mercoledì 16 aprile 2014

La croce nell'anima - San Girolamo

“Quando parlo della croce, non penso al legno, ma al dolore. 

In effetti questa croce si trova nella Britannia, in India e su tutta la terra. Cosa dice il Vangelo? 
Se non portate la mia croce e non mi seguite ogni giorno… (Lc. 14, 27). Notate cosa dice! Se un animo non è affezionato alla croce, come io alla mia per amor vostro, non può essere mio discepolo. 
Felice colui che porta nel suo intimo la croce, la risurrezione, il luogo della nascita e dell’ascensione di Cristo! Felice chi ha Betlemme nel suo cuore, nel cui cuore, Cristo nasce ogni giorno! 
Che significa del resto “Betlemme”? Casa del pane. Siamo anche noi una casa del pane, di quel pane che è disceso dal cielo. Ogni giorno Cristo vien per noi affisso alla croce.

Noi siamo crocifissi al mondo e Cristo è crocifisso in noi. Felice colui nel cui cuore Cristo risuscita ogni giorno, quando egli fa penitenza per i suoi peccati anche i più lievi. Felice chi ascende ogni giorno dal monte degli ulivi al regno dei cieli, ove crescono gli ulivi rigogliosi del Signore, ove si eleva la luce di Cristo, ove si trovano gli uliveti del Signore. 
Sono come un olivo fecondo nella casa di Dio (Sal. 51, 10). Accendiamo anche la nostra lampada con l’olio di quell’olivo e subito entreremo con Cristo nel regno dei cieli.”

San Girolamo, Commento al Salmo 95


"Ponendomi in intimo contatto con le anime, ho potuto vedere che in tutte ci sono piaghe profondamente dolorose; che tutte, anche se apparentemente sembrano felici, racchiudono nel cuore un mondo di sofferenze."

- S. Teresa di Los Andes -



"Mi hanno inchiodato sopra un legno. L’obbedienza inchioderà anche le tue mani, i tuoi piedi, il tuo cuore. Ma ricordati che essa ti crocifigge al Mio Cuore, affinché niente ti separi da me. No, neanche la morte potrà separarti, comprendilo; e conserva ciò per quando verrà l’angoscia."

- Gesù a Suor Maria della Trinità -



"Fa parte del giusto pentimento la certezza della speranza – una certezza che nasce dalla fede nella potenza maggiore della Luce fattasi carne in Gesù. Giovanni conclude il brano su Giuda in modo drammatico con le parole: «Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte» (13, 30). 
Giuda esce fuori – in un senso più profondo. 
Entra nella notte, va via dalla luce verso il buio; il «potere delle tenebre» lo ha afferrato."

(Papa Benedetto XVI, Gesù di Nazareth)



Pro ecclesia dei Sancta 

Ut domnum Apostolicum, et omnes gradus Ecclesiae in sancta religione conservare digneris, te rogamus audi nos.


Buona giornata a tutti. :-)