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martedì 16 luglio 2013

Vegliare – John Henry Newman

E' necessario studiare da vicino la parola "vegliare"; bisogna studiarla perché il suo significato non è così evidente come si potrebbe credere a prima vista e perché la Scrittura la adopera con insistenza. Dobbiamo non soltanto credere, ma vegliare; non soltanto amare, ma vegliare; non soltanto obbedire, ma vegliare. 
Vegliare perché?
Per questo grande evento: la venuta di Cristo.
Cos'è dunque vegliare?
Credo lo si possa spiegare così. Voi sapete cosa significa attendere un amico, attendere che arrivi e vederlo tardare? Sapete cosa significa essere in compagnia di gente che trovate sgradevole e desiderare che il tempo passi e scocchi l'ora in cui potrete riprendere la vostra libertà? Sapete cosa significa essere nell'ansia per una cosa che potrebbe accadere e non accade; o di essere nell'attesa di qualche evento importante che vi fa battere il cuore quando ve lo ricordano e al quale pensate fin dal momento in cui aprite gli occhi?

Sapete cosa significa avere un amico lontano, attendere sue notizie e domandarvi giorno dopo giorno cosa stia facendo in quel momento e se stia bene?
Sapete cosa significa vivere per qualcuno che è vicino a voi a tal punto che i vostri occhi seguono i suoi, che leggete nella sua anima, che vedete tutti i mutamenti della sua fisionomia, che prevedete i suoi desideri, che sorridete del suo sorriso e vi rattristate della sua tristezza, che siete abbattuti quando egli è preoccupato e che vi rallegrate per i suoi successi?

Vegliare nell'attesa di Cristo è un sentimento di rassomiglianza a questo, per quel tanto che i sentimenti di questo mondo sono in grado di raffigurare quelli dell'altro mondo.
Veglia con Cristo chi non perde di vista il passato mentre sta guardando all'avvenire, e completando ciò che il suo Salvatore gli ha acquistato, non dimentica ciò che egli ha sofferto per lui.

Veglia con Cristo chi fa memoria e rinnova ancora nella sua persona la croce e l'agonia di Cristo, e riveste con gioia questo mantello di afflizione che il Cristo ha portato quaggiù e ha lasciato dietro a sé quando è salito al cielo.



(John Henry Newman)




Ognuno confronti quanto ha pregato nel momento della prova, a quanto ha ringraziato quando le sue preghiere sono state esaudite.

- John Henry Newman -




"Alla radice dell'incredulità c'è sempre il rifiuto aprioristico dei contenuti della rivelazione divina,e proprio per giustificare questo rifiuto si cercano ragioni per respingere i motivi di credibilità".

- John Henry Newman -


Bisogna tendere alla meta, a costo di morire durante la marcia o di sentirsi mancare il cuore sotto sforzo per i travagli che vi s'incontrano, a costo di vedere il mondo sprofondare.

- Santa Teresa d'Avila - 


"...se la Chiesa visibile - ch'è fatta di 'viatori' secondo S. Agostino - ha le sue ombre e se ogni cristiano si sente davanti a Dio un povero peccatore, la Chiesa dei santi - ch'è invisibile ma altrettanto reale - rimane sempre il rifugio della nostra speranza. 
Più ancora, le eresie come le persecuzioni purificano la Chiesa: le ideologie, le implicazioni terrene la rovinano". 




Preghiera per la sera

Padre mio, ora che le voci tacciono e i clamori sono spenti,
qui, ai piedi del letto, la mia anima si eleva fino a Te per dirti:
credo in Te, spero in Te, Ti amo con tutte le mie forze.
Metto nelle Tue mani le fatiche di questo giorno
salvami, Signore,
come attraverso il fuoco del più esigente degli amori,
proteggimi da questo mondo presente,
affinché io sfugga alle fiamme eterne.
Non rinunciare a correggermi come un figlio prediletto;
fa' che impari a vivere secondo il tuo cuore a immagine di Davide,
al quale perdonasti tutti i suoi peccati.
Concedi che la porta della mia anima si apra alla chiamata
di coloro che hanno bisogno di tempo,
di attenzione o di aiuto materiale.
Signore affido a te la mia anima, il mio riposo, i miei cari.
Nel Tuo nome Signore, riposerò tranquillo. Amen

Buona giornata a tutti. :-)




lunedì 17 giugno 2013

Così il padre ci ama - John Henry Newman



Il Padre ci vede e ci conosce tutti, uno ad uno.
Chiunque tu sia egli ti vede individualmente,
egli ti chiama con il tuo nome,
egli ti comprende quale realmente ti ha fatto.

