ha una fragranza e un sapore irresistibili!
Con un pane caldo tra le mani
pregare il “Padre Nostro” è tutta un’altra cosa
perché di quella preghiera posso sentire il profumo,
un profumo che mi ricorda
chi il pane non ce l’ha
e chi, pur nella sazietà del corpo, ha fame di Te.
Dopo quaranta lunghi giorni di digiuno nel deserto,
Tu, di fronte a quella fragranza e a quel sapore,
hai saputo dire che Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4,4);
e ai discepoli, stupiti per il miracolo della moltiplicazione, hai rivelato:
“Io sono il pane della vita;
chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà più sete” (Gv 6,35)
È il misterioso dono dell’Eucaristia
che, pur nella diversità, ci fa uno in Te.
Signore Gesù,
dona di quel pane ad ogni uomo.
Da parte mia
proverò a raccontare a tutti il sapore d’infinito
e la forza di salvezza che quel pane sprigiona.
(Patrizio Righero)
Fonte:" Come i gigli del campo - Orizzonti spirituali per chi ama la campagna" - Effata editrice - http://www.effata.it/Libri/Vacanzeperlanimaeilcorpo/comeigiglidelcampo.html