire il suo corpo, perché tutto in lui era così ordinato e così elevato in Dio che la grazia lo ammantava di splendore e la sua stessa carne traspirava innocenza.
Dopo il peccato, Dio misericordiosamente lo rivestì, perché la sua povera mente, annebbiata e sconvolta, e il suo povero cuore, deviato dal proprio fine, fossero aiutati a non concentrarsi sulla materia.
Lo sguardo dell’uomo, che aveva ormai smarrito l’immensità del Cielo e si era concentrato sulla propria vita terrena, sarebbe stato sconvolto dalla visione del corpo, per questo Dio volle che il corpo fosse coperto.
Tu dunque ti devi vestire per
nascondere la carne, non per mostrarla, ti devi vestire per ricordarti che sei
di Dio e che sei tempio dello Spirito Santo.
Dio veste la sua creatura, e Satana la spoglia, perché essendo spirito immondo, prova gioia in tutto ciò che è degradante.
Dio veste la sua creatura, e Satana la spoglia, perché essendo spirito immondo, prova gioia in tutto ciò che è degradante.
Con certi abiti indecenti, tu
ti strappi di dosso il manto che ti ha dato il Signore tuo Salvatore e segui
Satana che cerca la tua rovina.
Dio si diletta tra i gigli della purezza e Satana tra le brutture del peccato; e tu vuoi deludere il tuo Signore per compiacere Satana?
Una donna immodesta è, per le strade, un trofeo che il diavolo sbandiera contro la Redenzione, per mezzo della quale siamo stati rivestiti di grazia e di purezza.
Una donna scandalosa porta il segno della più disgustosa schiavitù, poiché non obbedisce a Dio, al Papa, ai Sacerdoti, ma obbedisce a Satana e ai vili manovratori della moda che le impongono ciò che vogliono.
Dio si diletta tra i gigli della purezza e Satana tra le brutture del peccato; e tu vuoi deludere il tuo Signore per compiacere Satana?
Una donna immodesta è, per le strade, un trofeo che il diavolo sbandiera contro la Redenzione, per mezzo della quale siamo stati rivestiti di grazia e di purezza.
Una donna scandalosa porta il segno della più disgustosa schiavitù, poiché non obbedisce a Dio, al Papa, ai Sacerdoti, ma obbedisce a Satana e ai vili manovratori della moda che le impongono ciò che vogliono.
E’ sconcertante!
E’ pronta a portare in piena
estate la pelliccia e ad andare scollacciata d’inverno, o con le gonne corte,
comunque esposta al freddo, se la moda glielo impone.
Magari si trova a disagio, ma
obbedisce come fosse una schiava.
E’ il più degradante
rinnegamento della propria dignità e della propria libertà.
Non devi dire dunque, o povera creatura di Dio, che non puoi portare gonne sufficientemente lunghe perché ti danno fastidio; poiché se a importi di portarle lunghe fosse la moda tu non esiteresti a farlo. Ti condanni con le tue stesse abitudini.
Parole dure ma verissime.
Non devi dire dunque, o povera creatura di Dio, che non puoi portare gonne sufficientemente lunghe perché ti danno fastidio; poiché se a importi di portarle lunghe fosse la moda tu non esiteresti a farlo. Ti condanni con le tue stesse abitudini.
Parole dure ma verissime.
Vestendo in maniera immodesta, torni indietro di venti secoli : ricopri gli usi selvaggi dei popoli barbari che la Chiesa liberò dalle loro degradazioni; non sei più una cristiana, ma una tentatrice, una donna di tutti in una pubblica prostituzione.
Sono parole dure, ma reali e verissime!
La moda immodesta ti rende
praticamente la donna di tutti, e gli sguardi avidi degli uomini ti degradano
tutte le volte che si posano su di te con desideri impuri, così che tu diventi
come una donna di strada, offrendoti, per tua colpa, allo sguardo torbido di
uomini viziosi, e torni a casa carica di colpe e di iniquità.
