Riconobbi subito la Speranza, era lei.
Silenziosa e assorta, sedeva al capezzale di un giovane suicida.
Costui non aveva ancora vent'anni: s'era sdraiato sul lettino, compitissimo però, e come uno che si faccia una fotografia con l'autoscatto aveva contato fino a dieci, o scandito nello stesso modo alcuni insopportabili pensieri; al dieci, o all'inevitabile
«È inutile, non c'è via d'uscita», aveva premuto il grilletto e addio.
Silenziosa e assorta, sedeva al capezzale di un giovane suicida.
Costui non aveva ancora vent'anni: s'era sdraiato sul lettino, compitissimo però, e come uno che si faccia una fotografia con l'autoscatto aveva contato fino a dieci, o scandito nello stesso modo alcuni insopportabili pensieri; al dieci, o all'inevitabile
«È inutile, non c'è via d'uscita», aveva premuto il grilletto e addio.
La Speranza sembrava vegliarlo ... ...
Le dissi, indicandole il povero giovinetto:
«Eccone uno che non vi appartiene più. Forse avreste potuto aiutarlo ma siete arrivata tardi?».
Le dissi, indicandole il povero giovinetto:
«Eccone uno che non vi appartiene più. Forse avreste potuto aiutarlo ma siete arrivata tardi?».
La Speranza disse: «Al contrario. Non l'ho mai
abbandonato. Ero con lui quando ha irreparabilmente agito; anzi, vedete, sono
ancora qui». ...
«E perché, poi, siete ancora qui?». «Nulla può essere rimosso fino all'arrivo del medico legale». «Ah.» «Mi fate compagnia? Parliamo?».
«Perché no, è il mio mestiere. Se rispondete a qualche domanda ci spicciamo prima. Data e luogo della vostra nascita?».
«Ecco. Scacciati dall'Eden, l'uomo e la donna si allontanarono senza voltarsi indietro. Ma Dio s'era già pentito della dura condanna che aveva loro inflitta; raggiungili, mi disse, e con un buon pretesto (qui strizzò l'occhio, intendeva evidentemente: trova una scusa che salvi il mio prestigio) riconducili a casa quei due stupidi. Obbedii, ma non ho ancora concluso niente.»
«E perché, poi, siete ancora qui?». «Nulla può essere rimosso fino all'arrivo del medico legale». «Ah.» «Mi fate compagnia? Parliamo?».
«Perché no, è il mio mestiere. Se rispondete a qualche domanda ci spicciamo prima. Data e luogo della vostra nascita?».
«Ecco. Scacciati dall'Eden, l'uomo e la donna si allontanarono senza voltarsi indietro. Ma Dio s'era già pentito della dura condanna che aveva loro inflitta; raggiungili, mi disse, e con un buon pretesto (qui strizzò l'occhio, intendeva evidentemente: trova una scusa che salvi il mio prestigio) riconducili a casa quei due stupidi. Obbedii, ma non ho ancora concluso niente.»
«Non riesco mai a trovare
le parole adatte, oppure non mi intendono.
Dico felicità, per esempio, ed essi capiscono denaro e potenza; dico pace e credono che io alluda semplicemente al contrario della guerra; dico giustizia e ritengono che io preannunci la morte dei loro nemici; che debbo fare?».
Dico felicità, per esempio, ed essi capiscono denaro e potenza; dico pace e credono che io alluda semplicemente al contrario della guerra; dico giustizia e ritengono che io preannunci la morte dei loro nemici; che debbo fare?».
- Giuseppe Marotta -
Da: Pietre e nuvole, Bompiani
- Gabriel García Márquez -
Si è fatto giorno? Quando si può dire che la notte è
finita?
Un giorno un rabbino domandò ai suoi studenti:
«Come si fa a dire che la notte è finita e il giorno sta ritornando?».
Uno studente suggerì:
«Quando si può vedere chiaramente a una certa distanza che l'animale è un leone e non un leopardo».
«No» disse il rabbino.
Un altro disse:
«Quando si può dire che un albero produce fichi e non pesche».
«No» disse il rabbino.
«E’ quando si può guardare il volto di un altro e vedere che quella donna, quell' uomo, è tua sorella, e tuo fratello.
Perché fino a quando non siete in grado di fare questo, non importa che ora del giorno sia, è ancora notte».
«Come si fa a dire che la notte è finita e il giorno sta ritornando?».
Uno studente suggerì:
«Quando si può vedere chiaramente a una certa distanza che l'animale è un leone e non un leopardo».
«No» disse il rabbino.
Un altro disse:
«Quando si può dire che un albero produce fichi e non pesche».
«No» disse il rabbino.
«E’ quando si può guardare il volto di un altro e vedere che quella donna, quell' uomo, è tua sorella, e tuo fratello.
Perché fino a quando non siete in grado di fare questo, non importa che ora del giorno sia, è ancora notte».
"La memoria del cuore elimina i ricordi brutti ed esalta quelli belli, e grazie a questo artificio riusciamo a sopportare il passato..."
- Gabriel García Márquez -
Buona speranza a tutti.:-)
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