venerdì 8 luglio 2016

Io ti chiesi - Hermann Hesse

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

- Hermann Hesse -



Per gli uomini non esiste nessunissimo dovere, tranne uno: cercare se stessi, consolidarsi in sé, procedere a tentativi per la propria via ovunque essa conduca.

Ciò mi scosse profondamente e questo fu il risultato di queste esperienze: molte volte avevo fantasticato sul mio futuro, avevo sognato ruoli che mi potevano essere destinati, poeta o profeta o pittore o qualcosa di simile.
Niente di tutto ciò.
Né io ero qui per fare il poeta, per predicare o dipingere, non ero qui per questo.
Tutto ciò è secondario.
La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi.
Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente.
Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.
Tutto il resto significa soffermarsi, è una mezza misura, è un tentativo di fuga, è il ritorno all’ideale di massa, è adattamento e angoscia di fronte a se stesso.
Terribile e sacra sorse davanti a me la nuova immagine mille volte intuita, forse già espressa, eppure soltanto ora vissuta.
Io ero un parto della natura lanciato verso l’ignoto, forse verso qualcosa di nuovo o forse anche verso il nulla, lasciare che si sviluppasse dal profondo, obbedire al mio destino e far mia la sua volontà, questo era il mio compito.
Nient’altro.
Avevo già assaporato molta solitudine.
Ora ebbi l’impressione che ne esistesse una più profonda e forse inconfutabile.


- Hermann Hesse - 

da: "Demian"




Adoro l’attimo prima del bacio, quello scambio di sguardi, sentire il suo respiro, e il tuo cuore che batte forte perché forse non hai aspettato altro, per tutta la giornata.



La scienza si può comunicare, ma la saggezza no.

Si può trovarla, si può viverla, si può farsene portare, si possono fare miracoli con essa, ma dirla e insegnarla non si può.
[…] Ho trovato un pensiero, Govinda, che è il migliore di tutti i miei pensieri.
Ed è questo: d’ogni verità anche il contrario è vero!
In altri termini: una verità si lascia enunciare e tradurre in parole soltanto quando è unilaterale.
E unilaterale è tutto ciò che può essere concepito in pensieri ed espresso in parole, tutto unilaterale, tutto dimidiato, tutto privo di totalità, di sfericità, di unità.


- Hermann Hesse -

da: "Siddharta"



Buona giornata a tutti. :-)