Siamo a Londra. In una vasta e tumultuosa via alberata di Londra. Strepito di cavalli e di carrozze, vociare di mercanti e di strilloni. Trambusto di uomini e di mezzi. Chi corre perché ha fretta. Chi passeggia. Un po' di tutto. Un via vai continuo. Ma ecco... quel signore che si è fermato.
Pare in ascolto. Ma di che? Trattiene per un braccio l'amico e gli sussurra: "Senti? C'è un grillo!". L'amico lo guarda stralunato: com'è possibile sentire il cri-cri di un grillo in quel mondo di rumori? "Ma cosa dice, professore? Un grillo?!". E il signore, che si è fermato, come guidato da un radar, si accosta lentamente a un minuscolo ciuffo d'erba ai piedi di un albero.
Con delicatezza sposta steli e dice: "Eccolo!". L'amico si curva. E' davvero un piccolo grillo. Stupore per il fatto del grillo a Londra. Ma doppio stupore per averlo sentito. D'accordo. Per avvertire certe "voci", occorre grande capacità d'ascolto. E quel signore ce l'aveva.
Era il grande etmologo francese Jean Henry Fabre. E la sua grande capacità di ascolto era rivolta in modo specifico al mondo degli insetti.
"Ma come ha fatto a sentire il
grillo in tutto questo chiasso?" domanda l'amico al signor Fabre, mentre
riprendono il cammino.
"Perché voglio bene a quelle
piccole creature. Tutti sentono le voci che amano, anche se sono debolissime.
Vuoi che proviamo?".
Il signor Fabre si ferma. Estrae dal borsellino una sterlina d'oro e la lascia cadere a terra. E' un piccolo din, ma una decina di persone che camminano sul marciapiede si voltano di scatto a fissare la moneta.
"Hai visto" dice il signor Fabre, "Queste persone amano il denaro e ne percepiscono il suono, anche tra lo strepito più chiassoso".
Per avvertire certe "voci" occorre una grande capacità di ascolto. E la capacità di ascolto di certe "voci" c'è, se tu quelle "voci" le ami.
Il signor Fabre è stato un grande nel mondo degli insetti per la sua capacità di ascolto, scaturitagli dal suo amore verso quelle piccole creature.
Chi vuol diventare "grande" - in qualunque campo, soprattutto nel "campo" di Dio" - deve avere una grande capacità di ascolto.
- don Bruno Ferrero -
da "Il canto del grillo", don Bruno Ferrero, ed. Elledicì
Una giovane e povera donna
col suo piccolo bambino era ritornata stanca morta nella
grande sala che l’ospitava. Aveva percorso a piedi strade e piazze cercando di
elemosinare qualche spicciolo. Mise il bambino a dormire in un angolo e lei si
buttò su un vecchio divano sprofondando immediatamente in un sonno profondo.
All’esterno, un martello pneumatico iniziò la sua canzone con un fracasso
insostenibile… Erano in corso lavori di restauro. Ma la donna dormiva
profondamente. Come facesse a dormire con tutto quel fracasso non si sa.
All’improvviso la donna scattò in piedi tra la sorpresa dei presenti… Un
piccolo lamento, quasi un vagito del piccolo ebbe la forza di risvegliare la
donna. Nessuno l’aveva sentito: troppo forte era il rumore causato dal martello
pneumatico. Ma la mamma l’aveva subito sentito nonostante la stanchezza e il
sonno.
Per avvertire certe “voci”, occorre l’amore dell’ascolto.
- Padre Salvatore Brugnano -
Nessun commento:
Posta un commento