Udii un vecchio confratello ragionevole e buono, perfetto e santo, dire: "Se sentirai la chiamata dello Spirito, ascoltala e cerca di essere santo con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.
Se, però, per umana debolezza non riuscirai
ad essere santo, cerca allora di essere perfetto con tutta la tua anima, con
tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.
Se, tuttavia, non riuscirai ad essere
perfetto a causa della vanità della tua vita, cerca allora di essere buono con
tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.
Se, ancora, non riuscirai ad essere
buono a causa delle insidie del Maligno, cerca allora di essere ragionevole con
tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.
Se, infine, non riuscirai ad essere
santo, né perfetto, né buono, né ragionevole a causa del peso dei tuoi peccati,
allora cerca di portare questo peso di fronte a Dio e affida la tua vita alla
sua misericordia.
Se farai questo senza amarezza, con
tutta umiltà e con giovialità di spirito a causa della tenerezza di Dio che ama
gli ingrati e i cattivi, allora incomincerai a capire cosa sia ragionevole,
imparerai ciò che è buono, lentamente aspirerai ad essere perfetto, e infine
anelerai ad essere santo.
Se farai questo ogni giorno, con tutta
la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze, allora io ti
garantisco, fratello: sarai sulla strada di Francesco, non sarai lontano dal
Regno di Dio!".
Dio ci vuole leggeri come i bambini
C'è un complotto dei «grandi» contro l'infanzia forse?
Basta leggere il vangelo per rendersene conto.
Leggeri, come quella lunga schiera di piccoli che attraversano la storia senza che la storia parli di essi: sono uomini e donne che hanno nel cuore le parole della leggerezza, che sono capaci di solitudine e silenzio, che sono guariti da ogni smania di apparire e da ogni pretesa di sapere.
Ancora la domanda: perché Dio si è convertito al fascino della piccolezza? Perché la piccolezza è libertà. Chi è evangelicamente piccolo, non solo è leggero, ma anche libero. È il bambino che può dire tutto quello che vuole, non l'adulto. Potremmo dire: i bambini sono «pericolosi» perché non hanno il buon senso di tenersi per sé la verità. Allo stesso modo i piccoli del vangelo sono le persone più libere. E si potrebbe facilmente dimostrare che le persone grandi e «pesanti», attaccate al potere e alle cose, non sono libere. Nessuno è più libero di Gesù, perché nessuno è più povero di lui.
È povero di beni, è povero di legami familiari, è povero di successi umani. Per questo, non avendo nulla da difendere è libero anche di fronte alla morte.