"Navighiamo nel mare del tempo. Altri dodici mesi
sono passati. Sono state dodici tappe di fatica, di
asprezza, di venti tempestosi; angustie di ore atroci; afflizione di momenti
incerti; amarezze...
Iniziamo oggi il nuovo anno. Che Cosa ci riserverà
ancora questo tratto di viaggio attraverso il tempo?
In quest'ora del mattino del 1 di gennaio del 1939,
innalzo il mio pensiero agli insondabili abissi dell'infinito. Il passaggio di
un anno è una convenzione necessaria per la nostra limitata capacità di
apprendere il mistero di questo "quid" che non ha principio né fine e
che noi tentiamo di misurare con il movimento degli astri. Ma, a forza di
ripetere il solenne atto della successione di un anno all'altro, noi, uomini,
abbiamo creato un valore emozionale rappresentativo della reazione del nostro
spirito dinnanzi al succedersi di queste tappe segnate dal calendario.
Qualche cosa si erge dentro di noi, un'ansia, un
dubbio, una domanda...
Ci sentiamo di fronte all'eterna sfinge del destino; cresce in noi il clamore dei nostri desideri; ci invade la tristezza che proviene da tutte le incertezze...
Ci sentiamo di fronte all'eterna sfinge del destino; cresce in noi il clamore dei nostri desideri; ci invade la tristezza che proviene da tutte le incertezze...
Quest'anno ho avuto la fortuna di non udire alcun
lamento dentro il mio cuore, né provare le ombre dello sconforto e della paura.
E, più che mai, gli stessi dolori e amarezze, delusioni e abbattimenti, hanno
suscitato nel mio animo una forza nuova, un'allegrezza interiore che oltrepassa
tutto il Bene e tutto il Male, ogni piacere e ogni sofferenza che si nascondono
nelle pieghe dei giorni che verranno.
Non mi preoccupano i dettagli del viaggio attraverso il
futuro che è sempre incerto; mi preoccupa il fine del viaggio.
Il fine, non la
fine del viaggio.
La fine può essere oggi, oppure fra molti anni.
Non ha
importanza. è solo un dettaglio in più nell'Infinito imperscrutabile. Il fine
del viaggio, questo sì, è permanente : sta in ogni momento, in ogni battito del
nostro cuore. Quale fine è questo ? E' l'approssimazione a Dio.
Per questo siamo stati creati. Abbiamo ricevuto il dono
della libertà per poter raggiungere il nostro fine attraverso la nostra stessa
volontà.
Approssimarsi a Dio consiste nel lottare per conquistare la nostra
perfezione morale. Consiste nell'essere virtuosi.
Consiste nell'accettare tutti
gli eventi come facenti parte di un piano divino dentro del quale dobbiamo
agire, lottare, molte volte contro noi stessi.
E' cosa giusta che, in questo momento di passaggio di
anno, io chieda al nostro Padre che sta nei Cieli tutte le felicità materiali,
sentimentali, intellettuali e morali per me e mia moglie, mia figlia e suo
marito, i miei fratelli, i miei cognati, i loro figli, i nostri parenti e i
nostri amici, i nostri camerati, i nostri compagni di ideali. Sì, prego
ardentemente che ci sia concesso di essere felici sulla terra; ma, prego ancor
più ardentemente che sia concesso a noi tutti di essere felici nell'Eternità.
Che cosa è l'Eternità ? E' forse il mistero che solo si
rivela dopo la morte?
No: l'Eternità già si conosce in vita. Quando? Quando
il nostro Spirito si approssima alla Perfezione, attraverso la bontà, l'amore,
il perdono, il sacrificio quotidiano, il desiderio del Bene.
Che Dio ci aiuti a essere perfetti, ecco la mia maggior
preghiera.
Che Dio ci ispiri nelle ore del trionfo terreno, della gloria passeggera, della ricchezza, dell'allegria, come pure nelle ore di amarezza.
Che la benedizione del Signore venga su di noi e che la Sua Grazia si sparga come manna sacra.
Che Egli ci conceda i mezzi di diffondere il Bene.
Che ci illumini l'intelligenza e ci tocchi il cuore con i miracoli della carità.
Che il Fuoco della Fede arda nella nostra coscienza come fiamma votiva.
Che la Sua forza ci galvanizzi e vitalizzi contro le nostre debolezze.
Che Gesù sia sempre con noi.
