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domenica 23 febbraio 2025

La Vita di Lama Gangchen

Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne. 
All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò:“AAAhhh!!!” 
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva: “AAAhhh!!!”
Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”
E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”
Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”
E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo!”
E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”
Il padre gli sorrise e rispose :”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”
La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.”

Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.

Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore;
Se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi.
Non cercare di cambiare la tua vita, cambia il tuo atteggiamento verso la vita.

Riflessioni:

Ci sono eventi sui quali possiamo intervenire e altri sui quali non abbiamo alcun controllo. In entrambi i casi la vita è comunque un riflesso delle nostre azioni. Nel primo caso decidiamo in prima persona cosa fare e nel secondo abbiamo sempre modo di scegliere come reagire a quell’evento.

Lama Gangchen -


Un pezzo di legno 

Una giovane coppia entrò nel più bel negozio di giocattoli della città.
L’uomo e la donna guardarono a lungo i colorati giocattoli allineati sugli scaffali, appesi al soffitto, in lieto disordine sui banconi.
C’erano bambole che piangevano e ridevano, giochi elettronici, cucine in miniatura che cuocevano torte e pizze.
Non riuscivano a prendere una decisione.
Si avvicinò a loro una graziosa commessa.
“Vede,” spiegò la donna, “noi abbiamo una bambina molto piccola, ma siamo fuori casa tutto il giorno e spesso anche di sera.”
“È una bambina che sorride poco.” continuò l’uomo.
“Vorremmo comprarle qualcosa che la renda felice,” riprese la donna, “anche quando noi non ci siamo…
Qualcosa che le dia gioia anche quando è sola.”
“Mi dispiace,” sorrise gentilmente la commessa “ma noi non vendiamo genitori!”

- don Bruno Ferrero - 


Buona giornata a tutti :-)