Dedichiamo brevemente attenzione ai gesti quotidiani
che esprimono l'agàpe (amore) e costruiscono la koinonia (comunione).
Al primo
posto metterei una capacità infinita di comprensione e perdono.
Non sta insieme
una comunità dove i componenti non sono pronti a perdonarsi.
Bisogna anzitutto capire gli altri e
accettarli come sono. Prendere i fratelli come Dio ce li manda e poi entrare in
ciascuno, a partire da un gesto, da una parola, con una forte carica di
simpatia, in modo da uscirne con la sua immagine, vera e non deformata.
Spesso
i pregiudizi fanno da schermo, si interpongono tra noi e i fratelli. Un
filosofo ha definito la carità «l'attenzione prestata all'esistenza altrui».
Un altro elemento, importante per la
comunione, è la prontezza a donarsi sulla linea del servizio.
Un servizio che
anzitutto deve afferrare tutto il mio essere, cioè devo fare di me quello che
viene bene per gli altri. Aggiusto me stesso per essere gradito agli altri. È
una carità che si fa con l'essere, prima che con l'azione.
Amare senza misura, né di intensità né di
estensione.
Quindi fraterna apertura a tutti. I fratelli non si scelgono, si
accolgono senza discriminazione; basta escluderne uno per uccidere la carità. E
dopo che l'ho accettato, il fratello, superando l'egoismo che è chiusura in me
stesso, devo aprirmi a lui con una immensa speranza.
Quando l'io si chiude in
se stesso, intristisce. Quando invece diventa capace di rapporto, di comunione,
allora si apre e fiorisce, come certi fiori che si schiudono quando sorge il
sole.
Altro gesto di comunione è la correzione
fraterna. Che sia un gesto cristiano non c'è alcun dubbio, perché si trova nel
discorso ecclesiale di Matteo (18, 15-17).
Ma è un'arte molto, molto difficile!
Occorre intervenire nel momento giusto e col tono giusto.
Deve nascere da un
bisogno di amicizia che porge fraternamente all'altro una mano per
risollevarsi. A sua volta, la correzione spinge chi la compie a togliere la
trave dal proprio occhio.
Ma occorre pure sopportare se stessi, cioè
accattare con serenità i propri limiti.
Questo non lo riferisco ai peccati che
dobbiamo cercare di eliminare, tutti; ma ai limiti che ci sono in ogni persona
umana.
Bisogna diventare scomplessati al riguardo; occorre saperci accettare
come siamo, con lo sforzo quotidiano per renderci migliori.
Allora si diventa
uomini felici di vivere. È una cosa molto importante questa, perché l'uomo
felice di vivere è capace di buoni rapporti con gli altri.
Accettare le diversità e saperle comporre
nella comunione è un'altra cosa indispensabile.
La diversità è voluta da Dio.
La diversità è una ricchezza, purché non diventi contrasto. L'immagine più
bella mi pare che l'abbia trovata Ignazio di Antiochia quando ha detto che
siamo come una cetra, che ha parecchie corde, e ogni corda suona la sua nota,
ma ogni corda è armonizzata con l'altra.
Se avessimo nella Chiesa un po' più di
capacità di comporre queste differenze nella comunione! Si tratta di diversità
a livello personale, non delle diversità sulle verità di fede; è chiaro che lì
ci deve essere la perfetta comunione.
Da ultimo occorre da parte di tutti una
fraterna cooperazione al bene di tutto il corpo ecclesiale. La salute e la
vitalità di un organismo risultano dall'apporto di tutti gli organi che lo
compongono.
La Chiesa è un corpo che ha bisogno di tutti: ognuno l'arricchisce
col suo dono.
Il Signore ci renda capaci di moltiplicare
ogni giorno i gesti di bontà intorno a noi. Questa comprensione verso gli altri
non è per il cristiano pura filantropia, ma un modo di andare incontro al
Cristo, perché il fratello è "sacramento di Gesù". Gesù mette sul suo
conto quello che abbiamo fatto al più piccolo dei nostri - e suoi - fratelli.
- Mariano Magrassi ofb -
da: "Afferrati da Cristo", ed. La Scala
L'unico modo di avere
un amico è esserlo.
Ralph
Waldo Emerson, Amicizia
Benedizione celtica
Che tu abbia tempo
per la pazienza,
tempo per
comprendere,
tempo per ricordare
le cose buone fatte e
da fare.
Tempo per credere
nei tuoi compagni di
viaggio,
tempo per capire
quanto valga un
amico.
Buona giornata a tutti. :-)