I grandi maestri mi hanno insegnato
che purtroppo tutti noi tendiamo spesso a condurre una vita psichica che
assomiglia a quella del bruco.
Come lui, viviamo sulla terra, che diventa il
nostro confine. Che cosa accade in natura?
Un bel giorno il bruco, senza alcun
programma e senza sapere perché, emette una sostanza che lo
"imprigiona". Diventa un bozzolo e da un piccolo foro, da quella
gabbia apparente esce la farfalla.
Non correggere, contempla!
Anni fa, alcuni
ricercatori, vedendo la fatica con la quale la farfalla fuoriusciva da quel
piccolo foro, pensarono di allargarlo per favorirne la nascita.
Effettivamente,
la creatura usciva più in fretta, ma poi non volava.
Questo ci insegna che le
nostre difficoltà, i disagi, i dolori sono analogicamente simili al parto della
farfalla e come tali vanno viste.
Hanno una funzione che va rispettata.
Quando nasce, la farfalla vola di fiore in fiore, è un altro essere, del tutto differente dal bruco che l'ha generata.
Quando nasce, la farfalla vola di fiore in fiore, è un altro essere, del tutto differente dal bruco che l'ha generata.
In ognuno di noi c'è un'altra persona,
diversa da quella che mettiamo in campo abitualmente: occorre ricordarlo
proprio nelle difficoltà, ogni volta che veniamo abbandonati, nelle crisi coi
figli, nei problemi sul lavoro e così via. La vera scommessa è diventare chi
sei destinato a essere.
La partita decisiva di ognuno non ha a che vedere con
l'essere una buona moglie o un buon marito, nell'avere rapporti sempre sereni
con i figli o in ufficio.
Non siamo nemmeno al mondo per essere buoni per
forza, ma per far nascere la farfalla che siamo destinati a diventare.
Dobbiamo
vivere dimensioni e capacità che il bruco non può conoscere.
Se una donna si
sente distrutta, finita, disperata ma può ancora immaginare o sognare il volto
di una vecchia o della mamma o della nonna, quella donna non è perduta, perché
sa entrare in contatto con il lato sapiente dell'anima, rappresentato
simbolicamente da quei volti.
Quel lato sa "produrre" la farfalla, la
farfalla che sei, unica e irripetibile.
Dire addio ai tormenti è sempre
possibile
Ogni volta che ci tormentiamo per qualcosa che ci è accaduto, per un trauma subito o una delusione, dovremmo ribaltare il modo di pensare e vedere quel dolore come il segno di una metamorfosi in atto, un processo dove muoia il bruco delle identificazioni con l'esterno ("io sono così perché mi è capitato questo o quello") e nasca la farfalla, che vola solo dove deve andare davvero.
Ogni volta che ci tormentiamo per qualcosa che ci è accaduto, per un trauma subito o una delusione, dovremmo ribaltare il modo di pensare e vedere quel dolore come il segno di una metamorfosi in atto, un processo dove muoia il bruco delle identificazioni con l'esterno ("io sono così perché mi è capitato questo o quello") e nasca la farfalla, che vola solo dove deve andare davvero.
Sarebbe un vero peccato che noi diventassimo farfalle ma ci
imponessimo di non volare perché il bruco, il verme che striscia sulla terra ci
sembra più tranquillo e al sicuro...
- dott. Raffaele Morelli -
psichiatra, psicoterapeuta
da Riza psicosomatica Luglio 2019
La
vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
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Vivere è la cosa più rara al mondo. La
maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
- Oscar Wilde -
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