L'Annuncio a Maria
E'
difficile vivere dei tuoi annunci, Dio.
Quale dev'essere la nostra risposta al
dono supremo? Nel racconto dell'annunciazione la risposta è formulata
attraverso una autodefinizione di Maria: "Io sono la serva del
Signore".
L’ aspetto di umiltà in quella parola
"serva" è stato spesso sottolineato e non sempre felicemente,
dirottato spesso verso consapevoli o inconsce conclusioni antifemminili:
l'umiltà, il nascondimento, la discrezione devono essere le doti della donna
che vuole imitare Maria.
In realtà il titolo è solenne, è
quello che esprime dignità della sposa ed è anche il titolo classico dei personaggi
che devono espletare una funzione decisiva nella storia della salvezza: servo
del Signore è Abramo, è Mose, Giosuè, è Davide, sono i profeti e "Servo
del Signore" per eccellenza sarà il Messia: Maria ha la coscienza che in
lei, donna semplice e comune, Dio ha realizzato l'intervento grandioso e
definitivo della salvezza "attesa da tutte le generazioni".
Maria afferma, quindi, la piena
coscienza della sua vocazione e del suo destino: E da questo momento in avanti
la sua missione è quella di accogliere il dono sublime di quel figlio:
"avvenga di me quello che hai detto".
Con questa adesione nella fede
e nell'amore Maria diventa l'emblema del vero discepolo di Dio.
- card. Gianfranco Ravasi -
“L’unica cosa che lo Spirito Santo richiede da noi è solo di dargli il nostro tempo, anche se all’inizio esso dovesse sembrare tempo perso. Io non dimenticherò mai la lezione che un giorno mi fu data a questo riguardo. Dicevo a Dio: “Signore, dammi il fervore e io ti darò tutto il tempo che vuoi per la preghiera”.
Nel mio cuore trovai la risposta: “Dammi il tuo tempo e io ti darò tutto il fervore che vuoi nella preghiera.”
- padre Raniero Cantalamessa -
"Il
Signore è con te".
Messaggio
da ricordare nelle veglie e all'aurora.
Desiderio che Lui cresca e io diminuisca.
Disponibilità totale a lasciarlo crescere, dentro di te.
E dentro ogni uomo che lo riconosca
Emanuele: Dio con noi, ieri, oggi e sempre.
Desiderio che Lui cresca e io diminuisca.
Disponibilità totale a lasciarlo crescere, dentro di te.
E dentro ogni uomo che lo riconosca
Emanuele: Dio con noi, ieri, oggi e sempre.
"Come
è possibile?"
Eterno
dubbio, per chi ha difetti e paure.
Per
chi preferisce scegliere le sue rinunce.
E
cercar regole esatte e sentieri ben noti.
Per
paura di dar "tutto
quanto
è indispensabile per vivere."
"E
l'angelo partì da lei."
E’
sempre faticoso accettare le partenze.
E
credere che è bene che Tu vada.
Perchè
verrà uno Spirito consolatore.
E
l’Altissimo tutto coprirà: con la sua ombra e potenza.
"Hai
guardato l'umiltà della tua serva."
Con
uno sguardo che scava fino al punto di giuntura.
Ora
siamo noi "schiavi e figli della tua schiava".
Chiamati
a fissare lo sguardo del cuore in Te.
In
attesa che ci sia possibile vedere.
Il
tuo volto che splende, su ogni uomo che cerca la pace.
E
nell’attesa, credere.
Che
la tua legge è perfetta e rinfranca il cuore.
E
che è dentro di noi, non troppo in alto o aldilà del mare.
Fissare
lo sguardo. Fino a non veder più.
Nulla
intorno. Cose mutevoli e persone che giudicano.
Libertà
totale, libertà interiore.
Semplificazione
totale, che tutto riduce ad una sola cosa.
In
Te siamo, in Te esistiamo.
Che
Tu sia tutto in tutti.
- Stefania Perna -