Il 2 ottobre di ogni anno si celebra la festa dell’angelo
custode.
Fu papa Clemente X che nel XVIII secolo stabilì, per la Chiesa universale,
la festa in onore dell’angelo custode.
Nello stesso giorno, dal 2005, ricade
un’altra importantissima festa: quella in onore dei nonni. Si è scelto questo
giorno, per evidenziare l’importanza sociale svolta da questa figura; i nonni
sono infatti considerati angeli custodi “terreni”, essi sono i custodi
dell’infanzia di ogni bambino.
I nostri amati angeli sono felici di aiutarci, seguirci, consigliarci e proteggerci. Essi sono fedeli, prudenti, potenti e saggi.
Dovremmo iniziare
ogni nuovo giorno chiedendo al nostro angelo forza, consigli e saggezza
spirituale.
Ogni sera poi, dovremmo ringraziarlo per tutto l’aiuto che ci ha
fornito.
Dovremmo tutti avere rispetto del nostro angelo custode; dovremmo provare gratitudine per l’amore incondizionato con cui ci avvolge, dovremmo amarlo e onorarlo per la devozione con cui ci assiste. Il suo desiderio più ardente è quello di non essere relegato in un angolo del nostro cuore ma di entrare a far parte della nostra vita.
Dovremmo tutti avere rispetto del nostro angelo custode; dovremmo provare gratitudine per l’amore incondizionato con cui ci avvolge, dovremmo amarlo e onorarlo per la devozione con cui ci assiste. Il suo desiderio più ardente è quello di non essere relegato in un angolo del nostro cuore ma di entrare a far parte della nostra vita.
I santi concordano che i
nostri angeli custodi ci accompagnano anche durante la permanenza nel
Purgatorio, per consolarci, come afferma sant’Agostino (Sermo 46).
Santa Francesca Romana diceva:
«Quando un uomo muore, il suo angelo custode conduce la sua anima nel Purgatorio e si pone alla sua destra. L’angelo presenta a Dio le preghiere che si fanno per lui e intercede per l’abbreviazione delle sue sofferenze».
Santa Maria Maddalena dé Pazzi, collocata in spirito in un luogo del Purgatorio, vide vicino ad ognuna delle anime i loro angeli custodi che la consolavano.
Lo stesso vide Santa Margherita Maria de Alacoque e altri santi.
Spesso il nostro angelo ci ispira a pregare per i nostri familiari defunti o per le anime del Purgatorio in generale, perché è una grande opera di carità.
Santa Veronica Giuliani
scrive nel suo diario: «Un mattino il mio angelo custode mi chiese di offrire
le mie opere buone in unione con i meriti della Passione di Gesù e della
Santissima Vergine per un’anima del Purgatorio… In seguito la vidi libera da
tutte le sue pene, tutta bella e gloriosa».
Il servo di Dio Pedro de Basco (+ 1645), dice che una notte si dimenticò di pregare per le anime del Purgatorio; il suo angelo custode lo svegliò e gli disse: «Figlio mio, le anime del Purgatorio aspettano il tuo aiuto e la tua compassione». Per questo non deve meravigliare che nei momenti decisivi dell’agonia, il nostro angelo raddoppi i suoi sforzi per preparare chi gli è stato affidato o l’agonia di altre anime.
Santa Faustina Kowalska, nel suo Diario, parla molto di come il suo angelo le ispirasse di pregare per gli agonizzanti la Coroncina della Misericordia, che Gesù le aveva insegnato per salvarli. Dice: «In modo misterioso il Signore mi fa conoscere che un’anima agonizzante ha bisogno delle mia preghiere, ma spesso è il mio angelo custode che me lo dice» (II 215)
Il servo di Dio Pedro de Basco (+ 1645), dice che una notte si dimenticò di pregare per le anime del Purgatorio; il suo angelo custode lo svegliò e gli disse: «Figlio mio, le anime del Purgatorio aspettano il tuo aiuto e la tua compassione». Per questo non deve meravigliare che nei momenti decisivi dell’agonia, il nostro angelo raddoppi i suoi sforzi per preparare chi gli è stato affidato o l’agonia di altre anime.
Santa Faustina Kowalska, nel suo Diario, parla molto di come il suo angelo le ispirasse di pregare per gli agonizzanti la Coroncina della Misericordia, che Gesù le aveva insegnato per salvarli. Dice: «In modo misterioso il Signore mi fa conoscere che un’anima agonizzante ha bisogno delle mia preghiere, ma spesso è il mio angelo custode che me lo dice» (II 215)
Gli angeli hanno
cura della nostra salvezza
e
la procurano con diligenza,
ma
senza ansia, apprensione e fretta;
la cura e la diligenza sono espressione della loro carità,
mentre l'ansia, l'apprensione e la fretta
sarebbero contrarie al loro stato di beatitudine;
poichè la cura e la diligenza possono essere compagne della serenità e della pace dello spirito;
non così l'ansia, la preoccupazione, e ancor di meno,
l'angustia precipitosa.
la cura e la diligenza sono espressione della loro carità,
mentre l'ansia, l'apprensione e la fretta
sarebbero contrarie al loro stato di beatitudine;
poichè la cura e la diligenza possono essere compagne della serenità e della pace dello spirito;
non così l'ansia, la preoccupazione, e ancor di meno,
l'angustia precipitosa.
- San Francesco di Sales -
Filotea, III, X
Santo Angelo, Tu mi proteggi fin dalla nascita.
A te affido il mio cuore: dallo al mio Salvatore Gesù,
poiché appartiene a Lui solo.
Tu sei anche il mio consolatore nella morte!
Fortifica la mia fede e la mia speranza,
accendi il mio cuore d'amore divino!
Fa che la mia vita passata non mi affligga,
che la mia vita presente non mi turbi,
che la mia vita futura non mi spaventi.
Fortifica la mia anima nelle angosce della morte;
insegnami ad essere paziente, conservami nella pace!
Ottienimi la grazia di gustare come ultimo cibo il
Pane degli angeli!
Fa che le mie ultime parole siano: Gesù, Maria e
Giuseppe;
che il mio ultimo respiro sia un respiro d'amore
e che la tua presenza sia il mio ultimo conforto.
Amen.
- San Francesco di Sales -
Buona giornata a tutti. :-)