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giovedì 13 settembre 2018

Il tale che odiava gli stranieri - Paolo Correzzola

In una città viveva un tale che odiava gli stranieri, riteneva che non fossero degni di godere del nostro stesso benessere, e un giorno usò tutto il suo potere per cacciarli via.
Ma non trovò pace, perché odiava anche chi proveniva dalle altre regioni, e così mandò via anche loro, perché riteneva che la sua regione fosse più "virtuosa" delle altre.
Ma non trovò pace, perché odiava anche i disabili e gli handicappati, e ritenendoli solo un peso per la società, mandò via anche loro.
Non trovando pace, mandò via chi aveva un'opinione politica diversa dalla sua, chi faceva il tifo per una squadra di calcio diversa dalla sua, e chi aveva gusti musicali diversi dai suoi.
Infine quel tale rimase solo, e visse un lungo periodo di solitudine e di meditazione.
Alla fine riuscì a comprendere che il problema non erano "gli altri", ma era lui stesso, incapace di convivere con chi ha cultura, religione, opinioni e gusti diversi dai suoi, e che l'uomo, senza le diversità rimane solo.

- Paolo Correzzola -


Se vogliamo scoprire in che cosa consiste l'uomo possiamo trovarlo solo in ciò che sono gli uomini: e questi sono soprattutto differenti.

- Cliffor Geertz - 




La novità viene sempre dall'incontro con l'altro.
Un seme isolato non cresce, ma sollecitato da altro, allora si sprigiona. L'altro è essenziale perché la mia esistenza si sviluppi, verso orizzonti di universalità e totalità cui l'uomo è destinato. 

- don Luigi Giussani - 



A te che vieni da fuori
Aiutaci ad apprezzare le nostre ricchezze
e non voler crederci poveri
solo perché non abbiamo quello che tu hai.
Aiutaci a scoprire le nostre catene e,
vedendo le tue,
non crederci schiavi.
Sii paziente con il nostro popolo,
e non crederci arretrati
perché non sappiamo scrivere la tua lingua.
Sii paziente con il nostro modo di camminare
e non crederci pigri
perché abbiamo un ritmo diverso dal tuo.
Accetta con pazienza i nostri simboli
e non crederci ignoranti
perché non sappiamo leggere le tue parole.
Resta con noi e canta la bellezza della vita
che con noi condividi.
Resta con noi ed accetta
che ti possiamo donare qualche cosa.
Accompagnaci nel cammino:
né davanti né dietro
cerca con noi di vivere e attendere Dio.

Un Vescovo africano


Buona giornata a tutti. :-)







sabato 14 aprile 2018

Ho un sogno - Blessing Sunday Osuchukwu

Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini
in tutte le parti del mondo,
Ho un sogno che un giorno i bambini africani avranno
la possibilità di giocare e studiare come bambini,
Ho un sogno che un giorno loro deporranno le armi perché
non ne avranno più bisogno,
Ho un sogno che un giorno loro verranno ascoltati,
tollerati e che potranno anche decidere cosa fare da grandi.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani non
moriranno più di fame, sete e malattie banali,
Nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola
la mattina anziché andare nei vari cantieri,
Nel mio sogno vedo che questi bambini lasceranno le grotte,
i tombini e le strade per andare a dormire
nelle case.
Ho un sogno che un giorno i bambini africani
lasceranno i campi profughi,
Ho un sogno che un giorno loro non avranno più
bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua
sporca da bere,
Ho un sogno che un giorno i loro piedi saranno
protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la
possibilità di vaccinarsi contro le malattie infantili,
Nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più
decisi dalle tragedie causate dai grandi,
Nel mio sogno vedo che i bambini africani avranno la
possibilità di riuscire un giorno a sognare!

- Blessing Sunday Osuchukwu -




Dare è la più alta espressione di potenza. 
Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. 
Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. 
Mi sento traboccante di vita e di felicità. 
Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell’atto mi sento vivo; amare è più importante che essere amato.

- Erich Fromm - 




«Pace è solidarietà col prossimo. 
È condividere col fratello gioie e dolori, progetti e speranze. 
È portare gli uni i pesi degli altri, con la tenerezza del dono. 
È attesa irresistibile di incontri festivi. 
È ansia di sabati senza tramonto, da vivere insieme sul cuore della terra».

- don Tonino Vescovo - 


buona giornata a tutti. :-)