Egli conosce ciò che è in te,
tutti i tuoi sentimenti e pensieri più intimi,
le tue disposizioni e preferenze,
la tua forza e la tua debolezza.

Egli ti guarda nel giorno della gioia e nel giorno della tristezza,
ti ama nella speranza e nella tua tentazione,
s'interessa di tutte le tue ansietà, di tutti i tuoi ricordi,
di tutti gli alti e bassi del tuo spirito.

Egli ha perfino contato i capelli del tuo capo
e misurato la tua statura,
ti circonda e ti sostiene con le sue braccia
ti solleva e ti depone.

Egli osserva i tratti del tuo volto,
quando piangi e sorridi,
quando sei malato o godi buona salute.

Con tenerezza egli guarda le tue mani e i tuoi piedi,
sente la tua voce, il battito del tuo cuore,
ode perfino il tuo respiro,
tu non ami te stesso più di quanto egli ti ama.

Tu non puoi fremere dinanzi al dolore,
come egli freme vedendolo venire sopra di te,
e se tuttavia te lo impone è perché anche tu se fossi saggio
lo sceglieresti per un maggior bene futuro.


(John Henry Newman)



Non bisogna mai vendicarci di un'offesa, qualunque essa sia, al contrario dobbiamo perdonare di tutto cuore a chi ci ha offesi, anche se il nostro cuore si oppone. 
Dio ci chiede inimicizia solo col serpente che fin da principio ha indotto l'uomo in tentazione e l'ha cacciato dal paradiso.

- S. Serafino di Sarov - 


“Chi crede di stare in piedi guardi di non cadere” (1Cor 10,12)

- San Paolo -

Davanti alle nostre mancanze non arrabbiamoci, non aggiungiamo un male ad un altro male, ma conserviamo la pace interiore, e dedichiamoci con coraggio a convertirci. 
La virtù non è una pera che si mangia in un solo boccone.

- San Serafino di Sarov -


Preghiera per la sera

Donami, Signore, finché veglio,
di restare davanti a te, con grande attenzione,
e quando mi sarò addormentato,
allontana il peccato dal mio giaciglio.
Se al risveglio io pecco,
perdonami, Signore, nella tua bontà.
Se pecco mentre dormo,
la tua misericordia mi purifichi.
Per l'umiliazione della tua croce,
concedimi un sonno tranquillo;
liberami dai sogni malvagi
e dalle immagini turpi.
La notte trascorra in un riposo completo,
i demoni si allontanino da me
con i loro consigli perniciosi.
Inviami il messaggero di luce
perché vegli sulle mie membra;
liberami dai desideri malvagi
grazie al tuo corpo vivificante che ho mangiato.




giovedì 10 gennaio 2013

Effonda ovunque il tuo profumo - Cardinale John Henry Newman

Gesù, aiutami a diffondere ovunque
il tuo profumo, ovunque io passi.
Inonda la mia anima del tuo Spirito
e della tua vita.
Invadimi completamente e
fatti maestro di tutto il mio essere
perché la mia vita
sia un'emanazione della tua.
Illumina servendoti di me
e prendi possesso di me a tal punto
che ogni persona che accosto
possa sentire la tua presenza in me.
Guardandomi, non sia io a essere visto,
ma tu in me.
Rimani in me.
Allora risplenderò del tuo splendore
e potrò fare da luce per gli altri.
Ma questa luce avrà la sua sorgente
unicamente in te, Gesù,
e non ne verrà da me
neppure il più piccolo raggio:
sarai tu a illuminare gli altri
servendoti di me.
Suggeriscimi la lode che più ti è gradita,
che illumini gli altri attorno a me:
io non predichi a parole
ma con l'esempio,
attraverso lo slancio delle mie azioni,
con lo sfolgorare visibile dell'amore
che il mio cuore riceve da te.
Amen.
 
