domenica 11 giugno 2017

da: " Catechesi sulla lussuria" - don Fabio Rosini

Le persone non possono diventare uno strumento di piacere.
Pensiamo a tutta l’infamia della prostituzione, la commercializzazione di un atto che è legato alla generazione della vita e all’amore romantico, bello, alto, tra l’uomo e la donna.
Tutto questo è legato ad un fatto: se il mio piacere è l’assoluto, l’altro è una cosa, non è più una persona. 
E’ uno strumento del mio appagamento.
Questo potrebbe essere inteso solamente in chiave maschile. 
No, è in tutti i sensi, perché l’altro può anche essere inteso come strumento di appagamento nella forza della seduzione che io esercito su di lui, in quel mondo dell’autoaffermazione che può essere il desiderare e il possedere o l’essere desiderati e il trovarsi al centro dell’attenzione altrui.
Le persone sono molto più importanti come unità globale, del loro stesso corpo. Il corpo può diventare una trappola dove non ne capiamo il senso, il valore. Un corpo non è mai solo un corpo, è sempre una storia, una persona, una sensibilità, un’attesa, ferite, consolazioni che bisogna fornire.
Ogni persona va curata, ogni persona va compresa, va ascoltata, va amata… Cosa c’entra questo con la lussuria? La lussuria nega tutte queste cose, fa dell’altro un panino che mi mangio, fa dell’altro una mia soddisfazione.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana






La lussuria fondamentalmente è superficialità.
La lussazione è quando un’articolazione prende una posizione sbagliata, va fuori mira, esce dalla sua posizione. Allora cosa vuol dire? Che la lussuria desidera una persona solo per la sua epidermide.
Questa è una visione da schiavisti, dove non abbiamo davanti persone, ma schiavi del piacere, schiavi dello sguardo del lussurioso.
E’ una depersonalizzazione della relazione, dove non si vedono nell’altro più intenzioni, un mondo interiore. Lo sguardo del lussurioso offende, è uno sguardo avido, predatore. Noi siamo in un mondo che idolatra la lussuria, e, in un certo senso potremmo dire che nessuna epoca ha mai cosificato tanto le persone, e direi soprattutto le donne, quanto la presente epoca. La persona è diventata misurabile secondo una esteriorità, come fosse un cavallo, come fosse un oggetto, come fosse una cosa, che ha una forma ed è poco importante che abbia un contenuto. Questi pensieri sono superficiali, sono pensieri che derivano da uno scivolamento fuori dal nocciolo delle cose, dal nocciolo del nostro cuore, dal nocciolo del nostro orientamento all’amore, fino all’orientamento ad un’attitudine bambinesca, infantile.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Nessuno di noi sarà padrone del proprio corpo se non entra in un combattimento austero e serio. 
Impossibile affrontare la vita spirituale senza l’argomento della penitenza. Sarà impopolare questo argomento, sarà impopolare questa tematica, ma meglio un vero impopolare che un falso popolare.

- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana




Una persona non è appagata perché ha tanti rapporti sessuali, una persona è appagata perché ama. 
Una persona è appagata per la felicità che ha procurato nelle persone, per una felicità duratura, non occasionale, non superficiale, non infantile. 
Non è appagata, una persona, perché ha conquistato tanti corpi, ma perché ha saputo amare tanti cuori, questo è l’appagamento. 
Esistono persone che hanno una prassi sessuale strabordante, esagerata, compulsiva e non hanno mai amato nessuno.


- don Fabio Rosini -
 Catechesi sulla lussuria, Radio vaticana


Buona giornata a tutti. :-)