Che quest'anno 1939 sia fecondo di benefici per il nostro spirito immortale.
E che mai ci manchino, in qualsiasi circostanza, i mezzi per poter portare allegria a coloro che sono tristi, speranza agli afflitti, consolazione ai sofferenti, esaltazione agli umili.
E soprattutto, che mai ci manchi, per la nostra sete interiore, per le nostre tormentose inquietudini, quell'acqua che fu promessa alla Samaritana, presso la cisterna patriarcale".
Che Dio ci ispiri nelle ore del trionfo terreno, della gloria passeggera, della ricchezza, dell'allegria, come pure nelle ore di amarezza.
Che la benedizione del Signore venga su di noi e che la Sua Grazia si sparga come manna sacra.
Che Egli ci conceda i mezzi di diffondere il Bene.
Che ci illumini l'intelligenza e ci tocchi il cuore con i miracoli della carità.
Che il Fuoco della Fede arda nella nostra coscienza come fiamma votiva.
Che la Sua forza ci galvanizzi e vitalizzi contro le nostre debolezze.
Che Gesù sia sempre con noi.
Che quest'anno 1939 sia fecondo di benefici per il nostro spirito immortale.
E che mai ci manchino, in qualsiasi circostanza, i mezzi per poter portare allegria a coloro che sono tristi, speranza agli afflitti, consolazione ai sofferenti, esaltazione agli umili.
E soprattutto, che mai ci manchi, per la nostra sete interiore, per le nostre tormentose inquietudini, quell'acqua che fu promessa alla Samaritana, presso la cisterna patriarcale".
Preghiera
per la Pace
Dio dei nostri Padri,
grande
e misericordioso,
Signore
della pace e della vita,
Padre
di tutti.
Tu
hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni
le guerre
e
abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu
hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad
annunziare la pace
ai
vicini e ai lontani,
a
riunire gli uomini
di
ogni razza e di ogni stirpe
in
una sola famiglia.
Ascolta
il grido unanime dei tuoi figli,
supplica
accorata di tutta l’umanità:
mai
più la guerra,
avventura
senza ritorno,
mai
più la guerra,
spirale
di lutti e di violenza,
minaccia
per le tue creature
in
cielo, in terra e in mare.
In
comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora
ti supplichiamo:
parla
ai cuori dei responsabili
delle
sorti dei popoli,
ferma
la logica della ritorsione
e
della vendetta,
suggerisci
con il tuo Spirito
soluzioni
nuove,
gesti
generosi e onorevoli,
spazi
di dialogo e di paziente attesa
più
fecondi delle affrettate scadenze
della
guerra.
Concedi
al nostro tempo giorni di pace.
Mai
più la guerra.
Amen.
- San Giovanni Paolo II, papa -
"Anno nuovo vita nuova".
Buttiamo via non ciò che è vecchio, ma tutto ciò che non va, tutto ciò che è logoro, tutto ciò che ci fa stare male.
Cominciamo noi stessi a far sì che sia migliore, portiamo nel nuovo anno la serenità, gli affetti sinceri, gli amori che meritano, la fiducia nel domani, tutto quello che ci da' gioia, tutto quello che vale, che ci fa sentire bene, amati e protetti.
Portiamo con noi il cuore e chi dimostra di avere cuore. Buon Anno!
Buttiamo via non ciò che è vecchio, ma tutto ciò che non va, tutto ciò che è logoro, tutto ciò che ci fa stare male.
Cominciamo noi stessi a far sì che sia migliore, portiamo nel nuovo anno la serenità, gli affetti sinceri, gli amori che meritano, la fiducia nel domani, tutto quello che ci da' gioia, tutto quello che vale, che ci fa sentire bene, amati e protetti.
Portiamo con noi il cuore e chi dimostra di avere cuore. Buon Anno!
- Giorgia Stella -
Per tua misericordia, Signore,
oggi inizio un nuovo anno.
Esso si aggiungerà agli altri della mia vita
e accrescerà la mia santificazione e la tua gloria.
Rinnovo, Signore,
la mia conformità ai tuoi divini voleri:
donami l'aiuto della tua grazia
perché io porti frutti di buone opere.
Rimetto nelle tue mani la salute del corpo,
il successo delle mie iniziative,
la preservazione dai mali.
Il Tuo Sangue prezioso
mi difenda da ogni insidia del Maligno