Buddha indossò allora una veste di luce e così rispose alla giovane:
- Ti offro cento lune per ubriacarti di libertà. Ogni sera, all'ultimo rintocco della mezzanotte, ti trasformerai in un uccello. Ma non appena il sole sorgerà, tu tornerai ad essere quella che sei, la principessa Splendore del Giorno.
Sappi però che l'incantesimo durerà fino al termine delle cento lune.
- Sono pronta ad assumermi tutti i rischi - affermò la giovane.
Buddha mantenne la sua promessa e quella stessa notte, al dodicesimo tocco della mezzanotte, Splendore del Giorno fu trasformata in un uccello. Finalmente poteva allontanarsi dalla sua prigione dorata!
Volò in alto, ancora più in alto finché la sua casa non divenne che un punto luminoso e lontano. Piena di felicità, Splendore del Giorno si mise a cantare e il suo canto melodioso si propagò per la campagna addormentata come un inno di gioia. All'alba l'incantesimo cessò e, riprese le sue sembianze, la principessa tornò al palazzo reale.
Ben presto però l'imperatore venne a sapere che, quando scendeva la notte e la luna brillava sul mare, un uccello cantava in modo così melodioso che certamente doveva trattarsi di un essere divino. Che tipo di uccello era quello che egli ancora non possedeva? Subito ordinò ai suoi soldati di catturarlo.
- Non è in mio potere salvare tuo padre dalla sua stupida ambizione. Tuttavia accolgo la tua richiesta di rompere l'incantesimo, anche se le cento lune non sono ancora trascorse. Può darsi che in questo modo tuo padre ritrovi il piacere di vivere e che questa prova possa averlo reso più umile.
Da allora Splendore del Giorno circondò il padre di amore e di premure e, per aiutarlo a guarire, chiamò al suo capezzale i più famosi dottori che gli prodigarono cure d'ogni genere. Malgrado ciò il sovrano, sognando l'uccello divino, si consumò lentamente fino a morire.
Splendore del Giorno aprì ai sudditi più poveri del regno le porte del suo palazzo e mise a disposizione di tutti, contadini e pescatori, le immense ricchezze che suo padre, con orgoglio e vanità, aveva accumulato.
Adorata dalla sua gente, che la venerò come una dea, la principessa visse felice e finalmente libera.
Nessuno
persona entra per caso nella nostra vita, ciascuna ci entra per un motivo e
tutte ci lasciano qualcosa.
Non esiste il caso, né le coincidenze ed ogni cosa fa parte di un grande, misterioso disegno.
L’universo fa in modo di farci incontrare le persone di cui abbiamo bisogno o che hanno bisogno di noi. Alcune ci aiuteranno, altre ci faranno soffrire, altre ancora ci ameranno o ci saranno amiche. Se anche le strade della vita ci divideranno da loro, non le dimenticheremo, perché hanno lasciato un ricordo o una lezione di vita.
Tutte ci hanno insegnato qualcosa ed hanno lasciato un segno nel nostro cuore e dobbiamo esserne grati. Perchè è grazie a tutte le persone che hanno condiviso un tratto di vita con noi che siamo diventati ciò che siamo oggi...
- Agostino
Degas -
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