Non bisogna farsi piacere per forza la
notte. Certe volte il buio che si avverte è insopportabile.
E il Natale ne
acuisce il dolore, perché è il tempo in cui il vuoto di 'chi' o di 'cosa' ci
manca si fa sentire di più.
So bene che a Natale c'è gente che soffre di più, e
non prova nessuna gioia perché non vede nessuna nascita, nessuna speranza.
Il
vero problema è che nessuna nostra parola può aiutare
queste persone che hanno tutto il diritto di star male nella loro notte.
Eppure
la fede ci dice che Gesù nasce in una notte.
Non c'è luce, ma buio.
Non c'è
accoglienza, ma porte chiuse per Lui.
Non c'è "posto adatto", ma
"posto arrangiato".
Se Gesù è venuto, lo ha fatto innanzitutto per
coloro che non trovano nemmeno più parole per dire il loro dolore. E che cosa
ha fatto per loro? Si è nascosto nella loro notte affinché al fondo di quel
buio non ci fosse più un vuoto, ma Qualcuno.
E perché non lo sentono? Perché
certe volte il dolore ci toglie il realismo vero delle cose e ci fa sentire
solo ciò che si vede.
E' per loro che voglio pregarti questa sera, a poche ore
dal Natale.
Per loro ti prego Signore, Vieni!
Rompi la monotonia dei pensieri
negativi e fai nascere il dubbio che forse c'è speranza.
Strappali dalla
passività di chi non vuole fare più nulla e spingili a uscire dai recinti dove
si sono chiusi a chiave.
Fagli alzare gli occhi a guardare bene il buio e dona
loro un firmamento di stelle, che seppur nella nostalgia possa strappare loro
lacrime di gratitudine. Quel pianto, almeno quello, sia un pianto di
riconciliazione, e ogni lacrima li possa accompagnare fin davanti a te, che hai
nascosto la tua Gloria nella debolezza di un bambino.
Possano accorgersi che
loro, così lontani dalla gioia, sono il posto che tu hai scelto per venire al
mondo.
E i più infelici dell'universo sappiano che sono il pensiero fisso della
Tua venuta in mezzo a noi.
Amen.
- Don Luigi Maria Epicoco -
La verità è
sorta dalla terra e la giustizia si è affacciata dal cielo (Sal 84, 12).
I
Giudei, come afferma l’Apostolo, non volendo riconoscere la giustizia di Dio e
cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio
(Rom 10, 3).
Donde l’uomo può diventare giusto? Da se stesso?
Ma quale povero
può sfamarsi da se stesso?
Quale nudo può coprirsi se non gli viene data una
veste da un altro? Non avevamo la giustizia, avevamo soltanto i peccati qui in
terra.
Donde viene la giustizia? Quale giustizia può esservi senza la fede? Il
giusto infatti vive per la fede (Rom 1, 17). Chi senza avere la fede si dice
giusto mente. Come può non esservi la menzogna dove non c’è la fede? Chi vuol
dire il vero si converta alla verità. Ma questa era lontana.
La verità è sorta
dalla terra.
Tu dormivi, essa venne a te; tu eri in coma, essa ti ha svegliato;
ti ha fatto strada con la sua persona per non perderti.
Concludendo: La verità
è sorta dalla terra, cioè il Signore nostro Gesù Cristo è nato da una vergine;
la giustizia si è affacciata dal cielo affinché gli uomini diventassero giusti
non di una giustizia propria, ma di quella di Dio.
- sant'Agostino -
O Bambino di
Betlemme,
tocca il cuore di
quanti sono coinvolti
nella tratta di
esseri umani,
affinché si rendano
conto
della gravità di tale
delitto contro l’umanità.
Volgi il tuo sguardo
ai tanti bambini
che vengono rapiti,
feriti e uccisi
nei conflitti armati,
e a quanti vengono
trasformati in soldati,
derubati della loro
infanzia.
Signore del cielo e
della terra,
guarda a questo
nostro pianeta,
che spesso la
cupidigia e l’avidità degli uomini
sfrutta in modo
indiscriminato.
Buona Vigilia a tutti :-)
Che il Signore ci benedica, ci custodisca e ci protegga
Stefania