(+Cardinale John Henry Newman)

«Nell’ assistere alla Santa Messa rinnova la tua fede e medita quale vittima s’immola per te alla divina giustizia per placarla e renderla propizia. Non allontanarti dall’ altare senza versare lagrime di dolore e di amore per Gesù Crocifisso per la tua eterna salute. La Vergine Addolorata ti terrà compagnia e ti sarà dolce ispirazione»
 
(dedica di Padre Pio scritta su un messale alla figlia spirituale Angelina Buratti. fonte "L'ultima Messa di Padre Pio ed. Piemme")



                                 "Mio Signore e mio salvatore,
mi sento sicuro tra le tue braccia.
Se Tu mi custodisci,non ho nulla da temere;
ma se mi abbandoni,non ho più nulla da sperare.
Non so niente del futuro, ma faccio affidamento su di te.

Ti prego di darmi ciò che è bene per me;
ti prego di togliermi tutto ciò che può porre in pericolo la mia salvezza.

Non ti prego di farmi ricco,
non ti prego di farmi molto povero,
ma mi rimetto a te, interamente, perchè Tu sai ciò di cui ho bisogno
e che io stesso non so.

Se tu imponi dispiaceri o sofferenze,
concedimi la Grazia di sopportarli,
preservami dall'egoismo e dall'impazienza.

Se mi doni salute,forza e successo in questo mondo,
fa che sia sempre vigilante
affinchè questi doni insidiosi,
non mi trascinino lontano da Te.
(John Henry Newman)


Nel momento dell’adorazione, noi siamo tutti sullo stesso piano, in ginocchio davanti al Sacramento dell’Amore. 
Comunione e contemplazione non si possono separare, vanno insieme. 
Per comunicare veramente con un’altra persona devo conoscerla, saper stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardarla con amore. 
Il vero amore e la vera amicizia vivono sempre di questa reciprocità di sguardi, di silenzi intensi, eloquenti, pieni di rispetto e di venerazione, così che l’incontro sia vissuto profondamente, in modo personale e non superficiale. 
 
(Papa Benedetto XVI)































































martedì 16 ottobre 2012

Aiuta la mia incredulità – Card. John Henry Newman -

Questa santissima fede
che una volta fu affidata ai santi
io la credo Signore;
ma aiuta la mia incredulità,
e concedimi d’amare il Padre
per il suo amore di padre,
di riverire l’Onnipotente
per la sua potenza di forte,
come fedele Creatore,
per affidargli l’anima
nel bene da fare;
concedimi di partecipare
alla salvezza che viene da Gesù,
all’unzione del Messia,
all’adozione dell’Unigenito;
per adorare il Signore
per il suo concepimento nella fede,
per il suo natale umile,
per le sue sofferenze pazienti
e la sua avversione al male;
per la sua croce,
per crocifiggere già gli inizi del peccato;
per la sua morte, per mortificare la carne;
per la sua sepoltura,
per seppellire i pensieri cattivi
in opere buone;
per la sua discesa agli inferi,
per meditare sull’inferno;
per la sua risurrezione, sulla novità di vita,
per la sua ascensione,
per cercare le cose di lassù;
perché è assiso in cielo,
per ricercare le cose buone alla sua destra;
per il suo ritorno,
per temere la sua parusia;
per il giudizio,
per giudicarmi prima di essere giudicato.

Dallo Spirito
Concedimi il soffio di grazia salutare
nella santa Chiesa cattolica,
per avere la mia stessa vocazione
e santità, e parte, e una compagnia
dei suoi sacri riti, e le preghiere,
i digiuni e i lamenti,
le veglie, le lacrime, e le sofferenze,
per la sicurezza della remissione dei peccati,
per la speranza nella risurrezione
e il passaggio a vita eterna.
 

(Card. John Henry Newman)

Fonte: “Ho pensato a te, Signore” Preghiamo con John Henry Newman, Ed. Paoline.  Pagg. 30,31

È stato pubblicato per la prima volta nel 1843 da John Henry Parker, Oxford e Londra)
 
 

















"La coscienza è una legge del nostro spirito, ma che lo supera, che ci dà degli ordini, che indica responsabilità e dovere, timore e speranza....
Essa è la messaggeria di colui che, nel mondo della natura come in quello della grazia, ci parla velatamente, ci istruisce e ci guida.
La coscienza è il primo di tutti i vicari di Cristo."