Sei stata vestita di Spirito
Santo nella Cresima, come puoi ora vestirti dello spirito osceno di certa moda?
Se tu fossi uno scheletro, mostreresti le tue ossa inaridite? No, perché
faresti orrore agli uomini. Pensa che andando in giro coperta da quel manto di
immoralità, sei lo scheletro di una creatura redenta e santificata, e fai
orrore a Dio e agli angeli suoi.
Se tu andassi in piena estate col cappotto, o con la pelliccia e con la sciarpa e l’ombrello aperto, saresti ridicola, perché appariresti come un’anomalia nella stagione estiva.
Se tu andassi in piena estate col cappotto, o con la pelliccia e con la sciarpa e l’ombrello aperto, saresti ridicola, perché appariresti come un’anomalia nella stagione estiva.
Ora, con un vestito immodesto
tu non sei un’anomalia rispetto alla stagione, ma lo sei rispetto alla Legge di
Dio; puoi essere in perfetta sintonia con la stagione serena e col sole che
scalda, ma sei in perfetto contrasto col cielo dell’anima.
Copri il tuo corpo pensando a Gesù Crocefisso.
Copri il tuo corpo pensando a Gesù Crocefisso.
Tu dici: “Io soffro molto il caldo, ho bisogno di andare vestita leggera, ho bisogno del fresco”.
Con questo ragionamento
potresti ridurti come gli zulù dell’Africa e crederti giustificata.
Ma allora perché anche d’inverno,
quando c’è freddo, pur essendo quasi assiderata, vai in giro mezza nuda se la
moda te lo comanda?
Hai bisogno di fresco? Ma non sai che la penitenza è un dovere e ti è necessaria per salvarti? Gesù l’ha detto chiaramente: “Se non fate penitenza, perirete tutti allo stesso modo” (cfr.: Lc 13, 3).
Anche se fosse una cosa innocente andare con le braccia completamente scoperte, senza un po’ di maniche (il che non è!), non puoi coprirle almeno un po’ per spirito di penitenza? Ed è una penitenza grave coprirti il petto? L’esperienza e la stessa scienza dimostrano che la nudità non difende dal caldo, perché mette la pelle a diretto contatto con l’aria surriscaldata e coi raggi del sole.
Ma anche se non fosse così, non sai importi un piccolo sacrificio per amore di Gesù, crocifisso per tuo amore?
Hai bisogno di fresco? Ma non sai che la penitenza è un dovere e ti è necessaria per salvarti? Gesù l’ha detto chiaramente: “Se non fate penitenza, perirete tutti allo stesso modo” (cfr.: Lc 13, 3).
Anche se fosse una cosa innocente andare con le braccia completamente scoperte, senza un po’ di maniche (il che non è!), non puoi coprirle almeno un po’ per spirito di penitenza? Ed è una penitenza grave coprirti il petto? L’esperienza e la stessa scienza dimostrano che la nudità non difende dal caldo, perché mette la pelle a diretto contatto con l’aria surriscaldata e coi raggi del sole.
Ma anche se non fosse così, non sai importi un piccolo sacrificio per amore di Gesù, crocifisso per tuo amore?
Quali segni di riconoscenza
stai dando a Lui che ti ha redenta con così tanto dolore?
Se tu lo vedessi con i tuoi
occhi, ancora vivo ma morente sulla croce e ti chiedesse uno straccio per
coprire la sua nudità piagata, glielo negheresti?
Tu sei parte del suo Corpo
Mistico, e quando ti vesti in modo immodesto sei una parte di Lui coperta
dell’obbrobrio a cui lo condannarono i suoi crocifissori.
Egli ti chiede di coprirti,
di nascondere quell’ignominia, e tu non ascolterai la voce del Signore
crocifisso? Non vedi come sanguina quel Corpo Divino?
Ha voluto essere tutto una
piaga per potersi coprire se non altro di sangue, del suo Sangue, come fosse un
vestito che lo proteggeva dagli sguardi curiosi e impuri di chi stava intorno
alla sua croce.
