venerdì 29 luglio 2016

da: "Silenzio" - Romano Battaglia -

La nostra vita scorre in mezzo al chiasso, tra fiumi di parole spesso inutili che servono solo a coprire le nostre incertezze, il disagio interiore quando siamo a contatto con gli altri.
Ho sperimentato l'effetto del silenzio su di me, sulle mie sensazioni, sul mio animo nelle lunghe notti estive, quando la folla degli incontri pomeridiani al “Caffè de La Versiliana” era ormai lontana e l'aria di protagonismo degli ospiti e del pubblico si era dissolta alle soglie della cattedrale verde del bosco, le voci, i discorsi, gli applausi si erano spenti.
L'ho trovato, il silenzio, la notte, nel mio giardino, sotto il cielo stellato, in mezzo alle piante di pitosforo e rosmarino, tra il profumo delle rose, nel luogo dove mi piace pensare sosti l'anima che vuole ritornare bambina.
In queste ore notturne, in compagnia di un gatto e al lume di candela, ho rievocato episodi vicini e lontani. Ho rivisto i volti di tante persone, ho risentito le loro voci, ho riflettuto sulla vita, sugli errori che mi hanno condizionato, sulle paure, sui sentimenti, sui dubbi che hanno frenato l'azione.

Queste notti mi hanno permesso di rivalutare il silenzio: esso solo ci consente di ritagliare spazi di buonsenso per non essere travolti dal ritmo incalzante dell'arroganza dilagante, per intrecciare un dialogo sereno con noi stessi e con gli altri.

- Romano Battaglia -
da: Silenzio, Milano 2005



Il silenzio è la forza che agisce in questo libro come un solco vero e inafferrabile.
E una linea di fuga che un uomo non più giovane sceglie per tentare di liberarsi dal gioco balordo degli incontri e degli inviti intrisi di protagonismo.
Ed è una scommessa vincente, perché nella solitudine, lontano dalla civiltà del rumore e del fatuo, l’uomo ritrova la parte più autentica di sé, quella che pensava di aver sepolto molti anni prima insieme ai sogni e ai progetti mai realizzati.

- Romano Battaglia -
da: Silenzio, Milano 2005


Bastava una sola, semplice cosa: il silenzio, il non parlare portava molto più tempo per pensare.
Pensare portava più tempo ad ascoltare.
Ascoltare portava amore per l’immobilità, e l’immobilità era la strada per la risposta…

- Romano Battaglia -
da: Silenzio, Milano 2005


Bisogna saper ascoltare il silenzio del cielo per capire il significato della nostra vita su questa terra.
Il cielo ci aiuta a ricordare.

- Romano Battaglia -
Il silenzio del cielo

Buona giornata a tutti. :-)