(Beato John Henry Newman)
























“Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare ‘qua e là da qualsiasi vento di dottrina’, va bene e appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”.

(cardinale Joseph Ratzinger, Missa proeligendo Romano Pontefice, 18 aprile 2005)


"La parola di Dio non si accontenta di essere capita, di essere posseduta da voi: vuole essa possedere voi, vuole essa entrare nella vostra testa, e una volta dentro vuole fare il pilota. Pilotare e dirigere tutta la vostra vita, in un certo senso" (Servo di Dio Giovanni Paolo I, Albino Luciani).


Buona giornata a tutti :-)
 












































































venerdì 18 maggio 2012

Io sono creato - Beato John Henry Newman

Io sono creato
per realizzare un progetto
per cui nessun altro è creato.

Io occupo un posto mio
nei consigli di Dio, nel mondo di Dio:
un posto da nessun altro occupato.

Poco importa che sia ricco, povero,
disprezzato o stimato dagli uomini:
Dio mi conosce e mi chiama
per nome.


Egli mi ha affidato
un lavoro che non ha affidato
a nessun altro.

Io farò del bene,
farò il suo lavoro: sarò un Angelo
di Pace, un predicatore della verità
nel posto che Dio mi ha assegnato.

(Beato John Henry Newman)
Sette angeli con lo scettro, secondo la più antica tradizione bizantina, erano tra le figurazioni in mosaico che rivestivano la volta dell’altare maggiore in San Marco a Venezia nel 1543, da cui fu ritratto il quadro della Vergine con i sette angeli, che attualmente vediamo nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, a Piazza Esedra.

venerdì 16 marzo 2012

Signore, sii in me per... - +Cardinale John Henry Newman

Sii, Signore,
in me per rinforzarmi,
 fuori di me per custodirmi,
sopra di me per proteggermi,
sotto di me per consolidarmi,
davanti a me per guidarmi,
dietro di me per seguirmi,
tutt'intorno per rendermi sicuro.

(+Cardinale John Henry Newman)
Giovanni Paolo II si è spento alle 21.37 del 2 aprile 2005 nel Palazzo Apostolico della Città del Vaticano. Da quella sera e fino all'8 aprile, quando hanno avuto luogo le Esequie del defunto Pontefice, Giovanni Paolo II è stato pianto da una folla di più di 3 milioni di pellegrini, moltissimi cattolici nel mondo, e anche molti non cattolici, confluiti a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per poter accedere alla Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano.

giovedì 16 febbraio 2012

Il mio si - Card. John Henry Newman -

Io sono creato per agire
e per essere qualcuno
per cui nessun altro è creato.

Io occupo un posto mio
nei consigli di Dio, nel mondo di Dio:
un posto da nessun altro occupato.

Poco importa che io sia ricco, povero,
disprezzato o stimato dagli uomini:
Dio mi conosce e mi chiama per nome.

Egli mi ha affidato un lavoro
che non ha affidato a nessun altro.

Io ho la mia missione.

In qualche modo sono necessario
ai suoi intenti,
tanto necessario al posto mio
quanto un arcangelo al suo.

Egli non ha creato me inutilmente.

Io farò del bene, farò il suo lavoro.

Sarò un angelo di pace,
un predicatore della verità
nel posto che Egli mi ha assegnato
anche senza che io lo sappia
pur ch'io segua i suoi comandamenti
e lo serva nella mia vocazione.

(Card. John Henry Newman)
 


John Henry Newman (Londra, 21 febbraio 1801 – Edgbaston 11 agosto 1890)
cardinale, teologo e filosofo inglese.
E’ stato beatificato il 19 settembre 2010 da papa Benedetto XVI.
Al credente non viene risparmiata l'angoscia nonostante la preghiera, segno della speranza nella risurrezione, affiori continuamente sulle labbra del morente e su quelle degli amici.
("Apologia pro vita sua”)

Buona giornata a tutti. :-)

www.leggoerifletto.it