"Mi sentii felice, quando finalmente fui
libero da questa bella, ma pur pesante fatica, e almeno per gli ultimi due mesi potei
dedicarmi interamente a prepararmi al grande passo: l'ordinazione sacerdotale,
che ricevemmo nel duomo di Frisinga per mano del cardinal Faulhaber, nella
festa dei santi
Pietro e Paolo dell'anno 1951.
Pietro e Paolo dell'anno 1951.
Eravamo più di quaranta candidati; quando
venimmo chiamati, rispondemmo Adsum, "sono qui".
Era una splendida
giornata d'estate, che resta indimenticabile, come il momento più importante
della mia vita.
Non si deve essere superstiziosi, ma nel momento in cui l'anziano arcivescovo impose le sue mani su di me, un uccellino - forse
un'allodola - si levò dall'altare maggiore della cattedrale e intonò un piccolo
canto gioioso; per me fu come se una voce dall'alto mi dicesse: va bene così,
sei sulla strada giusta. Seguirono poi quattro settimane d'estate, che furono come un'unica, grande festa.
Il giorno della prima Messa la nostra chiesa
parrocchiale di Sant'Osvaldo era illuminata in tutto il suo splendore, e la
gioia che la riempiva quasi palpabilmente coinvolse tutti nell'azione sacra,
nella forma vivissima di una "partecipazione attiva", che non aveva bisogno di una particolare operosità esteriore."
- Cardinale Joseph Ratzinger -
da: "La mia vita"
Il prete e la sua gente: una storia piena di "se...se....se.."
Se sta da solo in Chiesa: "si chiude nel suo intimismo".
Se esce: "va sempre in giro, e non si trova mai".
Se va a benedire le case (o meglio, le famiglie): "non è mai in Chiesa".
Se non va: "non fa nulla per conoscere i suoi parrocchiani".
Se qualche volta accetta di andare al bar: "è uomo di mondo".
Se non accetta: "vive isolato".
Se si ferma in strada a parlare con la gente: "è pettegolo".
Se non si ferma: "è scostante".
Se parla con le vecchiette: "perde il tempo".
Se dialoga con le giovani: "è un donnaiolo".
Se sta insieme e gioca con i ragazzi: "forse è di tendenze equivoche".
Se non li frequenta: "trascura di compiere il suo principale dovere".
Se accoglie in casa certe persone: "è imprudente".
Se non le accoglie: "non si comporta da cristiano sensibile".
Se in chiesa afferma verità scottanti: "fa politica".
Se tace : "è menefreghista".
Se predica un minuto in più diventa: "interminabile".
Se parla o predica poco: "non ha autorità" o "è impreparato".
Se si occupa dei malati: "dimentica i sani".
Se accetta inviti a pranzo o a cena: "è un mangione e un beone".
Se rifiuta: "non sa vivere in società".
Se organizza incontri e riunioni: "sta sempre a scocciare".
Se tace e ascolta: "si lascia sopraffare da quelli che comandano".
Se cerca di fare qualche aggiornamento: "butta via tutto quello che c'è da conservare".
Se ritiene valide alcune tradizioni: "non capisce i tempi attuali".
Se è d'accordo con il vescovo: "si lascia strumentalizzare e non ha personalità".
Se non condivide tutto quello che il vescovo propone: "è fuori della Chiesa".
Se chiede la collaborazione dei fedeli: "è lui che non vuol far niente".
Se agisce da solo: "non lascia spazio agli altri".
Se si occupa degli immigrati (o extracomunitari): "è imprudente".
Se non si interessa: "è un grande egoista che non vuole rogne".
Se organizza gite, pellegrinaggi: "pensa solo a far soldi".
Se non organizza: "è indolente e non ha iniziative".
Se fa il bollettino parrocchiale: "spreca tempo e soldi".
Se non lo fa: "non informa i fedeli sulle attività della parrocchia".
Se si ferma a casa: "non è mai reperibile in ufficio".
