domenica 4 giugno 2017

Invocazione allo Spirito Santo - San Simone (Pentecoste 4 giugno 2017)

Vieni, luce vera.
Vieni vita eterna.
Vieni, mistero nascosto.
Vieni tesoro senza nome.
Vieni realtà ineffabile.
Vieni persona inconcepibile.
Vieni, felicità senza fine.
Vieni, luce senza tramonto.
Vieni, risveglio di chi dorme.
Vieni, risurrezione dei morti.
Vieni, o potente, 
che sempre fai e trasformi le cose col tuo volere.
Vieni, invisibile, intangibile e impalpabile.
Vieni, tu che sempre rimani immobile,
e ad ogni istante ti muovi e vieni a noi
addormentati negli inferi, tu che sei sopra i cieli.
Vieni, nome diletto e ovunque ripetuto,
di cui non possiamo esprimere l’essere
né conoscere la natura.

Vieni, gioia eterna. Vieni corona incorruttibile.
Vieni, porpora del grande re nostro Dio.
Vieni cintura cristallina e costellata di gioielli.
Vieni destra sovrana.
Vieni, tu che hai desiderato la nostra povera anima.
Vieni tu il Solo verso chi è solo.
Vieni tu che mi hai separato da tutto
e fatto solitario in questo mondo.
Vieni, tu diventato in me desiderio.
Vieni mio soffio e mia vita.
Vieni, consolazione della mia povera anima.
Vieni, mia gioia, mia gloria, mia delizia senza fine.

Ti ringrazio d’essere sceso a diventare
un solo spirito con me, senza confusione,
senza mutazione, senza trasformazione,
tu il Dio al di sopra di tutto,
e d’esserti fatto a tutti cibo ineffabile e gratuito
che senza fine straripi inesauribilmente
e zampilli alla fonte del mio cuore.

Grazie per esserti fatto per me luce senza tramonto,
sole senza declino, perché non hai dove nasconderti,
tu che riempi l’universo della tua gloria.
Siamo noi invece a volerci nascondere da te.

Vieni Signore, pianta oggi in me la tua tenda ;
costruisci la tua casa e rimani eternamente
inseparabilmente in me, tuo servo, 
perchè alla fine anch’io mi ritrovi in te
e con te regni, Dio al di sopra di tutto.

Conservami incrollabile nella fede, e vedendoti,
io che son morto, vivrò ; e possedendoti,
io il povero, sarò sempre ricco più di tutti i re ;
e mangiandoti e bevendoti, 
vestendomi di te, 
vada di delizia in delizia :
tu sei il vero bene, la vera gloria, la vera gioia ;
a te appartiene la gloria,
o santa, consustanziale e vivificante Trinità,
ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen
  

San Simone nuovo teologo (X-XI sec.)

Pentecoste, Jean Restout, (1732), Musée du Louvre, Parigi

La Pentecoste è il giorno in cui si riversa nella prima comunità dei credenti la Verità dello Spirito di Dio che rimarrà con essa lungo tutto il corso della storia.

Nel giorno della Pentecoste, lo Spirito scende per restare. Egli è il Dono divino per eccellenza, e come ogni dono del Padre non può venir ritirato poiché Dio è fedele. Per questo, permanentemente Egli risiede nella Chiesa e viene continuamente manifestato dai segni che pongono nel mondo i successori di coloro sui quali Egli per primo discese. È lo Spirito che consente il trasmettersi dei segni certi della salvezza. È lo Spirito che obbliga i discepoli del Risorto a comunicare questi segni dell’amore invincibile di Dio. Per questa ragione i segni dello Spirito sono trasmissibili nei secoli di generazione in generazione. Ed è ancora lo Spirito che mediante questi segni guida i discepoli del Risorto verso la Verità tutta intera, verità che è la Vita eterna dell’uomo.

Predicazione di San Pietro, Masolino da Panicale (1426), 
Santa Maria del Carmine, Firenze.

È lo Spirito Santo che ha dato agli Apostoli il coraggio di predicare e di porre sempre Gesù al primo posto nella loro vita. 


Signore, i fedeli, anche ora, ti vedono accanto a loro, tu il creatore di tutte le cose; tu vivi e abiti con loro nell'oscurità di questa vita, come sole senza tramonto, come lampada che non si può spegnere, che mai la tenebra potrà vincere e sempre illumina quanti la vedono.
E come tu sei in tutto, ma al di sopra di tutto, così noi tuoi servi, immersi nelle cose di questo mondo, ci fai uscire e ci trascini a te splendenti di luce, e da mortali ci rendi immortali; rimanendo quello che siamo, diventiamo tuoi figli, simili a te, e creature, che per tua grazia vedono Dio.
Chi oserà non seguirti, a queste condizioni, e rifiutare di venire a te ?

(San Simeone)
 il nuovo teologo (949-1022)


Buona giornata a tutti. :-)