"Certo che lo so che hai gli occhi
azzurri – Così azzurri che ti ho quasi sposato – Così azzurri, così eroici che
mi fa ancora male farti abbassare lo sguardo. Ma non è questo il punto. Il
punto è che oggi i tuoi occhi sono diventati scuri quando mi hai vista da sola,
in piedi alla finestra con la collana d’ambra.
Perché non dovrei accennare al
tuo mento sfuggente – perché non dovrei rivelare la tua bocca per come l’ho vista? La verità non appartiene
solo a te – La verità non appartiene a nessuno.
Forse questo ritratto che ti
faccio è più intimo del sesso – Le ore che passiamo insieme nella mia stanza –
mentre tutta Parigi è chiusa fuori! Nessuno ha mai osato vederti come ti ho
visto io.
In tutte queste ore sono io l’artista: per una volta, sono io a non
essere femmina o maschio – ma entrambi e anche nessuno dei due – Io sono
l’artista che capisce la luce sulla tua pelle.
Di notte dormo coi dipinti
intorno a me. Ma più di ogni altro tengo in mente il tuo ritratto, i miei sogni
– Cosa posso offrirti di più onesto, più appassionato?
Guarda, ecco il mio
segreto, guarda, l'ho nascosto sotto la tua lingua – La tua lingua che nessuno
può vedere in questo ritratto ho fatto – la tua lingua, là, dentro l'oscurità
della bocca eternamente aperta. E quando ci siamo baciati, adesso, pensavi ai
gigli del mio vecchio atelier?
Ti sei ricordato i nostri primi giorni a
Worpswede? Come negavamo il nostro amore – Le ore passate e parlare – le tazze
calde di tè – infinite e fumanti nelle nostre mani – Le ore passate a parlare
col sottofondo costante della pioggia – la pioggia che cadeva – lieve,
insistente – Le candele accese per accogliere le tue parole – Come ci siamo
amati in quegli ultimi giorni prima che noi sposassimo l’amore sbagliato – E
quando ci siamo baciati stamattina, guardati dagli occhi dei miei quadri – hai
pensato che eravamo ancora due artisti, due incomprese solitudini che cercano
di proteggersi a vicenda? O eravamo semplicemente un uomo e una donna incapaci
di fare a meno l’uno dell’altra? E tuttavia sempre incapaci di stare in piedi,
nudi, uno di fronte all’altra.
È amore quello che dovremmo darci? È sesso? Non lo so.
Ma so che una parte di me ti ha sempre amato – e ha sempre avuto paura di amarti – Non potrò mai essere la rosa nelle tue poesie – la fanciulla addormentata – Non potrei mai essere così innocente e immobile.
È amore quello che dovremmo darci? È sesso? Non lo so.
Ma so che una parte di me ti ha sempre amato – e ha sempre avuto paura di amarti – Non potrò mai essere la rosa nelle tue poesie – la fanciulla addormentata – Non potrei mai essere così innocente e immobile.
E tu non
potresti mai entrare insieme agli alberi nei miei paesaggi ai colori nei miei
cieli – Ma non lo vedi, ora con questo ritratto cosa sto cercando di dirti:
guarda, io ti ho visto nudo, più nudo di quanto ti abbia visto nessun’altra – E
questa volta non mi sottraggo dalla confusione nei tuoi occhi.
Te lo devo dire,
questo ritratto resterà così com’è – È compiuto nella sua incompiutezza. E non
posso dipingere i tuoi occhi blu finché non mi mostri come vivere per l’arte –
per la grandezza dell’arte – senza colpa.
Mostrami come vivere fino in fondo il desiderio, come vivere il desiderio – e rimanere, però, sempre fedeli a se stessi.
Dammi un colore migliore per la solitudine. "
(Paula Becker a Rainer Maria Rilke)
Mostrami come vivere fino in fondo il desiderio, come vivere il desiderio – e rimanere, però, sempre fedeli a se stessi.
Dammi un colore migliore per la solitudine. "
(Paula Becker a Rainer Maria Rilke)
"La collana di ambra" - John
Maler Collier (1850 - 1934)
- Noi ci tocchiamo.
- Con che cosa?
- Con dei battiti d’ali.
Con le lontananze stesse ci tocchiamo.
(Rainer Maria Rilke)
"Ci sono mani
che ti restano addosso.
Profumi che camminano dentro.
Occhi che ti rubano tutto.
Silenzi che ti tolgono il respiro."
- Angelo De Pascalis
Profumi che camminano dentro.
Occhi che ti rubano tutto.
Silenzi che ti tolgono il respiro."
- Angelo De Pascalis
Se una volta
soltanto si facesse
tutto così completamente silenzioso!
Se la casualità e l'imprecisione
ammutolissero, e il riso di chi mi sta vicino,
se il clamore che producono i miei sensi
non mi impedisse così tanto nella veglia
potrei, allora, in un pensiero dalle mille forme,
pensarti fino al tuo confine,
e possederti (come il tempo appena di sorridere)
per donarti poi a ogni vita
come un grazie.
(Rainer Maria Rilke)
tutto così completamente silenzioso!
Se la casualità e l'imprecisione
ammutolissero, e il riso di chi mi sta vicino,
se il clamore che producono i miei sensi
non mi impedisse così tanto nella veglia
potrei, allora, in un pensiero dalle mille forme,
pensarti fino al tuo confine,
e possederti (come il tempo appena di sorridere)
per donarti poi a ogni vita
come un grazie.
(Rainer Maria Rilke)
Immagine di Adam Martinakis
- Con che cosa?
- Con dei battiti d’ali.
Con le lontananze stesse ci tocchiamo.
(Rainer Maria Rilke)
Buona giornata a tutti:-)