Viviamo le nostre vite, facciamo
qualunque cosa e poi dormiamo – è così semplice e ordinario.
Pochi saltano
dalle finestre o si annegano o prendono pillole; più persone muoiono per un
incidente; e la maggior parte di noi, la grande maggioranza, muore divorata
lentamente da qualche malattia o, se è molto fortunata, dal tempo stesso.
C’è
solo questo come consolazione: un’ora qui o lì, quando le nostre vite sembrano,
contro ogni probabilità o aspettativa, aprirsi completamente e darci tutto
quello che abbiamo immaginato, anche se tutti tranne i bambini (e forse anche
loro) sanno che queste ore saranno inevitabilmente seguite da altre molto più
cupe e difficili.
E comunque amiamo la città, il mattino; più di ogni altra
cosa speriamo di averne ancora.
da: Le Ore
di Michael Cunningham, editore Bompiani
La
nostra vita è fatta da un susseguirsi di ore; ce ne saranno di piacevoli che
quasi sicuramente saranno poi seguite da altre spiacevoli, consapevolezza dalla
quale non si può fuggire, forse neppure quando siamo bambini.
Immagina
di voltarti indietro, di tirare fuori la pietra dalla tasca, di tornare a casa.
Potresti continuare a vivere; potresti compiere questo atto finale di gentilezza.
Potresti continuare a vivere; potresti compiere questo atto finale di gentilezza.
Eppure
questo amore indiscriminato è totalmente serio per lei, come se ogni cosa del
mondo fosse parte di un intento vasto e imperscrutabile e ogni cosa del mondo
avesse il suo nome segreto, un nome che non può essere incanalato in una
lingua, ma è semplicemente il vedere e sentire le cose in sé.
Non
amiamo forse i bambini in parte perché vivono al di fuori del regno del cinismo
e dell'ironia?
È così terribile per un uomo volere più giovinezza, più piacere?
Le
sembra di aver iniziato in quel momento a vivere nel mondo, a capire le
promesse implicite in uno schema che è più grande della felicità umana, sebbene
contenga la felicità umana insieme a ogni altra emozione.
Non
mangiare è un vizio, un tipo di droga – con lo stomaco vuoto si sente veloce e
pulita, lucida di mente, pronta per una battaglia.
Ha
capito che avrebbe avuto problemi a credere in se stessa, nelle stanze della
casa, e quando ha gettato uno sguardo a questo nuovo libro sul comodino,
impilato sull'altro che ha finito la scorsa notte, lo ha preso automaticamente,
come se leggere fosse il solo e naturale compito con cui iniziare la giornata,
la sola via praticabile per gestire il passaggio dal sonno al dovere.
Inspira
profondamente. È così bello. È molto più di... Be', di quasi tutto, in realtà.
In un altro mondo, avrebbe potuto trascorrere tutta la vita a leggere.
Una
pagina, decide: solo una.
Non è ancora pronta.
da: Le Ore
di Michael Cunningham, editore Bompiani
Buona giornata a tutti. :-)
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