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sabato 2 marzo 2013

Entro da titolare - Eric Pearlman -

Sono sempre stato in panchina,
pronto ad entrare in campo
quando qualcun altro non ce la faceva più,
quando non c’era di meglio,
quando si trattava di tappare un buco,
o di rammendare uno strappo.
L’ho fatto volentieri.
Senza rimpianti.

Ma nel tuo Regno, Signore,
entro da titolare,
fin dal primo minuto.
E non perché sono bravo,
disponibile,
efficiente,
brillante.
Niente di tutto questo.

Entro da titolare,
solo perché Tu
hai fiducia in me.
Più di quanta io
ne abbia in Te
e in me stesso.

(Eric Pearlman)


Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi, la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque.

- Pitagora -




Quando scrivi la storia della tua vita non permettere a nessuno di tenere la tua penna......



«Non sono capace, non sono degno».

È la scusa principale tirata fuori da tutti quelli che, per un istante, sfiorano Dio: non sono all'altezza, sono un peccatore. 

Siamo sempre lì, inchiodati al nostro squallido moralismo: LASCIA FARE A DIO!

Pensiamo che Dio voglia farci superare un esame, che ponga delle condizioni.

No, sbagliato: siamo noi a porre delle condizioni, non Dio. Mai!

Gesù sorride: è un problema tuo, Pietro, a me stai bene così.
Io sono venuto per i malati, non per i sani.
Anche a me succede così: più mi scontro con i miei limiti e le mie fatiche, più avanzo scuse nei confronti del Signore. 
La buona notizia del vangelo è che Dio non ha bisogno di bella gente, di primi della classe, di giganti della fede: HA BISOGNO DI ME!


(Padre Mino Arsieni)



Buona giornata a tutti :-)


lunedì 18 febbraio 2013

Mi puoi sostituire? - Eric Pearlman -

Mi puoi sostituire, Signore?

Non per molto.

Forse bastano anche solo

un paio di giorni.

Prendi il mio posto.

Diventa me:

mettiti i miei pantaloni,

il mio giaccone blu,

il mio berretto di lana.

Timbra il cartellino alle 7

e, nella pausa pranzo,

vai tu a parlare col capo officina.

Quando torni a casa,

spiega tu a mia moglie

che anche questo mese sarà dura.

Spiega tu a Michele

che si deve tenere gli occhiali vecchi

ancora per un po'

perché mancano i soldi

per quelli nuovi.

Passa tu la notte da mia madre,

in quell'ospedale

che sembra una prigione.

Sistema tu,

almeno qualcuno dei mille casini

che mi sono piovuti addosso.

Non sono un vigliacco, Signore!

Se ti chiedo di prendere il mio posto

è solo perché ho paura

di non essere all'altezza

e so che tu potresti sistemare tutto.

Se ti chiedo di prendere il mio posto

è perché forse non ho ancora capito

che tu l'hai già preso una volta

e non hai scelto scorciatoie.

Ci sei stato dentro nella vita,

fino al collo,

fino alla croce

fino al mattino di Pasqua.

Resto io al mio posto, Signore.

Ma tu

stammi vicino.
(Eric Pearlam)




"Se vuoi diventare qualcuno, caro ragazzo, cara ragazza, genitore, sacerdote, vescovo, se vuoi diventare qualcuno, se vuoi raggiungere una certa maturità e la pienezza del tuo essere umano, ricordati: ciò deve costare. La croce è infissa al centro stesso dello sviluppo essenziale dell'uomo". 

- Beato Giovanni Paolo II -



Inno alla Carità, Inno all'Amore San Paolo

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri,
se dessi il mio corpo per essere arso,
e non avessi la carità,
non mi gioverebbe a nulla.
La carità è paziente,
è benigna la carità;
la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;
tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.
La carità non verrà mai meno.
Le profezie scompariranno;
il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà;
conosciamo infatti imperfettamente,
e imperfettamente profetizziamo;
ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.
Quando ero bambino, parlavo da bambino,
pensavo da bambino, ragionavo da bambino.
Da quando sono diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino.
Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro;
ma allora vedremo faccia a faccia.
Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente,
come perfettamente sono conosciuto.
Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità;
ma la più grande di esse è la carità.

S. Paolo – Prima lettera ai Corinzi 13,1



Gesù si mostra solidale con noi, con la nostra fatica di convertirci, di lasciare i nostri egoismi, di staccarci dai nostri peccati, per dirci che se lo accettiamo nella nostra vita Egli è capace di risollevarci e condurci all’altezza di Dio Padre. E questa solidarietà di Gesù non è, per così dire, un semplice esercizio della mente e della volontà. Gesù si è immerso realmente nella nostra condizione umana, l’ha vissuta fino in fondo, fuorché nel peccato, ed è in grado di comprenderne la debolezza e la fragilità. 

Benedetto XVI Omelia Domenica, 13 gennaio 2013




Buona giornata a tutti. 






sabato 23 giugno 2012

Ti sei commosso - Eric Pearlman

  Ho messo tutto insieme:
la miseria e la superbia,
gli errori e la presunzione,
i peccati e la vergogna.
Così,
con questo fardello
sulle mie spalle,
dopo tanto girovagare,
sono tornato da te.
E tu ti sei commosso, Signore.
Mi hai guardato
e ti sei commosso.
Hai versato lacrime di padre
e mi ha abbracciato.
E io, povero uomo,
che cosa posso pretendere di più
dal mio Dio?

(Eric Pearlman)


Nella nostra preghiera siamo chiamati a dire «sì» a Dio, a rispondere con questo «amen» dell’adesione, della fedeltà a Lui di tutta la nostra vita. Questa fedeltà non la possiamo mai conquistare con le nostre forze, non è solo frutto del nostro impegno quotidiano; essa viene da Dio ed è fondata sul «sì» di Cristo, che afferma: mio cibo è fare la volontà del Padre (cfr Gv 4,34).
Benedetto XVI - Udienza Generale 30 maggio 2012