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lunedì 17 giugno 2013

Così il padre ci ama - John Henry Newman



Il Padre ci vede e ci conosce tutti, uno ad uno.
Chiunque tu sia egli ti vede individualmente,
egli ti chiama con il tuo nome,
egli ti comprende quale realmente ti ha fatto.

Egli conosce ciò che è in te,
tutti i tuoi sentimenti e pensieri più intimi,
le tue disposizioni e preferenze,
la tua forza e la tua debolezza.

Egli ti guarda nel giorno della gioia e nel giorno della tristezza,
ti ama nella speranza e nella tua tentazione,
s'interessa di tutte le tue ansietà, di tutti i tuoi ricordi,
di tutti gli alti e bassi del tuo spirito.

Egli ha perfino contato i capelli del tuo capo
e misurato la tua statura,
ti circonda e ti sostiene con le sue braccia
ti solleva e ti depone.

Egli osserva i tratti del tuo volto,
quando piangi e sorridi,
quando sei malato o godi buona salute.

Con tenerezza egli guarda le tue mani e i tuoi piedi,
sente la tua voce, il battito del tuo cuore,
ode perfino il tuo respiro,
tu non ami te stesso più di quanto egli ti ama.

Tu non puoi fremere dinanzi al dolore,
come egli freme vedendolo venire sopra di te,
e se tuttavia te lo impone è perché anche tu se fossi saggio
lo sceglieresti per un maggior bene futuro.


(John Henry Newman)



Non bisogna mai vendicarci di un'offesa, qualunque essa sia, al contrario dobbiamo perdonare di tutto cuore a chi ci ha offesi, anche se il nostro cuore si oppone. 
Dio ci chiede inimicizia solo col serpente che fin da principio ha indotto l'uomo in tentazione e l'ha cacciato dal paradiso.

- S. Serafino di Sarov - 


“Chi crede di stare in piedi guardi di non cadere” (1Cor 10,12)

- San Paolo -

Davanti alle nostre mancanze non arrabbiamoci, non aggiungiamo un male ad un altro male, ma conserviamo la pace interiore, e dedichiamoci con coraggio a convertirci. 
La virtù non è una pera che si mangia in un solo boccone.

- San Serafino di Sarov -


Preghiera per la sera

Donami, Signore, finché veglio,
di restare davanti a te, con grande attenzione,
e quando mi sarò addormentato,
allontana il peccato dal mio giaciglio.
Se al risveglio io pecco,
perdonami, Signore, nella tua bontà.
Se pecco mentre dormo,
la tua misericordia mi purifichi.
Per l'umiliazione della tua croce,
concedimi un sonno tranquillo;
liberami dai sogni malvagi
e dalle immagini turpi.
La notte trascorra in un riposo completo,
i demoni si allontanino da me
con i loro consigli perniciosi.
Inviami il messaggero di luce
perché vegli sulle mie membra;
liberami dai desideri malvagi
grazie al tuo corpo vivificante che ho mangiato.