Se inizia la santa Messa in orario: "il suo orologio è sempre avanti".
Se comincia un attimo dopo: "fa quello che vuole e non rispetta gli altri".
Se a tutti ricorda e sottolinea il dovere della partecipazione e della solidarietà: "è sempre arrabbiato e nervoso; e, in ogni occasione, bussa a quattrini".
Se indossa la veste talare: "è un sorpassato".
Se veste da borghese: "nasconde la sua identità".
Se... se... se...Signore, dimmi tu: ma come dovrebbe essere il prete?
"Un innamorato di Dio".
Se va a benedire le case (o meglio, le famiglie): "non è mai in Chiesa".
Se non va: "non fa nulla per conoscere i suoi parrocchiani".
Se qualche volta accetta di andare al bar: "è uomo di mondo".
Se non accetta: "vive isolato".
Se si ferma in strada a parlare con la gente: "è pettegolo".
Se non si ferma: "è scostante".
Se parla con le vecchiette: "perde il tempo".
Se dialoga con le giovani: "è un donnaiolo".
Se sta insieme e gioca con i ragazzi: "forse è di tendenze equivoche".
Se non li frequenta: "trascura di compiere il suo principale dovere".
Se accoglie in casa certe persone: "è imprudente".
Se non le accoglie: "non si comporta da cristiano sensibile".
Se in chiesa afferma verità scottanti: "fa politica".
Se tace : "è menefreghista".
Se predica un minuto in più diventa: "interminabile".
Se parla o predica poco: "non ha autorità" o "è impreparato".
Se si occupa dei malati: "dimentica i sani".
Se accetta inviti a pranzo o a cena: "è un mangione e un beone".
Se rifiuta: "non sa vivere in società".
Se organizza incontri e riunioni: "sta sempre a scocciare".
Se tace e ascolta: "si lascia sopraffare da quelli che comandano".
Se cerca di fare qualche aggiornamento: "butta via tutto quello che c'è da conservare".
Se ritiene valide alcune tradizioni: "non capisce i tempi attuali".
Se è d'accordo con il vescovo: "si lascia strumentalizzare e non ha personalità".
Se non condivide tutto quello che il vescovo propone: "è fuori della Chiesa".
Se chiede la collaborazione dei fedeli: "è lui che non vuol far niente".
Se agisce da solo: "non lascia spazio agli altri".
Se si occupa degli immigrati (o extracomunitari): "è imprudente".
Se non si interessa: "è un grande egoista che non vuole rogne".
Se organizza gite, pellegrinaggi: "pensa solo a far soldi".
Se non organizza: "è indolente e non ha iniziative".
Se fa il bollettino parrocchiale: "spreca tempo e soldi".
Se non lo fa: "non informa i fedeli sulle attività della parrocchia".
Se si ferma a casa: "non è mai reperibile in ufficio".
Se inizia la santa Messa in orario: "il suo orologio è sempre avanti".
Se comincia un attimo dopo: "fa quello che vuole e non rispetta gli altri".
Se a tutti ricorda e sottolinea il dovere della partecipazione e della solidarietà: "è sempre arrabbiato e nervoso; e, in ogni occasione, bussa a quattrini".
Se indossa la veste talare: "è un sorpassato".
Se veste da borghese: "nasconde la sua identità".
Se... se... se...Signore, dimmi tu: ma come dovrebbe essere il prete?
"Un innamorato di Dio".
E non dovrebbe dimenticare che: "il discepolo non è da più del maestro, né un apostolo è più grande di chi l'ha mandato...".
Se hanno perseguitato Me perseguiteranno anche voi.
Se hanno osservato la Mia Parola, osserveranno anche la vostra" (Gv 15).
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28).
Se hanno perseguitato Me perseguiteranno anche voi.
Se hanno osservato la Mia Parola, osserveranno anche la vostra" (Gv 15).
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28).
Buona giornata a tutti. :-)