Nel giorno della Memoria Liturgica del
Beato Cardinale Ildefonso Schuster, mi è grato ricordare anche i Cardinali
Martini e Tettamanzi. Tutti e tre morirono nel mese di agosto. Milano e la
Chiesa sono stati fortunati ad avere il grande coraggio eroico del Cardinale
Schuster, la forza intrepida della Parola di Dio testimoniata dal Cardinale
Martini e la grande carità attuata dal Cardinale Tettamanzi. Si degnino ora
questi Cardinali di guardare Milano e la Lombardia dal cielo e pregare per
questa terra!
Un pensiero del Cardinale Schuster è
adatto davvero a tutti e tre ed è una grande verità:
« Voi desiderate un ricordo da me.
Altro ricordo non ho da darvi che un invito alla santità. La gente pare che non
si lasci più convincere dalla nostra predicazione, ma di fronte alla santità,
ancora crede, ancora si inginocchia e prega. La gente pare che viva ignara
delle realtà soprannaturali, indifferente ai problemi della salvezza. Ma se un
Santo autentico, o vivo o morto, passa, tutti accorrono al suo passaggio. Non
dimenticate che il diavolo non ha paura dei nostri campi sportivi e dei nostri
cinematografi. Ha paura, invece, della nostra santità».
"Io parto dal principio che Dio
non pretenda troppo da me: sa cosa posso sopportare. Forse in punto di morte
qualcuno mi terrà la mano. Mi auguro di riuscire a pregare. Mi fa sentire di
essere al sicuro vicino a Dio. La morte non può privare di questa sensazione di
sicurezza"
Ti chiediamo, o Signore, di darci il
dono della preghiera,
te lo chiediamo perché ne abbiamo
bisogno.
Sappiamo di non essere capaci di
pregare e appunto per questo ti chiediamo come dono di poter essere noi stessi.
Donaci, o Signore, di trovare
volentieri la nostra preghiera, anche se piccola, povera, semplice, disadorna,
priva di concetti grandiosi.
Fa' che sia vera, o Signore, che essa
esprima ciò che noi siamo: poveri, peccatori davanti a te, e anche ciò che noi
siamo per la tua grazia.
Fa' che sappiamo lodarti, o Signore:
gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e
sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Card. Carlo Maria Martini