In un tranquillo pomeriggio, un saggio
anziano camminava lungo un fiume quando, all’improvviso, vide qualcosa muoversi
nell’acqua. Si chinò e notò che era uno scorpione, trascinato dalla corrente,
che lottava per non affogare.
Mosso dalla compassione, l’anziano allungò la
mano per salvarlo, ma non appena lo toccò, lo scorpione, in preda alla
disperazione, lo punse con il suo pungiglione velenoso.
Il dolore fece sì che il saggio lo lasciasse
cadere di nuovo in acqua. Ma invece di andarsene, cercò di salvarlo ancora una
volta.
Un’altra puntura! Ancora più forte.
Un giovane, che stava osservando la scena
dalla riva, non poté più trattenersi e gridò:
– “Maestro! Non capisce? Ogni volta che lo
tocca, lui la punge! Lo lasci morire, se lo merita”!
Il giovane aggrottò la fronte. Non capiva.
Allora, con fatica, l’anziano prese una
grande foglia, la fece scivolare sotto lo scorpione e, senza ricevere un’altra
puntura, lo portò sulla terraferma, salvandolo dalla morte.
Poi guardò il giovane e gli disse con calma:
– “Non permettere che la natura dello
scorpione cambi la tua. Non lasciare che il veleno degli altri ti faccia
rinunciare a fare il bene”.
Morale: non scoraggiamoci quando
riceviamo male. Continuiamo a fare sempre il bene.
- don Lucio d' Abbraccio -
Ernest Hemingway
disse una volta:
Nei nostri momenti
più bui, non abbiamo bisogno di soluzioni né di consigli. Ciò che desideriamo
davvero è semplicemente una connessione umana: una presenza silenziosa, un
tocco gentile. Questi piccoli gesti sono le ancore che ci tengono saldi quando
la vita sembra troppo da sopportare.
Per favore, non
cercare di aggiustarmi. Non portare il mio dolore sulle tue spalle né
allontanare le mie ombre. Siediti accanto a me mentre affronto le mie tempeste
interiori. Sii la mano salda a cui posso aggrapparmi mentre ritrovo la mia
strada. Il mio dolore è mio da sopportare, le mie battaglie sono mie da
combattere.
Ma la tua presenza mi
ricorda che non sono solo in questo mondo vasto e a volte spaventoso. È un
silenzioso promemoria del fatto che sono degno d’amore, anche quando mi sento a
pezzi.
Quindi, in quelle ore
oscure in cui mi perdo, sarai qui? Non come un salvatore, ma come un compagno.
Tienimi la mano fino all’alba, aiutandomi a ricordare la mia forza. Il tuo
sostegno silenzioso è il dono più prezioso che tu possa offrire. È un amore che
mi aiuta a ricordare chi sono, anche quando lo dimentico.
Buona giornata a tutti :-)