Fino a questo punto ha amato
la purezza! E tu avrai il coraggio di rinnovargli nel tuo corpo l’obbrobrio e
la sofferenza della nudità?
Copri il tuo corpo, rivestiti di purezza e lenirai le piaghe di Gesù; mostrati veramente cristiana, e dimostrerai così che quel Sangue divino non è stato inutile per te!
Tu puoi anche non capire certi ragionamenti sulla modestia che ti vengono fatti, ma non puoi non capire la bellezza di un’offerta fatta al tuo Signore crocifisso.
Copri il tuo corpo, rivestiti di purezza e lenirai le piaghe di Gesù; mostrati veramente cristiana, e dimostrerai così che quel Sangue divino non è stato inutile per te!
Tu puoi anche non capire certi ragionamenti sulla modestia che ti vengono fatti, ma non puoi non capire la bellezza di un’offerta fatta al tuo Signore crocifisso.
Ecco, donagli, in unione alle
sue sofferenze, il sacrificio di sopportare un po’ di caldo e la penitenza di
una rinuncia, fallo per amore e collabora con Lui alla salvezza delle anime,
per le quali ha versato il suo Sangue, cercando almeno di non scandalizzarle.
Quale legge della moda può equivalere alla legge dell’amore e della riconoscenza che devi a Gesù Cristo?
Come puoi esitare a sacrificarti davanti alla sua Croce?
Quale legge della moda può equivalere alla legge dell’amore e della riconoscenza che devi a Gesù Cristo?
Come puoi esitare a sacrificarti davanti alla sua Croce?
(don
Dolindo Ruotolo)
Ma noi sappiamo leggere questi gesti, queste parole, questi
segni con la semplicità, il cuore e la mente di papa Francesco? Forse no, i
media soprattutto: dobbiamo riconoscere che siamo intossicati dall’ ideologismo.
Volete un esempio?
Nei primi due giorni di pontificato, papa
Francesco per due volte mette in guardia dal diavolo e subito salta fuori il
solito grande giornale a spiegare che la cosa “va interpretata” (insomma “il
diavolo” sarebbe una questione simbolica o una personificazione e bla bla bla).
Invece quando il Papa parla del diavolo intende
proprio il diavolo. Punto e basta. E così quando ripete che senza Gesù
Crocifisso nulla ha senso. Neanche fare gli attivisti di cause sociali e
umanitarie o l’essere cardinali.
Lo ha detto proprio a loro: “Noi possiamo
camminare quanto vogliamo, possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo
a Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ong pietosa, ma non la Chiesa,
sposa del Signore”. E così “succede quello che succede ai bambini sulla
spiaggia quando fanno i castelli di sabbia, tutto viene giù, è senza
consistenza”.
Anche Francesco d’Assisi stupiva. Perché era
cristiano? No. A quel tempo tutti erano cristiani. Ma Francesco aveva qualcosa
di particolare: tutto quel che lui era, diceva e faceva rimandava all’umanità
di Gesù. La ricordava.
Lui era così commosso dall’umanità del Figlio di
Dio e ne aveva così pieni il cuore, la mente e gli occhi che tutti, incontrandolo,
si commuovevano di lui e quindi dell’umanità di Gesù.
Una confessione è più potente di un esorcismo
"Quando il nostro spirito
è buio, vive nelle tenebre e nel peccato, il diavolo ha maggiore spazio di
manovra. Per questo occorre confessarsi spesso. La confessione riporta l'uomo
nella Luce.
Una confessione è più potente di un esorcismo, perchè la
confessione di schianto riporta l'uomo alla Luce, alla Grazia di Dio e contro
un uomo in grazia di Dio, Satana non può fare nulla.
La confessione distrugge il male. Lo annienta. E gira
l'uomo verso la Luce, verso il bene."
- Padre Gabriele Amorth -
Il
diavolo non si vince con la spada ma con la Parola di Dio:
perciò
taccia la lingua dell' uomo, parli la Parola di Dio.
-
Sant' Ambrogio -