domenica 30 ottobre 2011

Nessuno pertanto dica: Ho ricevuto lo Spirito Santo, come mai non parlo nelle diverse lingue? - Sant'Agostino

Nessuno pertanto dica: "Ho ricevuto lo Spirito Santo, come mai non parlo nelle diverse lingue?"
Se volete avere lo Spirito Santo, cercate di comprendere, fratelli.
Il nostro spirito per il quale ogni uomo vive si chiama anima;
il nostro spirito per il quale ogni singolo uomo vive si chiama anima;
e guardate che cosa fa l'anima nel corpo.
Vivifica tutte le membra, attraverso gli occhi vede,
attraverso le orecchie ode, attraverso le narici percepisce gli odori,
attraverso la lingua parla, attraverso le mani agisce,
attraverso i piedi cammina;
è presente contemporaneamente in tutte le membra per vivificarle;
dà la vita a tutte, distribuisce compiti a ciascuna.
L'occhio non ode, l'orecchio non vede, non vede la lingua né parla l'orecchio o l'occhio, ma tuttavia vive: vive l'orecchio, vive la lingua. I compiti sono diversi ma la vita è comune a tutti.
Così è la Chiesa di Dio: in alcuni santi fa miracoli,
in alcuni santi proclama la verità, in altri santi custodisce la verginità,
in altri santi custodisce la castità coniugale, in altri questo e in altri quello:
i singoli adempiono ciascuno il proprio compito ma tutti parimenti vivono.
E ciò che l'anima è per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa.
Lo Spirito Santo opera in tutta la Chiesa ciò che opera l'anima in tutte le membra di un unico corpo.
Se dunque volete vivere dello Spirito Santo, conservate la carità, amate la verità, desiderate l'unità e raggiungerete l'eternità.
(Sant'Agostino)

Fonte: Dai "Discorsi di Sant'Agostino n.267"


Sant'Agostino e san Giovanni (1497)
Lorenzo Costa e Giacomo Francia
Chiesa di San Giovanni in Monte, Bologna (Italy)

Accanto a S. Agostino, vescovo di Ippona c’è S.Giovanni che regge in mano un calice. Figlio di Zebedeo e Salomè e fratello dell'apostolo Giacomo il Maggiore, Giovanni prima di seguire Gesù era discepolo di Giovanni Battista. I vangeli gli attribuiscono un ruolo speciale all'interno della cerchia dei dodici apostoli. Il luogo e la data di nascita non sono conosciuti.. La tradizione lo indica come il più giovane degli apostoli,  meglio ancora, come l'unico di questi morto in tardissima età.
Giovanni insieme al fratello Giacomo vengono chiamati da Gesù "presso il Mare di Galilea" mentre sono sulla barca col padre Zebedeo, intenti a riparare le reti da pesca. (Matteo 4,21-22) e (Marco 1, 19-20).
Dopo la morte di Gesù,  le antiche tradizioni cristiane concordano nel collocare l'operato di Giovanni in Asia (cioè l'attuale Turchia occidentale), in particolare a Efeso, con una breve parentesi di esilio nell'isola di Patmos.
Giovanni rappresenta un caso particolare tra i dodici apostoli poiché la tradizione lo indica come l'unico morto per cause naturali e non per martirio. Oltre agli Atti di Giovanni, alcune indicazioni patristiche sono concordi nel datare la morte a Efeso sotto l'impero di Traiano (98-117), e Girolamo specifica la data con precisione al 68° anno dopo la passione del Signore, cioè nel 98-99.

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