domenica 1 gennaio 2023

Al mattino del Nuovo Anno

Al mattino lodiamo Dio, che anche oggi ci è accanto.
In tutte le religioni, al mattino gli uomini sentono il bisogno di lodare Dio, ringraziandolo per la notte tranquilla e per il nuovo giorno che viene loro donato. 
Il sole che sorge è una metafora della luce divina, che scaccia ogni oscurità. Da sempre gli uomini sono affascinati dalla nascita del sole. 
I primi cristiani avevano individuato nel sole un simbolo di Gesù Cristo: Gesù si è inabissato nella notte della morte ed è stato risuscitato da Dio. 
Al mattino, i cristiani ricordano la risurrezione di Gesù Cristo, il quale ci ha portato vita nuova, scacciando ogni tenebra dalla nostra esistenza. 
Ogni mattina, la Chiesa canta durante le Laudes (le Lodi mattutine) il cantico di Zaccaria, che Luca ci ha tramandato nel suo Vangelo. 
Vi leggiamo quanto segue: «Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace» (Lc 1,78ss). 
La liturgia delle Lodi sottolinea così il tema della benedizione mattutina. 
Noi rendiamo gloria a Dio, poiché il suo amore misericordioso ci ha donato in Gesù Cristo la luce che sorge dall’alto: al mattino, essa si irradia su di noi per scacciare dal nostro cuore tutti i pensieri cupi, per illuminare tutto quanto in noi è morto e irrigidito e per colmarci della sua pace. 
Il mattino ci rammenta che Dio è venuto a incontrarci nel suo Figlio Gesù Cristo, e che anche oggi Egli ci è accanto. Quando è vicino a noi, riusciamo a servire Dio «in santità e giustizia»: possiamo allora condurre una vita libera dalla paura, una vita santa, ricolma dello splendore divino. 
Riusciamo a vivere secondo giustizia, assolvendo il compito che Dio ci ha assegnato per questa giornata. 
Possiamo confidare nel fatto che Dio guiderà i nostri passi sulla via della pace, che noi stessi saremo ricolmi di pace e la diffonderemo anche fra coloro cui siamo inviati. Il mattino diviene così metafora della nostra vita cristiana. Oggi siamo ricolmi della luce di Gesù Cristo. E oggi possiamo condurre questa stessa luce nel nostro mondo oscuro. 
Il dono del nuovo giorno.
Il nuovo mattino ci ricorda che Dio desidera rinnovare tutto, in noi. Il nuovo possiede il fascino dell’incontaminato, dello splendore originario che è insito nelle cose. Nella Bibbia, è sempre Dio che rinnova tutto. Paolo era affascinato da questo «far nuove tutte le cose» e così scrive nella sua seconda Lettera indirizzata alla comunità di Corinto: «Se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove» (2Cor 5,17). Dio ci ha donato il nuovo mattino per rammentarci che la sua grazia rinnova tutto in noi. Ci libera da tutto ciò che è ormai consunto. Così, al mattino poniamo sotto la benedizione di Dio il nuovo e l’incontaminato che il nuovo giorno reca con sé. Possa la sua benedizione preservarci dal percorrere di nuovo i vecchi sentieri e conservare intatto il nuovo che Egli ci dona. Intorno al 1541, Johannes Zwick compose questo stupendo canto del mattino: "All Morgen ist ganz frisch und neu des Herren Gnad und große Treu; Sie hat kein End den langen Tag, drauf jeder sich verlassen mag" Il mattino ci invita ad assaporare, con gratitudine, la freschezza della grazia divina. Ci rimanda all’integro splendore originale che Dio ci ha donato. Quando la sua luce risplende su di noi, tutto in noi si rinnova. Il nuovo giorno offre nuove opportunità. Non siamo predeterminati da quanto di vecchio e consunto è racchiuso nelle nostre parole, nelle nostre relazioni, nei nostri problemi irrisolti. Il nuovo giorno ci promette che Dio rinnoverà tutto il nostro essere.

Il mattino ci invita ad assaporare, con gratitudine, la freschezza della grazia divina. Ci rimanda all’integro splendore originale che Dio ci ha donato. Quando la sua luce risplende su di noi, tutto in noi si rinnova. Il nuovo giorno offre nuove opportunità. Non siamo predeterminati da quanto di vecchio e consunto è racchiuso nelle nostre parole, nelle nostre relazioni, nei nostri problemi irrisolti. Il nuovo giorno ci promette che Dio rinnoverà tutto il nostro essere.


PREGHIERA PER IL NUOVO ANNO

«Nel primo giorno del nuovo anno, io prego per invocare su di voi tutte le benedizioni del Cielo».
«Che il vostro corpo sia sano e vigoroso; che il vostro cuore si riempia di pura gioia spirituale; che il vostro intelletto riceva la vera luce per illuminare il vostro cammino; che la vostra anima diventi la conduttrice dell'amore divino; e che il vostro spirito, libero da ogni ostacolo, sfugga a tutte le prigioni fisiche e psichiche.
Vi auguro di rimanere legati alla grande gerarchia delle entità celesti, per lavorare con loro a instaurare il Regno di Dio sulla terra.
Vi auguro, infine, che siate capaci di superare ogni impedimento che si ergerà davanti a voi, affinché ogni giorno sia un'occasione per glorificare il Creatore».

- Omraam Mikhaël Aïvanhov 
 -


Buon anno a tutti amici ed amiche che mi seguite da così tanto tempo. Buon 2023!! Stefania

Nessun commento: