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martedì 3 settembre 2019

Vladimir Nabokov lettere a Véra Slonim

Questa è tra le prime lettere che Vladimir Nabokov scrisse a Vera Véra Slonim, la donna che fu sua moglie per cinquantadue anni. 
Vera fu la sua musa e la sua sostenitrice, i suoi occhi erano i primi a posarsi sui manoscritti di Vladimir. 
È grazie a lei se possiamo ancora oggi leggere Lolita, il celebre romanzo che lo scrittore aveva deciso di dare alle fiamme quando era ancora in fase di bozza.


Non lo nascondo: sono così disabituato all’idea della gente – ti prego, capiscimi – così disabituato, che i primi minuti del nostro incontro mi sembravano uno scherzo, un travestimento ingannevole […] Ci sono solo alcune cose di cui è difficile parlare: si scuote il loro meraviglioso polline toccandole con le parole… Sì, ho bisogno di te, del mio racconto di fate. Perché tu sei l’unica persona a cui posso parlare del grido di una nuvola, del canto di un pensiero e del fatto che quando oggi sono andato a lavorare e ho visto ogni girasole in faccia, mi hanno sorriso anche loro con i loro semi […]

Vladimir
Luglio 1923


Mostrami i luoghi che non ami di te, così che io sappia da dove iniziare ad amarti.

Le vite umane sono costruite come una composizione musicale. L’uomo, spinto dal senso della bellezza, trasforma un avvenimento casuale in un motivo che va poi a iscriversi nella composizione della sua vita. Ad esso ritorna, lo ripete, lo varia, lo sviluppa, lo traspone, come fa il compositore con i temi della sua sonata. L’uomo senza saperlo compone la propria vita secondo le leggi della bellezza persino nei momenti di più profondo smarrimento. Non si può quindi rimproverare ad un romanzo di essere affascinato dai misteriosi incontri di coincidenze, ma si può a ragione rimproverare all’uomo di essere cieco davanti a simili coincidenze della vita di ogni giorno, e di privare così la propria vita della sua dimensione di bellezza.

- Milan Kundera - 

da: “L’insostenibile leggerezza dell’essere”





Tu sei il mio amore e la mia disperazione.
Tu sei la mia follia e la mia saggezza.

E sei tutti i luoghi in cui non sono stato
e che mi chiamano da tutti gli angoli del mondo.
Tu sei queste sei righe
cui devo limitarmi per non gridare.

- Henrik Nordbrandt -



Buona giornata a tutti. :-)


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