Un giorno, in un vicolo fangoso, madre
Teresa trova una donna rosicchiata dai topi. Sta per morire. Le due stanze
nella casa Gomez sono strapiene, non si può proprio aggiungere un posto in
più, nemmeno per una povera donna che sta morendo. Madre Teresa se la carica
sulle braccia e la porta al più vicino ospedale. Non l'accettano, «non c'è posto
».
Mentre si reca ad un ospedale più lontano,
la donna le muore tra le braccia.
Madre Teresa non si dà pace. Deve trovare
un luogo spazioso per ospitare coloro che stanno morendo per fame, per malattie
che non sono mortali ma che uccidono i deboli, per le terribili piaghe che la
sporcizia e la mancanza di nutrimento aprono nei corpi.
Non molto lontano alza le sue cupole e i
suoi colonnati il Kalighat, tempio della dea Kalì, protettrice di Calcutta. Nel
recinto del tempio ci sono due vaste sale, destinate a dormitorio per i
pellegrini che in ottobre giungono da ogni parte della regione. Le due sale,
una per gli uomini e una per le donne, sono vuote undici mesi all'anno. Madre
Teresa chiede alle autorità cittadine di poter usare le sale per ospitare i
morenti.
È una domanda molto rischiosa, ma le autorità, che stanno facendo ogni sforzo per porre argini alle miserie della periferia, le concedono il permesso.
È una domanda molto rischiosa, ma le autorità, che stanno facendo ogni sforzo per porre argini alle miserie della periferia, le concedono il permesso.
I fanatici indù, appena conoscono la
faccenda, organizzano tumulti. «È una contaminazione del tempio», dichiarano.
«Una suora cattolica che apre un ricovero nel sacro recinto è una profanazione
».
«D'accordo - rispondono le autorità. -
Mandate vostra madre o vostra sorella a curare i moribondi e i lebbrosi al
posto di madre Teresa, e noi la manderemo via». Naturalmente nessuno si fa
vivo, e la suora viene lasciata in pace.
- Madre Teresa di Calcutta -
Fonte: “Madre Teresa di Calcutta”, Teresio
Bosco,pagg. 10 e 11 - Ed. Elledici 1991
La Carità comincia oggi. Qualcuno sta
soffrendo oggi, è per strada oggi, ha fame... oggi. Il nostro lavoro è per
oggi...una donna venne da me con suo figlio e disse: “Madre, sono andata in due
o tre posti ad elemosinare un pò di cibo perché non mangiamo da tre giorni...”,
andai a prendere qualcosa da mangiare e quando tornai il bambino che aveva in
braccio era morto di fame. Non saranno con noi domani se non li sfamiamo oggi.
Perciò preoccupatevi di ciò che potete fare oggi.
- Madre Teresa di Calcutta -
Inizia e concludi
la giornata con la preghiera.
Vai a Dio come un
bambino.
Basta che tu gli
parli.
Digli tutto.
E’ tuo Padre!
Prenditi cura di
pregare fino a quando il tuo cuore
sarà capace di
contenere il dono che Dio fa di se stesso.
- Madre Teresa di
Calcutta -
Siete voi sacerdoti che dovete spegnere questa fame.
La potrete saziare con la tenerezza e l'amore di Cristo.
Date al mondo questo Gesù che infiamma i vostri cuori.
Per le strade di Calcutta abbiamo raccolto oltre quarantaseimila malati.
La metà di loro è tornata a Dio in maniera molto semplice, amati e assistiti dalle Sorelle.
La potrete saziare con la tenerezza e l'amore di Cristo.
Date al mondo questo Gesù che infiamma i vostri cuori.
Per le strade di Calcutta abbiamo raccolto oltre quarantaseimila malati.
La metà di loro è tornata a Dio in maniera molto semplice, amati e assistiti dalle Sorelle.
- MadreTeresa di Calcutta -
Buona giornata a tutti. :-)