Guarda con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
Guarda. Fermati. Non correre.
Tira il freno alza il pedale
abbassa la serranda dell’inferno.
Guarda nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicina al grande noce.
Non correre veloce. Guarda ancora.
Almeno per un momento.
Guarda il bambino che passa tenendo la madre per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna o di un uomo venuti come Ulisse dal mare.
Fermati. Per un momento. Prima di andare.
Ascoltiamo le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.
- Roberto Roversi -
"Una leggenda ebraica racconta che ogni uomo
viene sulla terra con una piccola fiammella sulla fronte, una stella accesa che
gli cammina davanti. Quando due uomini si incontrano, le loro due stelle si
fondono e si ravvivano, come due ceppi sul focolare.
L'incontro è riserva di
luce.
Quando invece un uomo per molto tempo è privo di incontri, la sua stella,
quella che gli splende in fronte, piano piano si appanna, si fa smorta, fino a
che si spegne. E va, senza più una stella che gli cammini avanti.
La nostra
luce vive di incontri.“
- padre Ermes
Ronchi -
L’anima è la nostra dimora; i nostri occhi sono le
sue finestre, e le nostre parole i suoi messaggeri.
- Kahlil
Gibran -
Buona giornata a tutti. :-)