mercoledì 9 febbraio 2022

L'imitazione

In un centro di raccolta per barboni, un alcolizzato di nome Giovanni, considerato un ubriacone irrecuperabile, fu colpito dalla generosità dei volontari del centro e cambiò completamente. Divenne la persona più servizievole che i collaboratori e i frequentatori del centro avessero mai conosciuto. Giorno e notte, Giovanni si dava da fare instancabile. 

Nessun lavoro era troppo umile per lui. Sia che si trattasse di ripulire una stanza in cui qualche alcolizzato si era sentito male, o di strofinare i gabinetti insudiciati, Giovanni faceva quanto gli veniva chiesto col sorriso sulle labbra e con apparente gratitudine, perché aveva la possibilità di essere d'aiuto. Si poteva contare su di lui quando c'era da dare da mangiare a uomini sfiniti dalla debolezza, o quando bisognava spogliare e mettere a letto persone incapaci di farcela da sole. 

Una sera, il cappellano del centro parlava alla solita folla seduta in silenzio nella sala e sottolineava la necessità di chiedere a Dio di cambiare. Improvvisamente un uomo si alzò, percorse il corridoio fino all'altare, si buttò in ginocchio e cominciò a gridare: "Oh Dio! Fammi diventare come Giovanni! Fammi diventare come Giovanni!". Il cappellano si chinò verso di lui e gli disse: "Figliolo, credo che sarebbe meglio chiedere: Fammi diventare come Gesù!". L'uomo guardò il cappellano con aria interrogativa e gli chiese: "Perché, Gesù è come Giovanni?". 

Se qualcuno ti chiede: "Com'è un cristiano?"
"Guardami" è l'unica risposta accettabile

I bevitori o Le quattro età dell’uomo
👨‍🎨 Autore: Vincent Van Gogh (da Honore’ Daumier) 🕰 Anno: 1890 
Ubicazione: Art Institute of Chicago

Mi rifiuto di sottomettermi alla paura
che mi toglie la gioia della libertà,
che non mi lascia rischiare niente,
che mi fa diventare piccolo e meschino,
che non mi lascia essere diretto e franco,
che mi perseguita e occupa negativamente la mia immaginazione.
Non voglio alzare barriere per paura della paura. Io voglio vivere e non voglio rinchiudermi.
Non voglio essere amichevole per paura di essere sincero.
Voglio che i miei passi siano fermi perché sono sicuro e non per coprire la paura.
E quando sto zitto, voglio farlo per amore
e non per timore delle conseguenze delle mie parole.
Non voglio credere a qualcosa
solo per paura di non credere.
Non voglio piegarmi
solo per paura di non essere amabile,
non voglio imporre qualcosa agli altri
per paura che gli altri possano imporre qualcosa a me.
Non voglio fuggire indietro verso il “vecchio” per paura di non sentirmi sicuro nel “nuovo”.
Non voglio farmi importante
perché ho paura di essere altrimenti ignorato. 
Dalla paura voglio strappare
il dominio e darlo all'amore.

- Rudolf Steiner -
da: Forgiando l ’armatura


Buona giornata a tutti :-)