giovedì 29 novembre 2012

Il prete e i mille “se” della gente -

Il prete e la sua gente: una storia piena di "se...se....se.."

Se sta da solo in Chiesa: "si chiude nel suo intimismo".

Se esce: "va sempre in giro, e non si trova mai".
Se va a benedire le case (o meglio, le famiglie): "non è mai in Chiesa".
Se non va: "non fa nulla per conoscere i suoi parrocchiani".
Se qualche volta accetta di andare al bar: "è uomo di mondo".
Se non accetta: "vive isolato".
Se si ferma in strada a parlare con la gente:  "è pettegolo".
Se non si ferma: "è scostante".
Se parla con le vecchiette: "perde il tempo".
Se dialoga con le giovani: "è un donnaiolo".
Se sta insieme e gioca con i ragazzi:  "forse è di tendenze equivoche".
Se non li frequenta: "trascura di compiere il suo principale dovere".
Se accoglie in casa certe persone: "è imprudente".
Se non le accoglie: "non si comporta da cristiano sensibile".
Se in chiesa afferma verità scottanti: "fa politica".
Se tace : "è menefreghista".
Se predica un minuto in più diventa: "interminabile".
Se parla o predica poco: "non ha autorità" o "è impreparato".
Se si occupa dei malati: "dimentica i sani".
Se accetta inviti a pranzo o a cena: "è un mangione e un beone".
Se rifiuta: "non sa vivere in società".
Se organizza incontri e riunioni: "sta sempre a scocciare".
Se tace e ascolta: "si lascia sopraffare da quelli che comandano".
Se cerca di fare qualche aggiornamento: "butta via tutto quello che c'è da conservare".
Se ritiene valide alcune tradizioni: "non capisce i tempi attuali".
Se è d'accordo con il vescovo: "si lascia strumentalizzare e non ha personalità".
Se non condivide tutto quello che il vescovo propone: "è fuori della Chiesa".
Se chiede la collaborazione dei fedeli: "è lui che non vuol far niente".
Se agisce da solo: "non lascia spazio agli altri".
Se si occupa degli immigrati (o extracomunitari): "è imprudente".
Se non si interessa: "è un grande egoista che non vuole rogne".
Se organizza gite, pellegrinaggi: "pensa solo a far soldi".
Se non organizza: "è indolente e non ha iniziative".
Se fa il bollettino parrocchiale: "spreca tempo e soldi".
Se non lo fa: "non informa i fedeli sulle attività della parrocchia".
Se si ferma a casa: "non è mai reperibile in ufficio".
Se inizia la santa Messa in orario: "il suo orologio è sempre avanti".
Se comincia un attimo dopo: "fa quello che vuole e non rispetta gli altri".
Se a tutti ricorda e sottolinea il dovere della partecipazione e della solidarietà: "è sempre arrabbiato e nervoso; e, in ogni occasione, bussa a quattrini".
Se indossa la veste talare: "è un sorpassato".
Se veste da borghese: "nasconde la sua identità".

Se... se... se...

Signore, dimmi tu: ma come dovrebbe essere il prete?
"Un innamorato di Dio".

E non dovrebbe dimenticare che: "il discepolo non è da più del maestro, né un apostolo è più grande di chi l'ha mandato...".
Se hanno perseguitato Me perseguiteranno anche voi.
Se hanno osservato la Mia Parola, osserveranno anche la vostra" (Gv 15).
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28).

‎...Eserciti la cura delle anime? Non trascurare per questo la cura di te stesso, e non darti agli altri fino al punto che non rimanga nulla a te stesso. Devi avere certo presente il ricordo delle anime di cui sei pastore, ma non dimenticarti di te stesso...
(San Carlo Borromeo Vescovo - dal discorso nell'ultimo Sinodo)



"Anche se la Chiesa sente venti contrari, tuttavia sente soprattutto il vento dello Spirito Santo che ci aiuta, ci mostra la strada giusta."

Benedetto XVI, 27 ottobre 2012
                                                                                                               





































"Cari sacerdoti, per il dono che avete ricevuto nell’Ordinazione, siete chiamati a servire come Pastori la comunità ecclesiale, che è “famiglia di famiglie”, e quindi ad amare ciascuno con cuore paterno, con autentico distacco da voi stessi, con dedizione piena, continua e fedele: voi siete segno vivo che rimanda a Cristo Gesù, l’unico Buon Pastore.
Conformatevi a Lui, al suo stile di vita, con quel servizio totale ed esclusivo di cui il celibato è espressione Anche il sacerdote ha una dimensione sponsale; è immedesimarsi con il cuore di Cristo sposo, che dà la vita per la Chiesa sua sposa (cfr Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 24). Coltivate una profonda familiarità con la Parola di Dio, luce nel vostro cammino.
La celebrazione quotidiana e fedele dell’Eucaristia sia il luogo dove attingere la forza per donare voi stessi ogni giorno nel ministero e vivere costantemente alla presenza di Dio: è Lui la vostra dimora e la vostra eredità" (Papa Benedetto XVI)






























Buona giornata a tutti. :-)




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