Introduzione:
Il problema della sessualità
Carissimi, a pochi chilometri da dove mi trovo hanno fatto un deposito enorme di rifiuti: tutti i Comuni delle nostre valli si sono consorziati, e ne è venuto fuori un impianto gigantesco in piena campagna. Poi, in questi anni, l'acqua della pioggia si è riversata sulla montagna di rifiuti, ha imbevuto il terreno, ed è diventata acqua velenosa.
Tutti i prati verdi, per un raggio di molti chilometri, sono stati avvelenati, l'erba è appassita, è stata come bruciata dai veleni. Le cascine, anche molto lontane dai depositi, hanno dovuto essere abbandonate perché non c'era più vita né per gli animali né per le persone.
Di queste insensatezze oggi è piena la terra. Dicono che la sabbia del deserto sta invadendo le zone più prospere dell'Africa, a motivo del disboscamento forsennato.
In Germania, dove la tecnologia è a un grado tanto avanzato, intere foreste di conifere sono state uccise dalla pioggia acida. Nelle grandi città i bambini vanno a scuola con la mascherina, perché l'aria che respirano è satura di ossido di carbonio e devasta i loro polmoni.
Nel baratro, spensieratamente.
Non siamo più sicuri di nulla, né dell'acqua che beviamo, né del pane che mangiamo, né della carne che consumiamo...
Che cosa sta succedendo sulla terra? Gli uomini stanno perdendo la testa? Con il loro consumismo sfacciato stanno distruggendo tutto?
Se passiamo al campo della moralità, le cose sembrano anche più tragiche: la televisione, il cinema e la stampa gestiscono in grande la loro scuola di depravazione, di violenza; non sembrano avere altra mercanzia da vendere al grande pubblico.
Provate a contare tra i film prodotti quest'anno, quelli che possiamo chiamare formativi: ci stanno sulle dita di una mano.
Date un'occhiata a un'edicola di giornali, e lì vedete la moralità pubblica: c'è posto per ogni porcheria, ma di giornali seri non ne trovate molti, sono rari come le mosche bianche.
Che ne sarà dell'educazione dei bambini, della formazione di voi giovani alla vita? Se qualcuno alza la voce (quella del Papa non manca mai), gli si grida contro qualificandolo di sorpassato. È come se in un naufragio si alzasse il pugno contro chi rischia la vita per far giungere le scialuppe di salvataggio...
La società moderna rotola giù nel baratro, spensieratamente. Cosa fare allora? Lasciarsi andare a fondo?
C'è una speranza!
Una speranza solida come una roccia, una precisa volontà di Dio. Dio ci vuole salvare: «Dio ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). Gesù Cristo ha dato la vita per salvarci.
Nel profondo del cuore umano c'è tanto bisogno di luce, tutti anelano a un mondo pulito, e abbiamo tutti i mezzi per vivere nel pulito. E oso dire, per la conoscenza che ho di voi giovani, non c'è mai stata sulla terra - pure in questo caos soffocante di immoralità - tanta purezza come oggi, tanta santità come oggi:
- cristiani che rifiutano ogni menzogna;
- sposi e fidanzati capaci di compiere eroismi per salvare la loro fedeltà;
- educatori che danno la vita per la loro missione;
- uomini e donne che consumano l'esistenza per il bene dei loro fratelli.
Mai come oggi la battaglia per difendere i valori profondi dell'uomo è stata tanto sanguinante. Per questo non è lecito disperare.
(continua)
(Padre Andrea Gasparino)