Un
maestro zen vide uno scorpione annegare in uno stagno e decise di trarlo in
salvo. Quando lo fece, lo scorpione lo punse. Per l’effetto del dolore, il
maestro lasciò l’animale che di nuovo cadde in acqua in procinto di annegare.
Il maestro tentò di tirarlo nuovamente fuori dall’acqua e l’animale lo punse
nuovamente.
Un giovane discepolo che vide la scena gli si
avvicinò e gli disse:
– Scusate, maestro, ma perché continuate? Non capite che ogni volta che provate
a tirarlo fuori dall’acqua, lo scorpione vi punge?
Il maestro gli rispose:
– La natura dello scorpione è di pungere e questo non cambierà la mia che è di
aiutare.
Allora il maestro rifletté e con l’aiuto di
una foglia, tolse lo scorpione dell’acqua e gli salvò la vita, poi rivolgendosi
al suo giovane discepolo, continuò:
– Non cambiare la tua natura se qualcuno ti
fa male, prendi solo delle precauzioni. Purtroppo gli uomini sono quasi sempre
ingrati del beneficio che gli viene offerto. Ma questo non è un motivo per
smettere di fare del bene o smettere di abbandonare l’amore che vive in te.
Gli uni perseguono la felicità, gli altri la creano.
Preoccupati più della tua
coscienza che della tua reputazione. Perché la tua coscienza è ciò che sei,
mentre la tua reputazione è solo ciò che gli altri pensano di te.
Quando la vita ti presenta mille ragioni per piangere, mostrale che hai mille
ragioni per sorridere.
In
molte società sciamaniche,
se
ti rivolgi a un guaritore per
problemi di depressione,
scoraggiamento,
o demotivazione,
ti
sentirai porre quattro domande:
Quando
hai smesso di ballare?
Quando
hai smesso di cantare?
Quando
hai smesso di sentirti affascinato dalle storie del mondo?
Quando hai smesso di
trovare conforto nella dimensione del dolce silenzio?!
- Hernàn
Huarache Mamani -
Buona giornata a tutti :-)
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