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domenica 6 ottobre 2013

Preghiera per i giovani


Signore Gesù, ricordati che sei stato a Nazareth un adolescente,
un giovane, e poi un giovane operaio.
 La tua vita allora si è svolta semplice e tranquilla tra i tuoi concittadini.
Oggi, Signore, per la maggioranza dei giovani la vita è più complicata.
La scuola è lunga.
La scelta della professione è difficile. L’avvenire è incerto.
E soprattutto l’ambiente spesso è pesante, impuro, violento…
Signore, Ti prego per tutti i giovani del mondo.
Portano in sé tante ricchezze, tante speranze,
tanti desideri di una vita felice e utile.
Aiutali a sviluppare tutte queste loro risorse.
Non permettere che siano soffocate, sviate, calpestate.
Per questo ti chiedo di dare ai genitori un amore fedele e forte,
un senso vivo della responsabilità, una capacità di dialogo con i figli.
Ti chiedo di non lasciare questi giovani isolati e perduti:
manda loro degli amici e degli educatori numerosi, competenti, dedicati.
Trovino anche nella vita politica e sociale dei loro paesi gente che si preoccupi di loro non per sfruttarli, ma per difenderli e servirli.
Manda loro degli evangelizzatori:
possano incontrarti come loro Signore e Salvatore.
Trovino in Te il senso della loro vita, la forza di camminare nella verità,
la dolcezza del tuo Amore e di quello di tua Madre.
Preservali da ogni male e guidali sulla strada che conduce alla pace su questa terra e alla Salvezza Eterna.
Amen.




Erano uomini senza paura di solcare il mare pensando alla riva, 
barche sotto il cielo, tra montagne e silenzio, 
davano le reti al mare, vita dalle mani di Dio. 
Venne nell’ora più lenta del giorno, 
quando le reti si sdraiano a riva; 
l’aria senza vento si riempì di una voce, 
mani cariche di sale, sale nelle mani di Dio.


  
Prima che un sole più alto vi insidi, 
prima che il giorno vi lasci delusi, 
riprendete il largo e gettate le reti: 
barche cariche di pesci, vita dalle mani di Dio.





Lo seguimmo fidandoci degli occhi, 
gli credemmo amando le parole: 
fu il sole caldo a riva o fu il vento sulla vela 
o il gusto e la fatica di rischiare e accettare quella sfida........


Ho un bel provare a pregare, si dice talora, non giungo a nulla. Basta che mi metta in ginocchio perché subito, come uno stormo di passeri su delle briciole, le distrazioni si abbattano nella mia mente e la becchino senza lasciarmi un attimo di riposo.
Non avete seminato voi stessi le briciole accogliendo tutte le distrazioni possibili, le conversazioni inutili, le letture frivole, le curiosità vane e il resto?
Appena vi fermate, l'immaginazione si dà alla pazza gioia. Non vi sembra naturale?

P. Rodolphe Plus S.J.