«Signore, ricordati di me quando sarai
arrivato nel tuo regno».
L’occupante di sinistra, invece, persevera
virilmente nel suo atteggiamento energico che gli vale la simpatia degli
«spiriti forti».
Non importa! perché dall'altra parte, come un
vaso aperto che trabocca d'improvviso, quel cortigiano dell'annientamento e dell'agonia,
quello spudorato profittatore - il crocifisso di destra - si sente colmato
della prodigiosa promessa: «Oggi, sarai con me in Paradiso».
Oggi! D'un sol colpo, non solo è assolto, ma
santificato!
In un solo istante, su quel disgustoso
cadavere, la Grazia ha approfittato di tutte le deficienze della virtù.
Su quella forca infame non c'è più uno
scellerato che espia, ma un martire in funzione d'ostia che brilla.
L’assassino, l'impudico, il ladro, il
forzato, il bandito professionale è diventato un santo...
È bastata quell'accettazione alla base.
È bastato quell'impercettibile spostamento,
quella lieve fessura nell'ermetico recipiente del nostro egoismo.
È bastato uno sguardo tra le sue palpebre
sanguinanti per scatenare nell'invitato di destra quel cataclisma penitenziale,
quella risurrezione mista all'agonia, quell'irresistibile esplosione
dell'Eternità.
- Miguel de Unamuno -
da: Il Cristo di Velazquez, pp. 67-68
Il buon ladrone
Coloro ch'egli ama,
si accalcano, montano la guardia intorno al suo corpo esposto, ricoprendo,
velando col loro amore la sua nudità, troppo sanguinante, troppo dolorosa per
offendere qualsiasi sguardo. A traverso il sangue e il pus, egli vede la
propria pena riflessa sui volti cari: quelli di Maria sua madre, di Maria
Maddalena, d'una delle sue zie, moglie di Cleofa. Giovanni ha forse gli occhi
chiusi.
Ed ecco l'episodio
sublime, l'ultima invenzione dell'Amore, innocente e crocifisso, che Luca solo
riporta: L’uno dei malfattori appiccati lo ingiuria dicendo: Se tu sei il
Cristo, salva te stesso e noi. - Ma l'altro lo riprendeva dicendo: Non hai tu
timore di Dio, che sei nel medesimo supplizio? Per noi è giustizia, perché
riceviamo la pena degna dei nostri misfatti: ma costui non ha commesso nulla di
male.
E tosto che ha
parlato, una grazia immensa gli piove in cuore: quella di credere che quel
suppliziato, quel miserevole rifiuto che i cani schiferebbero, è il Cristo, il
Figlio di Dio, l'Autore della vita, il Re del cielo. E dice a Gesù:
«Signore, ricòrdati
di me, quando sarai entrato nel tuo regno».
«Oggi stesso tu sarai
con me in paradiso».
Un solo moto di puro
amore, e un'intera vita criminale è cancellata. Buon ladrone, santo operaio
dell'ultima ora, inebbriaci di speranza.
- François Charles Mauriac -
da: Vita di Gesù, pp. 149-150
Silenzio..................